Dopo aver spiegato cosa vuol dire essere miope e cos’è l’astigmatismo, vediamo ora in cosa consiste la presbiopia.
Si tratta di un vizio refrattivo che colpisce soprattutto i soggetti in età più avanzata, e che si traduce nel classico gesto di allontanare il giornale, lo smartphone o il libro che si sta leggendo dagli occhi per poter mettere a fuoco.
Come la definisce lo IAPB, infatti, la presbiopia è una “condizione fisiologica legata all’avanzare dell’età”.
Prima di approfondire questa condizione, ricordiamo agli iscritti del Fondo Enfea Salute che il Piano Sanitario prevede il rimborso delle spese sostenute per lenti correttive di occhiali o a contatto.
Inoltre, le visite oculistiche sono garantite dal Fondo nelle strutture convenzionate e presso il Servizio Sanitario Nazionale, nell’ambito delle visite specialistiche.
Vediamo in cosa consiste la presbiopia, quali sono le cause, i sintomi principali e come si affronta in modo corretto.
Di cosa parliamo in questo articolo
Cos’è la presbiopia
La presbiopia è la graduale perdita della capacità dei nostri occhi di concentrarsi sugli oggetti vicini e, come accennato prima, rappresenta una evoluzione naturale e fisiologica, ma non per questo meno fastidiosa, dell’invecchiamento.
Di solito questa perdita della vista si verifica, o diventa più evidente, a partire dai quarant’anni, e trattandosi di una condizione progressiva tende a peggiorare da anziani, quindi dopo i 65 anni.
Per diagnosticare questa condizione è sufficiente un esame oculistico di base, che si raccomanda di eseguire periodicamente, soprattutto alla comparsa di alcuni dei sintomi principali, che elenchiamo più avanti nell’articolo.
Perché si sviluppa la presbiopia
Abbiamo spiegato che la presbiopia è una condizione tipica dell’invecchiamento, una evoluzione naturale dei nostri occhi che perdono la capacità di mettere a fuoco gli oggetti da vicino.
Ma perché accade questo?
Per visualizzare correttamente un’immagine, l’occhio si affida alla cornea e alla lente per mettere a fuoco la luce riflessa dagli oggetti. Più vicino è l’oggetto, più la lente si flette.
Quest’ultima, infatti, a differenza della cornea, è alquanto flessibile e può cambiare forma con l’aiuto di un muscolo circolare che la circonda.
Come? Semplificando, quando guardiamo qualcosa posto in un punto distante da noi, il muscolo circolare si rilassa, mentre quando guardiamo qualcosa nelle vicinanze, si restringe. Questi movimenti permettono alla lente di curvarsi e cambiare il suo potere di messa a fuoco.
Con l’invecchiamento la lente tende a irrigidirsi, perdendo la sua naturale elasticità, riducendo la capacità del nostro occhio di mettere a fuoco gli oggetti da vicino, che appaiono quindi sfocati.
Quali sono i sintomi della presbiopia
Ricapitolando, la presbiopia consiste nella perdita graduale della capacità di mettere a fuoco gli oggetti vicini, ne consegue che il sintomo principale è proprio il fatto che queste immagini appaiono sfocate.
Dopo i 40 anni si possono notare i seguenti sintomi tipici della presbiopia:
- tendenza a tenere il materiale di lettura più lontano per rendere le lettere più chiare;
- visione offuscata alla normale distanza di lettura;
- affaticamento degli occhi o mal di testa dopo aver letto o fatto lavori ravvicinati.
È possibile che i sintomi peggiorino quando si è stanchi e quando ci si trova in una zona con scarsa illuminazione.
Come si cura la presbiopia
Trattandosi di un vizio refrattivo, seppur connesso all’invecchiamento, la presbiopia può essere affrontata come gli altri difetti visivi, anche se c’è qualche piccola differenza.
Infatti, quando la perdita della vista da vicino è lieve, potrebbe essere sufficiente indossare occhiali da lettura senza prescrizione per ovviare al problema.
Quando, invece, la condizione si presenta ad un livello più intenso, allora l’oculista potrebbe raccomandare e prescrivere degli occhiali da vista graduati o lenti a contatto.
In presenza di presbiopia e altri difetti visivi, come la miopia o l’astigmatismo, allora si può optare per occhiali bifocali, trifocali o multifocali, a seconda della necessità.
Infine, si può valutare l’intervento di chirurgia refrattiva, che mira a sostituire la lente ormai poco elastica con una sintetica (la lente intraoculare) e a ripristinare la capacità di mettere a fuoco gli oggetti vicini.
Come ogni intervento chirurgico, anche questo presenta vantaggi e svantaggi ed una dose di rischio, quindi sarà opportuno fare delle valutazioni approfondite con il proprio medico.