Quando i medici necessitano di indagare a fondo il motivo di anomalie significative nell’emocromo, sospettano una patologia ematologica o devono valutare la stadiazione di un tumore del sangue già diagnosticato, diventa necessario esaminare il midollo osseo, attraverso due possibili procedure: l‘aspirato midollare e la biopsia del midollo osseo.
Come vedremo più nel dettaglio, l’aspirato midollare consiste nel prelievo della parte liquida del midollo, il cosiddetto “sangue midollare”, tramite un ago, mentre la biopsia preleva un piccolo frammento solido di osso spugnoso contenente midollo.
Si tratta di due procedure invasive ma sicure, eseguite in regime ambulatoriale o in day hospital, fondamentali per verificare la presenza di malattie del midollo osseo, valutare le condizioni del tessuto e supportare la diagnosi e la scelta del percorso di cura più adeguato.
Di cosa parliamo in questo articolo
- Che cos’è il midollo osseo?
- Midollo osseo e midollo spinale: sono la stessa cosa?
- Perché è importante esaminare il midollo osseo?
- Esame del midollo osseo: aspirato midollare e biopsia
- 1. L’aspirato midollare
- 2. La biopsia osteomidollare (BOM)
- Due procedure complementari
- Modalità di esecuzione
- Come si esegue l’aspirato midollare
- Come si esegue la biopsia del midollo osseo?
- Quanto durano, e sono dolorose?
- È necessaria una preparazione specifica?
- Quali sono i possibili rischi o complicanze di questi esami?
- Domande frequenti (FAQ)
Che cos’è il midollo osseo?
Il midollo osseo è un tessuto molle e spugnoso che si trova all’interno di alcune ossa del corpo, come il bacino, lo sterno e il femore. La parte più liquida di questo tessuto è chiamata “sangue midollare”.
Esso ha la funzione fondamentale di produrre le cellule del sangue, nello specifico:
- i globuli rossi, che trasportano ossigeno;
- i globuli bianchi, che combattono le infezioni;
- le piastrine, che permettono la coagulazione del sangue.
Il midollo contiene cellule immature, denominate cellule staminali, che maturando danno origine a queste diverse componenti del sangue.
Midollo osseo e midollo spinale: sono la stessa cosa?
È importante distinguere il midollo osseo dal midollo spinale, spesso confusi, perché non sono la stessa cosa. Si trovano in luoghi diversi, svolgono funzioni e hanno caratteristiche differenti.
Come detto, il midollo osseo è contenuto all’interno delle ossa e produce le cellule del sangue. Il midollo spinale, invece, è situato all’interno delle vertebre che compongono la colonna vertebrale e fa parte del Sistema Nervoso Centrale.
Gli esami che si eseguono sul midollo osseo vengono pertanto effettuati in sedi lontane dalla colonna vertebrale.
Perché è importante esaminare il midollo osseo?
L’esame del midollo osseo, che include procedure come l’aspirato midollare e la biopsia osteomidollare (BOM), permette di verificare la presenza di malattie che lo coinvolgono.
Questi esami sono importanti per stabilire la causa di anomalie nelle cellule del sangue o quando specifiche popolazioni cellulari sono presenti in quantità eccessive o insufficienti.
In particolare, i medici tendono a prescrivere questo tipo di esame per le seguenti ragioni:
- quando l’origine di una significativa alterazione dell’emocromo non è chiara;
- quando si sospetta una patologia ematologica primitiva;
- per la diagnosi e la classificazione dei tumori del sangue e del midollo osseo;
- per valutare l’eventuale infiltrazione nel midollo di cellule tumorali;
- a completamento della stadiazione di alcune neoplasie ematologiche già diagnosticate, come i linfomi.
Esaminare il midollo osseo permette di studiare le condizioni del tessuto, valutando il numero e il grado di maturazione delle cellule del sangue, e la presenza di cellule estranee.
Esame del midollo osseo: aspirato midollare e biopsia
Come accennato, l‘esame del midollo osseo per verificare la presenza di malattie che lo coinvolgono può essere effettuato tramite due diversi tipi di procedure: l’aspirato midollare e la biopsia osteomidollare (BOM), comunemente chiamata biopsia del midollo osseo.
Entrambe le procedure vengono solitamente eseguite in regime ambulatoriale o di Day-Hospital.
1. L’aspirato midollare
L’aspirato midollare è un esame che consiste nell’aspirare, tramite l’inserimento di un ago nel midollo osseo, la sua parte più fluida, che abbiamo detto essere chiamata anche sangue midollare.
Per il prelievo si utilizza un ago sottile e robusto con un fermo regolabile. Il sangue midollare prelevato viene successivamente analizzato al microscopio per verificare la presenza di anormalità nella produzione delle cellule del sangue.
Nello specifico, mostra quali cellule, sia normali che anomale, sono presenti nel midollo osseo e fornisce informazioni sulle loro dimensioni, il loro volume e altre caratteristiche. Sul campione si possono anche eseguire esami speciali come colture, analisi dei cromosomi e analisi delle proteine della superficie cellulare.
L’aspirazione è in genere di breve durata.
2. La biopsia osteomidollare (BOM)
La biopsia del midollo osseo, o più correttamente biopsia osteomidollare (BOM), consiste nel prelievo di una piccola quantità di tessuto osseo spugnoso che contiene il midollo.
Per questo esame si utilizza un ago apposito, di diametro più largo rispetto a quello impiegato per l’aspirato. L’ago, inserito nell’osso, preleva un piccolo frammento cilindrico di tessuto, al fine di valutare diversi aspetti del midollo, tra cui:
- il numero dei diversi tipi di cellule del sangue;
- il livello di maturazione di queste cellule;
- la presenza di cellule estranee.
A differenza dell’aspirato, la biopsia permette di valutare la densità cellulare, l’architettura del midollo osservando l’insieme del tessuto emopoietico e il suo rapporto con il tessuto di sostegno (stroma), e l’eventuale presenza di fibrosi midollare o di infiltrazione da parte di cellule estranee.
Consente, inoltre, di prelevare un’intera porzione di midollo osseo ed evidenzia non solo quali cellule sono presenti, ma anche in quali quantità e dove sono situate all’interno del midollo.
La procedura per la biopsia vera e propria è di circa un minuto, ma la fase di preparazione potrebbe essere leggermente più lunga, perché in alcuni casi prevede la somministrazione di un anestetico locale.
Due procedure complementari
Spesso le due procedure vengono eseguite insieme perché, come spiegato, forniscono informazioni diverse e complementari sulle cellule del midollo osseo.
L’aspirato midollare mostra quali cellule sono presenti e fornisce informazioni sulle loro caratteristiche, ma l’aspirazione può alterare la fragile struttura del midollo, rendendo difficile valutarne la disposizione originale. La biopsia, invece, preleva una porzione intatta, mostrando la disposizione anatomica delle cellule e la struttura del tessuto. Pertanto, se è necessario conoscere l’esatta disposizione e valutare la struttura, il medico esegue anche una biopsia.
In alcuni casi, il medico potrebbe decidere di fare solo l’aspirato midollare se le informazioni fornite sono considerate sufficienti per una diagnosi corretta.
Modalità di esecuzione
Il paziente viene invitato a sdraiarsi su un lettino, in genere posizionandosi sul fianco, con le ginocchia piegate verso la pancia, quasi come in posizione fetale, o a pancia in giù. Questo aiuta ad accedere alla zona del prelievo.
La sede scelta per il prelievo è quasi sempre sull’osso del bacino (la cresta iliaca), una parte che si trova nella zona alta del gluteo. È un punto sicuro, lontano dalla colonna vertebrale e dal midollo spinale. Solo in rari casi, per l’aspirato, si può usare lo sterno, o nei bambini molto piccoli la tibia.
Una volta individuato il punto esatto, l’area viene pulita e disinfettata con cura. Poi, il medico farà un’iniezione per l’anestesia locale. Per rendere l’esame più tollerabile, soprattutto nei bambini o nei pazienti particolarmente ansiosi, a volte si ricorre a una sedazione leggera accompagnata da antidolorifici.
Come si esegue l’aspirato midollare
Nel caso dell’aspirato midollare, il medico inserisce l’ago attraverso la pelle e l’osso fino ad arrivare nel midollo.
La prima parte del materiale aspirato viene posta su vetrini ed esaminata al microscopio per una valutazione morfologica, utile per un rapido orientamento diagnostico e la classificazione. Si valuta la cellularità, la presenza e il numero dei megacariociti, l’eventuale presenza di raggruppamenti di cellule estranee o di monomorfismo cellulare (tipico delle leucemie acute).
Successivamente, con un maggiore ingrandimento, si ricercano anomalie morfologiche delle tre serie emopoietiche (eritroblasti, cellule mieloidi, megacariociti). Viene inoltre eseguito il mielogramma, una conta dei diversi sottotipi di precursori, fondamentale per la diagnosi di leucemie acute e sindromi mielodisplastiche.
La restante parte dell’aspirato può essere usata per ulteriori esami di approfondimento, come la caratterizzazione immunofenotipica, lo studio del cariotipo e la ricerca di mutazioni geniche in biologia molecolare.
Come si esegue la biopsia del midollo osseo?
Nella biopsia, invece, si usa un ago più grande e, a volte, prima di inserirlo, il medico fa una piccolissima incisione nella pelle.
A questo punto, l’ago viene inserito fino al midollo, poi una parte centrale viene sfilata e l’ago viene spinto un po’ più a fondo per catturare un “cilindro” di tessuto.
Il frammento viene poi preparato e studiato al microscopio da un patologo.
Durante tutta la procedura, è assolutamente fondamentale restare fermi nella posizione indicata, senza muovere le gambe.
Quanto durano, e sono dolorose?
Le procedure in sé sono molto veloci. L’aspirato e la biopsia vera e propria durano solo pochi minuti.
Considerando la preparazione, l’anestesia e il breve tempo di attesa subito dopo, l’appuntamento completo durerà probabilmente circa 20 minuti.
Una volta terminato, l’infermiere comprimerà la zona del prelievo e applicherà una medicazione. Per la biopsia, si userà anche del ghiaccio sintetico per aiutare a ridurre eventuali sanguinamenti. Il paziente viene poi fatto sedere per qualche minuto sul lettino, perché a volte l’anestetico può causare capogiri. Poi, lo inviteranno ad alzarsi e ad attendere un po’ (circa 15-30 minuti) in sala d’attesa prima di tornare a casa.
Riguardo al dolore, la descrizione più comune è che non siano molto dolorosi, ma comunque fastidiosi.
È una buona idea farsi accompagnare a casa, specialmente la prima volta, proprio per via dei possibili capogiri. Una volta a casa, è consigliato rimanere a riposo per qualche ora ed evitare sforzi fisici per il resto della giornata, e mantenere la medicazione pulita e asciutta per almeno 24 ore prima di toglierla e bagnare la zona. In caso di dolore, in genere il medico prescrive del paracetamolo.
È necessaria una preparazione specifica?
No, in linea generale non sono richieste preparazioni particolari o digiuno prima degli esami di aspirato midollare e biopsia osteomidollare (BOM).
Detto questo, ci sono alcuni punti importanti da considerare:
- se è prevista l’anestesia locale, è consentita una colazione leggera;
- è fondamentale comunicare al medico quali farmaci si stanno assumendo abitualmente. Ad esempio, se si prendono farmaci antiaggreganti, potrebbe essere necessario sospenderli almeno 3-4 giorni prima degli esami. Se si prendono farmaci anticoagulanti, la sospensione potrebbe essere richiesta almeno 7 giorni prima. La sospensione di questi farmaci serve a ridurre il rischio di sanguinamento eccessivo durante le procedure. Altri farmaci, come quelli per il cuore o la pressione, di solito non devono essere sospesi. È essenziale seguire le indicazioni precise del medico ematologo su quali farmaci sospendere e come farlo, evitando di agire di propria iniziativa;
- è necessario riferire sempre al medico se si soffre di allergie, in particolare ad anestetici locali (come quelli usati dal dentista), o di altre malattie. In caso di allergia agli anestetici, il medico concorderà un diverso tipo di anestesia con l’anestesista. La procedura può essere eseguita anche in pazienti con rare malattie del sangue o che assumono farmaci che aumentano il rischio di sanguinamento, prendendo opportuni accorgimenti;
- nel caso di bambini sottoposti a sedazione, verrà prescritto un opportuno digiuno nelle ore precedenti l’esame. A volte, anche per pazienti ansiosi o preoccupati, il medico può decidere di somministrare un farmaco sedativo per alleviare il disagio, che nei bambini è solitamente ben tollerato e aiuta a non percepire fastidi.
Ad ogni modo, saranno il medico e il responsabile del reparto a fornire tutte le informazioni necessarie ad affrontare queste procedure e a consegnare al paziente il consenso informato da leggere e firmare.
Quali sono i possibili rischi o complicanze di questi esami?
Sia l’aspirato midollare che la biopsia del midollo osseo sono procedure sicure, ma come tutte le procedure invasive, possono verificarsi alcune complicanze, sebbene rare.
Una complicanza frequente, seppur in meno di un paziente su 10, è una sensazione di “scossa” lungo la gamba dovuta al contatto dell’ago con una piccola terminazione nervosa. Questo richiede che il medico cambi la posizione dell’ago. La gamba potrebbe anche “cedere” al momento di alzarsi, richiedendo al paziente di sdraiarsi fino alla scomparsa del disturbo.
Altre complicanze, ancora più rare, includono sanguinamento prolungato nella sede del prelievo (soprattutto nella biopsia) e infezione.
È importante contattare il medico ematologo in caso di febbre superiore a 38°C nei giorni successivi agli esami, o in presenza di dolore intenso, arrossamento, gonfiore o sanguinamento nella zona del prelievo.
Domande frequenti (FAQ)
È un tessuto molle e spugnoso che si trova all’interno di alcune ossa. È la “fabbrica” delle cellule del sangue: globuli rossi, globuli bianchi e piastrine.
Sono esami per verificare la presenza di malattie del midollo osseo. L’aspirato midollare preleva la parte liquida (sangue midollare). La BOM preleva un piccolo frammento solido di tessuto osseo contenente midollo.
Servono per indagare anomalie nell’emocromo, sospettare una patologia ematologica o completare la stadiazione di tumori del sangue. Permettono di studiare le cellule, la loro quantità, maturazione, disposizione e la struttura del tessuto.
Molto spesso sì, perché forniscono informazioni diverse ma complementari. In alcuni casi, il medico può decidere di fare solo l’aspirato midollare.
No, in generale non sono richieste preparazioni particolari o digiuno prima degli esami. È consentita una colazione leggera, specialmente con anestesia locale. Il digiuno è prescritto per bambini con sedo-analgesia.
È fondamentale comunicare al medico quali farmaci si assumono. Farmaci antiaggreganti o anticoagulanti potrebbero richiedere sospensione temporanea per ridurre rischi di sanguinamento. Altri farmaci (es. per cuore/pressione) di solito non si sospendono. Seguire sempre le precise indicazioni del medico.
Non ci sono particolari controindicazioni generali. È cruciale riferire allergie, specialmente ad anestetici locali, e altre malattie. Possono essere eseguiti anche in pazienti con rischio di sanguinamento, con opportuni accorgimenti.
Vengono eseguiti in regime ambulatoriale o Day-Hospital. La sede più comune è la cresta iliaca (osso del bacino). Ci si sdraia su un fianco o a pancia in giù. Viene fatta anestesia locale o sedazione.
La procedura in sé dura pochi minuti. In totale, considerando preparazione e anestesia, sono necessari circa 20 minuti (o 10-20 minuti).
Sono descritti come non molto dolorosi, ma fastidiosi. Si può sentire bruciore per l’anestesia, pizzicore all’inserimento dell’ago e una sensazione di “strappo” durante l’aspirazione. La BOM può essere leggermente più fastidiosa.
Sono procedure sicure con rarissime complicanze. La più frequente è una sensazione di “scossa” o cedimento della gamba (meno di 1 paziente su 10). Complicanze più rare includono sanguinamento prolungato ed infezione nella sede del prelievo.
Si rimane seduti o in osservazione per qualche minuto/mezzora per controllare eventuali capogiri o sanguinamenti. È consigliato riposare per qualche ora ed evitare sforzi fisici nella giornata. La medicazione va tenuta asciutta per almeno 24 ore.
È consigliato farsi accompagnare. L’anestetico locale può causare giramenti di testa e non è consigliata la guida.