Tutela neonati: cosa fare nel primo anno di vita

da | Lug 29, 2020 | Salute

L’arrivo di un neonato all’interno di una famiglia è sinonimo di gioia e felicità, ma comporta anche una dose considerevole di responsabilità, attenzioni e cure da riservargli.

I primi anni di vita, in particolare, sono tra i più importanti per lo sviluppo mentale e fisico dei bambini. È stato osservato, infatti, che nei primi tre anni di vita avviene oltre l’80% dello sviluppo neuronale.

Ecco perché abbiamo deciso, con questo articolo, di concentrarci sul primo anno di vita del bambino: fondamentale non solo dal punto di vista dello sviluppo della relazione con i genitori, ma soprattutto per ciò che concerne la salute.

Vediamo insieme, quindi, cosa fare nel primo anno di vita del bambino e come Enfea Salute supporta i propri iscritti in questa fase così bella, ma anche estremamente importante.

L’alimentazione del neonato nel primo anno di vita

Uno degli elementi più importanti che concorrono alla salute e al benessere dei neonati è senza dubbio l’alimentazione che, nel primo anno di vita, deve assicurare l’introduzione dei nutrienti necessari a garantire uno stato di salute ottimale e una crescita adeguata.

Allattamento al seno 

Fin dai primi attimi di vita, il neonato viene avvicinato al seno per abituarlo all’allattamento. L’OMS raccomanda l’allattamento in maniera esclusiva fino al compimento del sesto mese di vita, poiché esso:

  • rafforza e consolida il legame con la mamma, chiamato “bonding”;
  • fornisce un’alimentazione completa;
  • protegge il neonato dalle infezioni, grazie anche al ruolo svolto dal colostro (ricco di proteine, minerali e vitamina A ed anticorpi);
  • porta benefici anche alla salute della mamma.

Svezzamento 

Lo svezzamento inizia dal sesto mese di vita, quando il latte materno da solo non è più sufficiente a soddisfare i bisogni nutritivi del neonato. Si può quindi iniziare ad aggiungere cibi come biscotti, frutta e minestrine. Non è necessario che l’allattamento venga interrotto. Esso, infatti, può continuare fino a quando lo si ritiene più opportuno.

È utile sottolineare che, la tendenza degli ultimi anni è quella di iniziare a introdurre nell’alimentazione del neonato della frutta a partire già dal quarto mese di vita.

Oltre all’alimentazione, il neonato nel primo anno di vita viene sottoposto a visite, accertamenti, vaccinazioni necessarie alla sue salute. 

Vediamone alcune.

Screening neonatali e la loro importanza

Gli screening neonatali sono una delle più importanti misure di prevenzione secondaria che, come sostiene il Ministero della Salute:

“garantisce a tutti i neonati le prestazioni necessarie e appropriate per la diagnosi precoce delle malattie congenite previste dalla normativa vigente e dalla buona pratica clinica”.

Tra gli screening neonatali rientrano:

  • Screening uditivo neonatale: viene effettuato nei primi giorni di vita del bambino mediante un’indagine di breve durata e non invasiva, che permette di effettuare una diagnosi precoce di sordità congenita.
  • Screening visivo neonatale: permette di valutare la presenza o meno del riflesso rosso del fondo oculare. La mancanza del riflesso rosso o la differenza fra i due occhi in termini di omogeneità, infatti, può indicare possibili patologie.
  • Screening neonatale esteso (SNE): è un programma complesso, integrato e multidisciplinare e permette di identificare precocemente su tutta la popolazione neonatale i soggetti affetti da malattie metaboliche ereditarie; procedere all’accertamento diagnostico e in caso di diagnosi confermata, avviare il trattamento specifico per la malattia identificata.

Quali sono le visite da effettuare nel primo anno di vita

Nell’arco del primo anno di vita, il neonato viene sottoposto a una serie di visite programmate – chiamate Bilanci di salute – nel corso delle quali il pediatra valuta lo stato di salute, sviluppo e crescita del bambino

Vediamole insieme.

Durante la prima visita pediatrica il neonato viene:

  • pesato;
  • misurato;
  • sottoposto alla manovra di Ortolani-Barlow per verificare la presenza di una lussazione congenita dell’anca in età pediatrica. Il pediatra, inoltre, prescriverà un’ecografia delle anche

La seconda visita avviene a due-tre mesi e, anche in questa circostanza il neonato verrà pesato, misurato e si controllerà l’ecografia alle anche, prescritta nell’arco della prima visita. 

Si inizierà a parlare delle vaccinazioni.

La terza visita si effettua al quarto-quinto mese e prevede il controllo dei parametri di crescita in termini di lunghezza, peso, riflessi visivi e motori. Si inizia a dare le prime indicazioni per lo svezzamento.

La visita effettuata al sesto mese è molto importante dato il cambiamento dell’alimentazione del neonato e delle sue “abitudini”. Il bambino, infatti, inizia a stare seduto, afferra oggetti e inizia a emettere i primi vocalizzi.

Al nono mese il neonato viene sottoposto al cosiddetto Boel-Test, ossia un esame che serve per controllare le sue capacità uditive. 

Una volta raggiunto l’anno di vita, la visita alla quale viene sottoposto il bambino è necessaria per valutare il livello di sviluppo raggiunto e le capacità acquisite (camminare, stare in posizione eretta, iniziare a pronunciare delle parole).

Quali vaccinazioni sono previste nel primo anno di vita

Secondo il calendario vaccinale, che può subire periodicamente variazioni, con l’introduzione di nuovi vaccini facoltativi e il passaggio di alcuni che prima erano facoltativi a obbligatori, si può iniziare a vaccinare il bambino a partire dal 60° giorno di vita.

Le vaccinazioni previste nel primo anno di vita sono: 

  • vaccinazione esavalente (anti difterite, tetano, pertosse, poliomielite, Haemophilus influenzae di tipo B e epatite B);
  • vaccinazione anti-pneumococco;
  • vaccinazione anti-meningococco B;
  • vaccinazione anti-rotavirus;
  • vaccinazione anti-influenzale.

Per approfondire il tema puoi visitare il Portale del Ministero della Salute. 

Conclusioni

Come hai potuto leggere, il primo anno di vita di un neonato è molto impegnativo per i genitori, alle prese con visite, esami, screening, allattamento, svezzamento, vaccini e sviluppo del bambino. 

Per supportare i genitori durante questa fase così complessa, Enfea Salute – il Fondo di assistenza sanitaria integrativa per le imprese che applicano i CCNL UNIGEC/UNIMATICA, UNIONCHIMICA, UNIONTESSILE e UNIONALIMENTARI – prevede all’interno del suo Piano Sanitario una prestazione dedicata alla “Tutela del figlio”. 

Nel primo anno di vita del figlio o della figlia, infatti, riconosce l’utilizzo di tutte le prestazioni diagnostiche e terapeutiche previste per l’iscritto, alle stesse condizioni e con limiti di spesa autonomi. 

Tutelare la salute del proprio bambino è necessario e fondamentale, soprattutto nell’arco del primo anno di vita. In questo periodo il bambino cresce, crea la sua relazione con i genitori, inizia a interfacciarsi con il mondo che lo circonda.

ATTENZIONE:
Le informazioni qui riportate hanno carattere divulgativo e orientativo, non sostituiscono la consulenza medica. Eventuali decisioni che dovessero essere prese dai lettori, sulla base dei dati e delle informazioni qui riportati sono assunte in piena autonomia decisionale e a loro rischio.