In cosa consiste l’ecografia morfologica

da | Set 10, 2020 | Salute

La gravidanza è un momento estremamente importante per ogni donna, pieno di gioia, aspettative e curiosità. Nell’arco della gestazione ogni futura mamma deve sottoporsi a determinati esami e controlli, per monitorare sia la propria salute che quella del bambino.

Uno degli esami più importanti è, senza dubbio, l’ecografia morfologica. Ecco perché il Fondo Enfea Salute lo ha inserito all’interno della prestazione “Gravidanza sicura”, prevista dal Piano Sanitario.

Approfondiamo insieme l’argomento, per cercare di capire meglio in che cosa consiste e a che cosa serve l’ecografia morfologica.

Ecografia morfologica: quando farla e perché 

L’ecografia morfologica è un esame al quale la futura mamma si sottopone, nello specifico durante il secondo trimestre di gestazione, tra la 18a e la 22a settimana

Si tratta di un controllo di estrema importanza, perché consente di:

  • valutare lo stato di crescita e di salute del feto;
  • diagnosticare eventuali anomalie fetali congenite;
  • eseguire le misurazioni fetali; 
  • rilevare malformazioni congenite:
  • determinare l’età gestazionale;
  • rilevare gravidanze multiple. 

Inoltre, questo esame permette di valutare:

  • attività cardiaca;
  • anatomia fetale;
  • aspetto e localizzazione della placenta. 

Vediamo, ora, a cosa serve nello specifico questa tipologia di esame.

A cosa serve l’ecografia morfologica? 

Nonostante si tratti di un esame sicuro e non invasivo, l’ecografia morfologica deve essere effettuata con strumentazioni specifiche da un operatore esperto, trattandosi, come detto anche precedentemente, di una procedura importante durante la quale si verifica:

  • la testa: cranio (vengono valutate di routine quattro caratteristiche: dimensione, forma, integrità, densità ossea), cavo del setto pellucido, linea mediana, talami, ventricoli cerebrali, cervelletto, cisterna magna.
  • la faccia: presenza di entrambe le orbite, profilo mediano del volto, presenza della bocca, integrità del labbro superiore.
  • il collo: assenza di masse (ad esempio igroma cistico).
  • il torace/cuore: aspetto normale per forma e dimensioni di torace e polmoni, presenza di attività cardiaca (la frequenza cardiaca normale è compresa tra 120 e 160 battiti per minuto), scansione delle 4 camere cardiache con cuore in posizione normale, efflussi aortico e polmonare, nessuna evidenza di ernia diaframmatica.
  • l’addome: stomaco normoposizionato, anse intestinali non dilatate, presenza di entrambi i reni, normale inserzione del cordone ombelicale.
  • i reni e la vescica fetale: devono essere visualizzati entrambi. Nel caso in cui si riscontri una dilatazione della vescica o della pelvi renale essa va misurata e documentata.
  • lo scheletro: assenza di difetti spinali e masse, presenza di arti superiori e mani, presenza di arti inferiori e piedi.
  • la placenta: posizione, aspetto, assenza di masse, eventuale lobo accessorio.
  • il cordone ombelicale: cordone con tre vasi.
  • i genitali: sesso maschile o femminile (non è obbligatorio determinarlo nel corso dell’ecografia del secondo trimestre; sono i genitori, infatti, che lo possono richiedere).

Al termine dell’esame il referto viene fornito in formato elettronico e/o cartaceo – in questo modo può essere inviato al proprio medico curante velocemente.

Inoltre, a discrezione della struttura in cui viene effettuato l’esame, vengono prodotte o archiviate immagini standard delle strutture fetali; per il cuore fetale, videoclip mediante i quali si evidenzia il movimento.

È necessario sottolineare che questo tipo di esame, da considerarsi di screening e non diagnostico, permette sì di identificare molte malformazioni, ma è comunque possibile che alcune di esse si sviluppino in fasi più tardive della gravidanza

“L’agenda della gravidanza”, realizzata dal Ministero della Salute, ti può aiutare a capire quali sono le visite e i controlli da effettuare nell’arco dei nove mesi, oltre all’ecografia morfologica.

Conclusioni 

Mettere al centro la salute e le necessità di mamme e bambini è fondamentale. 

Per questo motivo il Fondo Enfea Salute ha inserito all’interno del suo Piano Sanitario la prestazione Gravidanza Sicura che, in caso di gravidanza della lavoratrice o del coniuge, liquida le spese per determinati esami, tra cui l’ecografia morfologica.

ATTENZIONE:
Le informazioni qui riportate hanno carattere divulgativo e orientativo, non sostituiscono la consulenza medica. Eventuali decisioni che dovessero essere prese dai lettori, sulla base dei dati e delle informazioni qui riportati sono assunte in piena autonomia decisionale e a loro rischio.