Come capire se si ha un’infezione virale o batterica?

da | Mag 27, 2025 | Salute

Capita spesso di avere la febbre alta e chiedersi se si tratta di un’infezione virale o batterica. In effetti, la sintomatologia è quasi sempre sovrapponibile, e fare confusione sulla natura del problema è abbastanza frequente. 

Virus e batteri sono microrganismi che presentano diverse caratteristiche comuni: entrambi possono essere responsabili dell’insorgere di malattie, hanno la capacità di trasmettersi tra individui e, in alcuni casi, condividono sintomi e manifestazioni simili. Nonostante queste apparenti somiglianze, però, esistono differenze fondamentali a livello biologico e nel modo in cui causano infezioni.

La corretta identificazione del patogeno responsabile di un’infezione (virus o batterio) è essenziale per stabilire il trattamento più adeguato. Ad esempio, le infezioni batteriche richiedono spesso una cura antibiotica, un approccio non efficace contro le infezioni virali. 

Pertanto, distinguere tra i due tipi di infezione permette al medico di prescrivere la cura corretta e ottimizzare l’efficacia del trattamento.

Che cosa sono virus e batteri?

Per capire come distinguere tra un’infezione virale e una batterica è prima necessario sapere di cosa stiamo parlando. Partiamo, quindi, rispondendo alla domanda: “Cosa sono batteri e virus?”

Sono entrambi microrganismi responsabili di malattie e hanno la capacità di trasmettersi da un individuo all’altro, talvolta condividendo sintomi e manifestazioni. Tuttavia, presentano differenze fondamentali.

Cosa sono i virus?

I virus sono microrganismi minuscoli, molto più piccoli dei batteri, visibili solo con i microscopi più potenti. Nello specifico, sono particelle formate da un nucleo contenente materiale genetico (DNA o RNA) circondato da un rivestimento proteico chiamato capside. Alcuni virus a RNA, in particolare i retrovirus come l’HIV, sono inclini a mutare.

A differenza dei batteri, i virus non sono in grado di riprodursi da sé. Per replicarsi, infatti, devono invadere una cellula vivente, chiamata cellula ospite. Si appoggiano alla cellula ospite, inseriscono il proprio acido nucleico all’interno della parete cellulare e ne controllano le funzioni per creare altre copie di se stessi.

Di solito, questo processo danneggia o uccide la cellula ospite. Alcuni virus, tuttavia, possono rimanere nelle cellule per lungo tempo senza ucciderle o alterarne le funzioni, portando talvolta alla trasformazione tumorale della cellula.

Esistono migliaia di virus diversi. Di norma, però, i virus infettano un solo tipo di cellula o solo alcune specie di piante o animali, solo pochi possono infettare entrambi o un solo tipo di cellula (ad esempio, il virus del raffreddore infetta solo le cellule delle vie aeree superiori, del naso, della bocca e della gola).

Quando l’organismo viene infettato da un virus, i globuli bianchi lo aggrediscono e “ricordano” come combatterlo in caso di successiva esposizione. Questa risposta è chiamata immunità e può essere stimolata dai vaccini.

Molti virus provocano una malattia poco dopo essere stati contratti e poi scompaiono. Altri, invece, come l’HIV o l’herpes virus, non scompaiono e la malattia permane per molto tempo. Si parla, in questi casi, di infezione latente. Alcuni possono causare infezioni croniche che durano anni, come l’epatite B e C.

Cosa sono i Batteri?

I batteri sono esseri viventi unicellulari che, a differenza dei virus, si riproducono in modo autonomo. Vivono in colonie, ma non sono tutti nocivi per la nostra salute, anzi, alcuni sono fondamentali. Pensiamo, ad esempio, a quelli presenti nel sistema gastro-intestinale, che aiutano la digestione, l’assimilazione e stimolano la risposta immunitaria.

Esistono milioni di tipi diversi di batteri, che vivono in vari ambienti. Molti vivono sulla pelle e all’interno del corpo umano senza causare danni (flora residente), e molti di questi sono utili, come abbiamo appena spiegato.

Solo alcuni tipi di batteri sono solitamente associati a malattie attive, e sono chiamati patogeni. La flora residente può talvolta diventare patogena in determinate condizioni.

I batteri possono essere classificati in diversi modi, ad esempio in base alla colorazione (Gram-positivi o Gram-negativi), alla forma (cocchi, bacilli, spirochete) o alla necessità di ossigeno (aerobi, anaerobi, facoltativi). Questa classificazione è importante perché il trattamento con antibiotici può variare a seconda del tipo di batterio

Perché è difficile capire da soli se si tratta di un’infezione virale o batterica?

Comprendere la natura esatta di un’infezione, distinguendo tra origine virale o batterica, presenta spesso delle sfide se ci si limita solo all’analisi dei sintomi manifestati. 

Questo accade perché i disturbi causati da entrambi i tipi di infezione sono frequentemente generici e comuni, rendendo arduo per un individuo non specialista identificarne la causa. Ad esempio, febbre, stanchezza, dolori muscolari e mal di gola possono essere manifestazioni sia di un’infezione virale che batterica.

Affidarsi alla sola interpretazione dei sintomi può portare a diagnosi errate e, di conseguenza, a trattamenti inappropriati. Per tale motivo, si sottolinea l’importanza di non ricorrere all’autodiagnosi, e ancor meno all’automedicazione. È sempre raccomandato rivolgersi a uno specialista in grado di effettuare una visita scrupolosa. Se ritenuto necessario per un accertamento preciso, il medico potrà avvalersi di specifici esami di laboratorio

Sebbene alcune infezioni virali comuni possano talvolta essere diagnosticate sulla base dei sintomi e dell’esame obiettivo, i test diagnostici di laboratorio sono spesso importanti per distinguere tra diversi virus che causano sintomi simili, o tra infezioni virali e batteriche.

Esistono dei segnali che possono aiutarci a capire se è virale o batterica?

I sintomi, da soli, non bastano a capire se si tratta di una infezione virale o batterica, perché sono molto simili, ma esistono alcune manifestazioni che possono suggerire una o l’altra. 

  • febbre: le infezioni virali, come raffreddore e influenza, tendono a manifestarsi in modo improvviso con febbre moderata (intorno ai 37,5°–38,5°C), che solitamente si risolve spontaneamente entro 3–5 giorni. Al contrario, le infezioni batteriche spesso presentano una febbre più alta e persistente, che può superare i 38,5°C e durare più di cinque giorni, peggiorando con il tempo;
  • tosse: nelle infezioni virali è spesso secca o lieve e tende a migliorare nel giro di pochi giorni. In caso di infezione batterica, invece, la tosse può essere più intensa, accompagnata da muco denso e colorato;
  • muco: anche le secrezioni nasali offrono indizi utili. Se sono chiare e acquose, è più probabile che si tratti di un’infezione virale, mentre se il muco è giallo o verde e persistente, può trattarsi di un’infezione batterica;
  • mal di gola: quello causato da virus è generalmente diffuso e si presenta con bruciore e fastidio, mentre nelle infezioni batteriche (come la faringite streptococcica) il dolore può essere più intenso, localizzato e accompagnato da placche bianche sulle tonsille;
  • linfonodi: il gonfiore dei linfonodi può comparire in entrambi i casi, ma è spesso più marcato e doloroso nelle infezioni batteriche;
  • dolori muscolari e stanchezza: sono comuni nelle infezioni virali, come l’influenza, e possono essere presenti anche nelle infezioni batteriche, sebbene con modalità e intensità diverse.

Prestare attenzione ai sintomi e alla loro evoluzione è quindi importante, anche se non basta: una febbre che non accenna a diminuire dopo alcuni giorni, un peggioramento improvviso del quadro clinico o la comparsa di sintomi importanti come difficoltà respiratorie o dolore toracico, richiedono sempre un consulto tempestivo.

In caso di dubbio, il medico può prescrivere esami specifici per distinguere le infezioni batteriche da quelle virali.

Ecco una tabella riepilogativa.

CaratteristicaInfezione ViraleInfezione Batterica
EsordioSpesso improvviso, con febbre moderata (37,5°–38,5°C)Progressivo, con febbre alta e persistente (>38,5°C)
Durata della febbre3–5 giorni, poi tende a diminuireOltre 5 giorni, spesso peggiora
TosseSecca o produttiva, migliora in pochi giorniPersistente, con muco denso e colorato
Secrezioni nasaliMuco chiaro o trasparenteMuco denso, giallo/verde persistente
Mal di golaLieve-moderato, bruciore diffusoIntenso, spesso con placche bianche sulle tonsille
Gonfiore linfonodiLieve o moderatoSpesso evidente e doloroso
Dolori muscolariFrequenti (es. influenza)Rari, tranne in infezioni particolari
StanchezzaComuneComune, ma può essere più marcata

Distinguere tra infezione virale e batterica: l’importanza degli esami di laboratorio

Abbiamo spiegato che non è consigliato giungere ad una auto-diagnosi basata solo sull’evidenza dei sintomi, perché molto spesso si sovrappongono. 

Solo un medico può capire davvero se si tratta di una infezione virale o batterica, sia tramite una visita accurata, sia con l’ausilio di esami specifici. 

In effetti, l’unico modo certo per capire se la causa dell’infezione è virale o batterica consiste nel fare dei test e individuare l’agente patogeno colpevole. 

Quali sono questi test?

  • Test colturali: possono evidenziare la presenza di batteri nel sangue, nei tessuti o nelle urine e, se positivi, fornire un antibiogramma per determinare la terapia antibiotica più appropriata. Permettono anche la crescita di virus o la ricerca di virus/batteri tramite saggi molecolari;
  • Test molecolari: dimostrano la presenza del materiale genetico (DNA o RNA) di virus o batteri nel sangue o nei tessuti. Tecniche come la PCR possono produrre molte copie del materiale genetico, consentendo l’identificazione rapida e precisa del virus. Durante la pandemia abbiamo imparato benissimo come funzionano;
  • Test sierologici: ricercano la presenza di anticorpi diretti verso virus o batteri, indicando un’infezione presente o passata.

Insomma, dato che i sintomi da soli non sono sufficienti per distinguere affidabilmente tra un’infezione virale e una batterica e data la fondamentale differenza nel trattamento, la diagnosi medica professionale, supportata eventualmente da test di laboratorio, è indispensabile per garantire una cura efficace e appropriata.

Perché il medico può prescrivere un antibiotico in un secondo momento?

La complessità nel distinguere tra le due forme infettive aumenta a causa del fatto che l‘infezione, specie virale, può talvolta aprire le porte a una successiva infezione batterica (una sovrainfezione), alterando il quadro sintomatologico e rendendo la distinzione ancora più complicata senza un’adeguata valutazione medica. 

Ecco spiegato perché il medico, dopo aver prescritto una cura per una infezione virale e constatato un mancato miglioramento delle condizioni del paziente, può decidere in un secondo momento di somministrare anche un antibiotico

In alcuni casi, purtroppo, potrebbe trattarsi di una errata diagnosi in prima istanza, ma in molti altri si è semplicemente deciso di procedere a step, onde evitare l’assunzione di un antibiotico quando non strettamente necessario e non “nutrire” un fenomeno molto serio come l’antibiotico resistenza

Su questo tema consiglia la lettura del nostro articolo Antibiotico resistenza: cos’è e perché è pericolosa.

Domande frequenti (FAQ)

Che cosa sono virus e batteri?

I virus sono particelle molto piccole, visibili solo con i microscopi più potenti, composte da materiale genetico (DNA o RNA) circondato da un rivestimento proteico. Hanno bisogno di una cellula ospite per riprodursi. I batteri sono organismi unicellulari che si riproducono autonomamente e vivono in diversi ambienti, anche nel corpo umano. Molti sono utili per la nostra salute, ma alcuni sono patogeni.

Quali sono le principali differenze tra infezioni virali e batteriche?

La differenza fondamentale è la cura: le infezioni batteriche spesso necessitano di cura antibiotica, mentre quelle virali no. I batteri si riproducono da soli, mentre i virus utilizzano le cellule ospiti per moltiplicarsi. Nonostante possano condividere sintomi, sapere con cosa si ha a che fare è fondamentale per il medico per prescrivere la terapia adeguata.

Come si diffondono virus e batteri?

Si trasmettono in diversi modi. Possono diffondersi per contatto diretto (es. scambi di saliva), inalazione di goccioline respiratorie espulse con tosse o starnuti, contatto con oggetti contaminati, ingestione di acqua o cibo contaminati, contatto con animali o punture di insetti.

Quali sono esempi comuni di infezioni virali?

Le più comuni riguardano le vie aeree superiori, come influenza, raffreddore, mal di gola e sinusiti. Altri esempi includono malattie esantematiche (varicella, rosolia, morbillo), malattie gastroenteriche, herpes orale e genitale, HIV, ed epatite B e C. Alcune infezioni virali, come le epatiti, possono diventare croniche.

Quali sono esempi comuni di infezioni batteriche?

Le infezioni batteriche possono essere facilmente curabili o causare quadri sistemici gravi con elevata mortalità se non trattate. Esempi includono polmoniti o setticemie, infezioni da Stafilococco aureo, Helicobacter pylori, Shigella (che provoca dissenteria), e Streptococcus pneumoniae (che causa otiti e sinusiti).

Come si diagnosticano le infezioni virali o batteriche?

La diagnosi inizia con la valutazione medica e l’esame dei sintomi. Per distinguere i diversi agenti patogeni, il medico può prescrivere esami di laboratorio. Tra questi: test colturali (per batteri o virus tramite saggi molecolari), test molecolari (che dimostrano la presenza del materiale genetico virale o batterico), e test sierologici (per rilevare la presenza di anticorpi).

Come si curano le infezioni virali?

Spesso non esistono trattamenti specifici per molte infezioni virali. La cura si concentra sull’alleviare i sintomi, ad esempio con idratazione, farmaci per abbassare la febbre o trattare dolori e congestione. Per alcuni virus specifici (come Sars-CoV-2, virus dell’epatite, herpes virus, HIV, virus dell’influenza) esistono farmaci antivirali. Gli antibiotici non sono efficaci contro i virus.

Come si curano le infezioni batteriche?

Le infezioni batteriche necessitano spesso di una cura antibiotica. Esistono molti antibiotici differenti, e l’antibiogramma può aiutare a determinare quello più appropriato. È fondamentale usare gli antibiotici solo quando necessario e per il minor tempo possibile a causa del problema crescente della resistenza batterica.

Perché gli antibiotici non sono efficaci contro i virus?

Gli antibiotici sono farmaci specifici che agiscono uccidendo i batteri o bloccandone la crescita interferendo con i loro meccanismi vitali. I virus sono strutturalmente e funzionalmente diversi dai batteri: non si riproducono autonomamente ma invadono le cellule ospiti utilizzandone le strutture. Gli antibiotici non hanno alcun effetto su questi processi virali.

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