Il Fondo Enfea Salute si rivolge ai lavoratori assunti con specifici contratti collettivi nazionali, uno dei quali è il CCNL UNIONCHIMICA, insieme al CCNL Unigec/Unimatica, il CCNL Uniontessile e UNIONALIMENTARI

Quindi, chi opera in imprese che adottano uno dei quattro contratti collettivi nazionali menzionati può usufruire dei servizi e delle prestazioni socio-sanitarie previste dal Piano Sanitario del Fondo Enfea Salute

Fatta questa doverosa premessa, analizziamo un po’ più nel dettaglio cosa c’è da sapere sul CCNL UNIONCHIMICA, così come già fatto in precedenza per gli altri di nostro interesse. 

Chi ha sottoscritto il CCNL UNIONCHIMICA

Il Contratto collettivo nazionale dei lavoratori UNIONCHIMICA è stato sottoscritto – e rinnovato l’8 marzo 2019 – dalle seguenti sigle: 

  • UNIONCHIMICA-CONFAPI: Unione nazionale piccola e media industria chimica, conciaria, materie plastiche, gomma, vetro, ceramica e prodotti affini
  • FILCTEM-CGIL: Federazione Italiana Lavoratori Chimica Tessile Energia Manifatture
  • FEMCA–CISL: Federazione Energia, Moda, Chimica e Affini
  • UILTEC–UIL: Unione Italiana Lavoratori Tessile Energia Chimica.

A chi si applica il CCNL UNIONCHIMICA

Come si legge nella parte introduttiva del documento, il CCNL UNIONCHIMICA si applica alle aziende che operano nei seguenti settori: 

  • chimica, farmaceutica, articoli dattilografici, materiali elettrici e isolanti, candele e lumini, oli e margarina, detergenza, coibenti, concia;
  • materie plastiche, gomma, cavi elettrici ed affini, linoleum, materie plastiche rinforzate e/o vetroresina;
  • abrasivi;
  • ceramica sanitaria, porcellana e ceramica per uso domestico e ornamentale, ceramica tecnica, tubi in gres;
  • vetro a macchina, a mano, a soffio; decorazione, lavorazione e posa in opera di vetri, cristalli e specchi; 
  • lavorazione di fiale, siringhe, termometri e densimetri; 
  • produzione di apparecchi per uso scientifico e sanitario; 
  • produzione di articoli di vetro per addobbi in genere e simili;
  • trasformazione di lastre di vetro e di cristallo in vetro e cristallo temperato, accoppiato, stratificato, unito al perimetro e di sicurezza in genere;
  • lavorazioni conto terzi del conciario.

Si tratta di un comparto molto vasto, di fondamentale importanza per l’economia del nostro Paese. 

In questo CCNL, per la specificità delle aziende, è importantissima la bilateralità che si è sviluppata negli anni e che si è tradotta in: Previdenza Integrativa FONDAPI.

Assistenza Sanitaria Integrativa del CCNL UNIONCHIMICA

Come accennato all’inizio, il CCNL UNIONCHIMICA prevede l’obbligo contrattuale all’iscrizione a un Fondo di Assistenza Sanitaria Integrativa, individuato in Enfea Salute

Sono iscritti a Enfea Salute tutti i lavoratori dipendenti – superato il periodo di prova – rientranti nelle seguenti tipologie contrattuali:

  • contratti a tempo indeterminato comprensivi anche dei lavoratori in part-time o a domicilio;
  • contratti a tempo determinato di durata non inferiore a 6 mesi a decorrere dalla data di assunzione;
  • apprendistato.

Aderendo a Enfea Salute, i lavoratori potranno accedere ai servizi previsti dal Piano Sanitario

Per approfondire, ti invitiamo a consultare la sezione dedicata sul nostro sito, qui

Previdenza Integrativa: iscrizione al Fondo FONDAPI

Oltre alla sanità integrativa, il CCNL prevede anche, per i Lavoratori, in maniera volontaria, la possibilità di iscriversi al fondo di previdenza integrativo FONDAPI

Con esso, potranno costruirsi una integrazione alla pensione INPS. 

Il contributo aziendale varia secondo i settori produttivi di appartenenza che sono evidenziati nell’allegato n. 8 del CCNL. 

CCNL UNIONCHIMICA: apprendistato professionalizzante e periodo di prova

L’articolo 1 del Capitolo 1 è dedicato all’apprendistato professionalizzante, il quale “riveste una importanza significativa per i settori di riferimento”, come si può leggere nel testo. 

Il contratto di apprendistato professionalizzante può essere instaurato con: 

  • giovani di età compresa tra i diciotto e i ventinove anni, ed è finalizzato alla qualificazione dei lavoratori attraverso un percorso di formazione per l’acquisizione di competenze di base, trasversali e tecnico-professionali;
  • giovani in possesso di una qualifica professionale, a partire dal diciassettesimo anno di età.

Secondo quanto previsto dal contratto, le imprese con almeno 50 dipendenti possono fare ricorso al contratto di apprendistato professionalizzante solo nel caso in cui abbia trasformato a tempo indeterminato almeno il 30% dei contratti di apprendistato dei lavoratori il cui contratto sia scaduto nei 36 mesi precedenti.

Invece, per le imprese con meno di 10 dipendenti, si può ricorrere a questa modalità di lavoro nella misura massima del 50% del totale dei lavoratori assunti a tempo indeterminato. 

La durata complessiva del contratto di apprendistato professionalizzante non potrà essere superiore a 36 mesi.

Ovviamente, l’apprendistato professionalizzante prevede una retribuzione, nel caso specifico per i primi dieci mesi pari al minimo tabellare del livello di inquadramento iniziale; decorsi i primi dieci mesi l’inquadramento riconosciuto sarà quello immediatamente superiore a quello di inquadramento iniziale.

Per quanto riguarda, invece, il periodo di prova, esso varia nella durata e nelle modalità a seconda del settore, comunque non superiore a 40 giorni di effettiva prestazione.

CCNL UNIONCHIMICA: Telelavoro

L’articolo 4 è dedicato al Telelavoro, una modalità di lavoro resa ancora più importante a causa dell’epidemia di Coronavirus che ha colpito il mondo nel corso del 2020. 

“Per telelavoro si intende la prestazione effettuata in via normale e di continuità dal lavoratore dipendente, presso il domicilio o in luogo idoneo ma comunque fisso esterno rispetto alla sede di lavoro aziendale, con il prevalente supporto di strumenti telematici.”

Questa definizione, puntuale e precisa, contenuta nel testo del CCNL mette in chiaro due aspetti centrali del telelavoro: si applica solo ai lavoratori dipendenti, i quali dovranno operare presso una sede fissa, seppur distaccata dalla sede di lavoro, tramite l’impiego di strumenti informatici, che l’impresa dovrà fornire. 

Insomma, il lavoratore dovrà operare esattamente come farebbe in sede. 

CCNL UNIONCHIMICA e Smart Working

Il contratto collettivo nazionale UNIONCHIMICA fa anche menzione a un’altra modalità di lavoro, definita lavoro agile, altrimenti nota come smart working (Art 5 CCNL).

Come, e forse più del telelavoro, lo smart working ha rappresentato la più grande novità del 2020, con milioni di lavoratori costretti a operare da remoto, per necessità sopravvenute. 

Anche in questo caso, è riportata una definizione più che esaustiva

“Il lavoro agile o smart working” consiste in una prestazione di lavoro subordinato, con modalità non continuativa, che si svolge in parte al di fuori dei locali aziendali attraverso il supporto di strumenti telematici, senza l’obbligo di utilizzare una postazione fissa durante il periodo di lavoro svolto fuori dall’azienda, pur nel rispetto tassativo della idoneità del luogo quanto agli aspetti relativi alla sicurezza e alla riservatezza dei dati trattati.”

Il lavoratore e l’impresa l’impresa (possibilmente attraverso un accordo sindacale) si accordano sulle modalità di esecuzione del lavoro in smart working, nel rispetto delle reali esigenze di entrambe le parti coinvolte. 

CCNL UNIONCHIMICA: una platea molto vasta e variegata

Come abbiamo elencato nella parte iniziale dell’articolo, il contratto collettivo nazionale UNIONCHIMICA si applica a imprese operanti in diversi settori, molto complessi. 

Si parla, in effetti, di circa 4.000 imprese che impiegano più di 50 mila lavoratori. 

Ne consegue che temi come la classificazione delle mansioni, i livelli occupazionali, gli orari di lavoro, gli straordinari, le ferie, le retribuzioni, variano a seconda dei settori produttivi. 

Per questo motivo, si invita a consultare il testo integrale del CCNL sottoscritto dalle parti il giorno 8 marzo 2019.