Il Fondo Enfea Salute, per il tramite di UniSalute, provvede al pagamento delle spese per numerose prestazioni extraospedaliere, tra cui l’ecografia alle vie urinarie.
In un precedente articolo ci siamo concentrati sull’ecografia prostatica, che si rivolge, ovviamente, solo ai soggetti di sesso maschile, mentre l’ecografia all’apparato urinario può essere prescritta a tutti, a prescindere dal sesso e dall’età.
Si tratta di un esame semplice e non invasivo, ma che comporta comunque un po’ di fastidio e di sacrificio, soprattutto, come vedremo, nel mantenere la vescica piena.
Ma andiamo per ordine e cerchiamo di capire in cosa consiste l’ecografia delle vie urinarie, a cosa serve, quando farla e come prepararsi all’esame.
Di cosa parliamo in questo articolo
Cosa sono le vie urinarie
Il tratto urinario è il sistema di drenaggio del nostro corpo, tramite il quale rimuoviamo sostanze e liquidi in eccesso.
Con l’espressione vie urinarie si fa riferimento precisamente a:
- due reni;
- due ureteri;
- la vescica;
- l’uretra.
I reni filtrano le sostanze e i liquidi in eccesso per produrre l’urina, che viaggia dai reni lungo due tubi stretti chiamati ureteri. L’urina viene quindi immagazzinata in un organo cavo, a forma di palloncino, chiamato vescica.
Quando la vescica si svuota, l’urina fuoriesce dal corpo attraverso un tubo chiamato uretra sul fondo della vescica.
Se questo processo viene in qualche modo interrotto o ostacolato, possono subentrare una serie di problematiche, più o meno gravi, sulle quali intervenire, ma non prima di aver eseguito, appunto, un’ecografia delle vie urinarie.
Cos’è e a cosa serve l’ecografia delle vie urinarie
L’ecografia delle vie urinarie è un esame che, tramite l’utilizzo di onde sonore, è in grado di produrre immagini di determinate parti del corpo.
Nel caso specifico, si esegue questo esame per:
- verificare la presenza di calcoli;
- individuare o controllare gonfiori e noduli delle vie urinarie, ad esempio nei reni, nella vescica, nello scroto e nei testicoli, nel pene e nell’uretra;
- esaminare eventuali ostruzioni nei reni o nella vescica;
- verificare se la vescica trattiene urina dopo la minzione;
- misurare le dimensioni della ghiandola prostatica;
- supportare eventuali prelievi di campioni bioptici della prostata o dei reni.
Come ogni ecografia, anche quella alle vie urinarie non prevede l’impiego di raggi X o mezzi di contrasto, che possono esporre ad alcuni effetti avversi, seppur rari.
Inoltre, consente all’operatore di acquisire le immagini in tempo reale.
Quando eseguire un’ecografia delle vie urinarie
Abbiamo visto cos’è e a cosa serve l’ecografia delle vie urinarie, ma quali sono i sintomi o le condizioni di salute che possono spingere un medico a prescrivere questo esame?
Ecco i principali:
- difficoltà ad iniziare o mantenere la minzione;
- difficoltà nello svuotamento della vescica, nota come ritenzione urinaria;
- perdita accidentale di urina, nota come problemi di controllo della vescica o incontinenza urinaria;
- frequenza e urgenza urinaria (giorno o notte);
- infezioni ricorrenti del tratto urinario;
- una singola infezione in una persona suscettibile o ad alto rischio, come un neonato;
- dolore all’addome, alla parte superiore o inferiore della schiena o all’inguine;
- dolore o massa addominale, come un gonfiore in una parte specifica dell’addome;
- evidenza di insufficienza renale;
- sangue nelle urine;
- alta pressione sanguigna.
L’ecografia può anche aiutare il professionista sanitario a identificare, valutare, seguire e monitorare problemi come:
- malattie renali;
- tumori;
- piccola capacità della vescica;
- flusso all’indietro di urina, noto come reflusso vescico-ureterale;
- idronefrosi, o blocco delle urine, nei neonati.
Ovviamente, l’ecografia è solo il primo step per giungere poi ad una diagnosi corretta e procedere, eventualmente, con una terapia specifica.
Come prepararsi ad una ecografia delle vie urinarie
L’ecografia è un esame blando, per niente invasivo, e non richiede una preparazione particolare, ma è necessario comunque seguire alcune specifiche linee guida e indicazioni, solitamente fornite dal centro presso il quale si esegue l’esame o dal proprio medico.
Vediamo insieme cosa fare prima di sottoporsi ad un’ecografia all’apparato urinario, seguendo le indicazioni fornite dall’Ospedale San Matteo di Milano:
- nei giorni che precedono l’esame, si consiglia di ridurre il consumo di frutta e verdura, per migliorare la definizione dell’esame;
- digiunare nelle 6 ore che precedono l’esame, se non in contrasto con terapie in atto. Se l’esame viene svolto nel pomeriggio, si consiglia di consumare un pasto molto leggero non più tardi di sei ore prima dell’ecografia;
- bisogna presentarsi con la vescica piena. Si raccomanda di non urinare nelle 2- 3 ore precedenti l’esame e bere almeno mezzo litro di acqua mezz’ora prima dell’esame;
- portare la prescrizione del medico ed eventuali altri accertamenti effettuati in precedenza.
Si tratta di linee guida alquanto semplici da seguire, per certi versi simili a quelle previste per un intervento di routine in day hospital, ma il punto 3 è sicuramente quello che crea più disagio nelle persone.
In effetti, soprattutto in soggetti che soffrono di minzione frequente, di incontinenza urinaria, dover trattenere per molto tempo l’urina può essere davvero dura.
Ma, rispetto ad altri esami, come una colonscopia ad esempio, è sicuramente più sopportabile.