Cuffia dei rotatori rotta o infiammata: cosa fare

da | Mar 22, 2022 | Salute

Il Piano Sanitario del Fondo integrativo Enfea Salute comprende, nell’ambito delle prestazioni di Ortopedia e Traumatologia, anche la riparazione della cuffia dei rotatori

Ma cos’è la cuffia dei rotatori

Si tratta, come vedremo più nel dettaglio nel corso dell’articolo, del gruppo di muscoli e tendini che collegano la spalla all’omero, spesso soggetto ad infiammazioni o lesioni

Le lesioni della cuffia dei rotatori sono molto comuni, e tendono ad aumentare con l’età. Risultano più frequenti nelle persone che svolgono lavori che richiedono l’esecuzione ripetuta di movimenti delle braccia verso l’alto.

Approfondiamo insieme, e cerchiamo di capire cosa fare in caso di cuffia dei rotatori rotta o infiammata

Cos’è la cuffia dei rotatori

Con il termine cuffia dei rotatori si fa riferimento a un gruppo di quattro muscoli che si uniscono come tendini per formare una copertura attorno alla testa dell’omero. La cuffia dei rotatori fissa l’omero alla scapola e aiuta a sollevare e ruotare il braccio (come suggerisce il nome stesso).

Inoltre, questo gruppo di muscoli e tendini rafforzano l’articolazione.

Ricordiamo che la spalla è composta da tre ossa: l’osso del braccio (omero), la scapola e la clavicola. 

In questo video realizzato dalla Mayo Clinic viene mostrata la posizione e la funzione della cuffia dei rotatori. 

C’è una sacca lubrificante chiamata borsa tra la cuffia dei rotatori e l’osso sulla parte superiore della spalla, che consente ai tendini di scivolare liberamente quando si muove il braccio. 

Se i tendini della cuffia dei rotatori sono feriti o danneggiati, anche questa borsa può diventare infiammata e dolorosa.

Quali sono le cause della Cuffia dei rotatori rotta o infiammata

Cosa provoca l’infiammazione o la lesione della cuffia dei rotatori? In genere, i problemi possono sorgere in seguito a una lesione alla spalla o a una degenerazione dei tendini.

Entrambe queste condizioni sono spesso il frutto di attività ripetitive con sollevamento delle braccia sopra la testa o di carichi pesanti per un periodo di tempo prolungato, che possono irritare o danneggiare il tendine.

Alcune mansioni professionali, in particolare lavori manuali e faticosi, e diversi sport, come il baseball, il basket, il football, il rugby, il nuoto o il tennis, favoriscono lesioni o infiammazioni in questo punto. Non a caso per indicare una cuffia dei rotatori rotta o infiammata si usano espressioni come spalla del lanciatore, spalla del nuotatore e spalla del tennista.

Un’altra causa consiste nella mancanza di afflusso di sangue nei tendini della cuffia dei rotatori, che diminuisce con l’avanzare dell’età. Senza un buon apporto di sangue, la capacità naturale del corpo di riparare i danni ai tendini è compromessa. Questo alla fine può portare a una rottura del tendine.

Fattori di rischio

Come accade per ogni patologia o problema di salute, esistono dei fattori capaci di aumentare il rischio di lesioni alla cuffia dei rotatori:

  • età: con l’avanzare dell’età, aumenta il rischio di lesioni, infatti sono più comuni nelle persone di età superiore ai 60 anni;
  • lavori e sport che richiedono movimenti ripetitivi del braccio, spesso sopra la testa;
  • storia familiare: potrebbe esserci una componente genetica coinvolta nelle lesioni della cuffia dei rotatori, poiché sembrano verificarsi più comunemente in alcune famiglie.

Purtroppo su questi fattori di rischio non si può fare molto, ecco perché la prevenzione si applica più alla degenerazione della condizione che non alla sua comparsa

Quali sono i sintomi principali

Una cuffia dei rotatori rotta o infiammata indebolirà la spalla; questo significa che molte attività quotidiane, come pettinarsi o vestirsi, possono diventare dolorose e difficili da svolgere.

In caso di cuffia dei rotatori rotta o infiammata, quindi, il soggetto potrebbe sperimentare un dolore sordo alla spalla, che spesso peggiora con i movimenti. 

I sintomi principali sono i seguenti:

  • dolore a riposo e notturno, in particolare se sdraiato sulla spalla interessata; 
  • dolore durante il sollevamento e l’abbassamento del braccio o con movimenti specifici; 
  • debolezza durante il sollevamento o la rotazione del braccio;
  • sensazione di crepitio quando si sposta la spalla in determinate posizioni. 

All’inizio, il dolore può essere lieve e presente solo quando si solleva il braccio sopra la testa, ma con il tempo può diventare più evidente a riposo e non scomparire più con i farmaci.

Come si esegue la diagnosi

Nella maggior parte dei casi una semplice visita e l’analisi della sintomatologia è già sufficiente per un medico nel formulare una diagnosi di cuffia dei rotatori rotta o infiammata, ma è possibile dover ricorrere ad alcuni esami specifici, anche per escludere altre cause di natura ossea o neurologica. 

In genere, si opta per: 

  • radiografia: i primi test di imaging eseguiti sono solitamente i raggi X. Poiché i raggi X non mostrano i tessuti molli della spalla come la cuffia dei rotatori, questo tipo di esame è utile a indagare la presenza di eventuali lesioni ossee;
  • risonanza magnetica o ecografia: una risonanza magnetica può mostrare meglio i tessuti molli come i tendini della cuffia dei rotatori. Può mostrare lo strappo della cuffia dei rotatori, nonché dove si trova lo strappo all’interno del tendine e le dimensioni dello strappo. Una risonanza magnetica può anche dare al medico un’idea migliore di quanto sia vecchia o nuova una lesione perché può mostrare la qualità dei muscoli della cuffia dei rotatori.

Una volta eseguita la diagnosi, è necessario intervenire. Vediamo come. 

Come curare una cuffia dei rotatori rotta o infiammata

L’obiettivo di qualsiasi trattamento è ridurre il dolore e ripristinare la funzione. Nel caso specifico, esistono diverse opzioni di trattamento per una rottura della cuffia dei rotatori, che variano di persona in persona. 

In genere, prima di valutare opzioni più invasive come un intervento chirurgico, si procede con un mix di riposo, utilizzo di supporti o fasce, assunzione di farmaci antidolorifici e fisioterapia.

Il medico potrebbe prescrivere anche una serie di esercizi specifici, che ripristineranno il movimento e rafforzeranno la spalla. 

Se il riposo, i farmaci e la terapia fisica non alleviano il dolore, può essere utile un’iniezione di anestetico locale e una preparazione di cortisone.

Se nessuna delle summenzionate opzioni dovesse funzionare, allora il medico potrebbe essere costretto a programmare un intervento chirurgico

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