Quando, come e perché assumere acido folico in gravidanza

da | Mag 17, 2022 | Salute

Durante la gravidanza, ma anche nei mesi che precedono il concepimento, la donna deve sottoporsi ad una serie di controlli medici e di terapie, al fine di proteggere se stessa e il bambino, anche da eventuali malformazioni congenite

In tal senso, una delle raccomandazioni fornite dai ginecologici riguarda l’assunzione di un integratore di acido folico in gravidanza

In effetti, come si legge sul portale Epicentro dell’Istituto Superiore di Sanità, “l’acido folico è stato riconosciuto come essenziale nella prevenzione di alcune malformazioni congenite, particolarmente di quelle a carico del tubo neurale”

Ma cos’è l’acido folico, a cosa serve in gravidanza, quando è consigliata una sua integrazione, in quali dosi e per quale motivo? Scopriamolo insieme. 

Cos’è l’acido folico

L’acido folico è una vitamina del gruppo B, appartenente al gruppo dei cosiddetti folati. Più correttamente, i folati sono una vitamina, la B9, nella sua forma naturale, mentre l’acido folico è la molecola di sintesi contenuta nel prodotto farmaceutico (l’integratore, per intenderci) o negli alimenti arricchiti di vitamine, come i cereali per la colazione ad esempio. 

Come sappiamo, le vitamine ricoprono un ruolo fondamentale per il nostro organismo, ognuna con un proprio compito più o meno specifico. 

Nel caso dei folati, e quindi dell’acido folico, si tratta di una vitamina essenziale per la sintesi del Dna e delle proteine e per la formazione dell’emoglobina. È, inoltre, particolarmente importante per i tessuti che vanno incontro a processi di proliferazione e differenziazione, come per esempio, i tessuti embrionali.

Quindi, i folati intervengono quando si sviluppano e si differenziano i primi abbozzi degli organi nel futuro bambino.  

Ecco perché l’assunzione di acido folico diventa così centrale durante la gravidanza (ma anche prima, come vedremo), anche se gli studi condotti negli ultimi decenni ne hanno evidenziato il ruolo anche in altri aspetti della nostra salute. 

Come riportato dall’ISS nel sito summenzionato, infatti, l’acido folico

“contribuisce a prevenire altre situazioni di rischio alla salute. La sua presenza abbassa i livelli dell’aminoacido omocisteina, associato al rischio di malattie cardiovascolari e infarti, anche se al momento non si può stabilire una associazione diretta tra assunzione di folati e riduzione del rischio cardiaco.”

Insomma, l’acido folico è importantissimo per il nostro organismo, e in particolare durante la gravidanza. Vediamo perché. 

Perché assumere acido folico in gravidanza

Abbiamo già in parte risposto a questa domanda, spiegando come i dati scientifici raccolti negli ultimi decenni abbiano evidenziato il ruolo dell’acido folico nella prevenzione di alcune malattie congenite, in particolare i difetti del tubo neurale, il cui rischio si riduce, grazie all’assunzione di questa vitamina, del 70%.

L’efficacia dell’integrazione di acido folico sembrerebbe anche in grado di ridurre, seppur in forma più lieve, il rischio di altri difetti congeniti, come le cardiopatie congenite

Purtroppo, il nostro corpo produce folati solo in piccolissime quantità, questo vuol dire che dobbiamo introdurli attraverso l’alimentazione, ma non è così facile, per due motivi. 

Il primo è che non è molto biodisponibile, ovvero è poco presente in natura negli alimenti; si trova soprattutto nelle verdure a foglia verde, in alcuni legumi, nella frutta (kiwi e arance) e nella frutta secca, mentre nei cibi di provenienza animale è presente in quantità interessanti nel fegato e nelle frattaglie. 

Un’altra ragione è da individuare nel fatto che la cottura e la conservazione degli alimenti tendono a distruggere gran parte dei folati presenti nei cibi

Per questo, è in genere raccomandato assumere un integratore di acido folico, dietro esclusiva prescrizione medica. 

Quando assumere acido folico in gravidanza

L’acido folico è importantissimo durante la gravidanza, per le ragioni che abbiamo elencato prima, ma in realtà la comunità scientifica, così come le linee guida nazionali ed internazionali, raccomandano l’integrazione già nel periodo che precede il concepimento

Più nello specifico, si consiglia di assumere acido folico a partire da almeno un mese prima del concepimento e per tutto il primo trimestre di gravidanza

Le ragioni alla base di queste tempistiche sono da individuare nel fatto che i più comuni e gravi difetti congeniti insorgono tra il concepimento e la 8ª-12ª settimana di gestazione.

In Italia, l’acido folico  è inserito nell’elenco di farmaci a rimborsabilità totale (classe A). È dunque sufficiente la prescrizione su ricetta rossa da parte del medico curante per acquistarlo pagando solo il ticket.

Assorbimento dei folati e fabbisogno

Abbiamo spiegato che i folati sono poco disponibili in natura e la loro assunzione attraverso la dieta è ridotta e non sufficiente, in particolare durante la gravidanza. 

È importante ricordare che il fabbisogno di acido folico nella donna varia in base all’età e alla propria condizione, più nel dettaglio: 

  • 400 mcg/die in età fertile; 
  • 600 mcg/die in gravidanza;
  • 500 mcg/die in allattamento. 

È possibile riscontrare un deficit di folati nelle donne, in particolare nei soggetti anziani o molto giovani, nei casi di malnutrizione, di consumo eccessivo di alcol, di assunzione di farmaci come i barbiturici, di patologie caratterizzate da malassorbimento, diabete, celiachia

Ne consegue che le dosi raccomandate possono variare

Come assumere acido folico in gravidanza: le dosi

Abbiamo visto che in gravidanza il fabbisogno di folati aumenta, ma quali sono le dosi raccomandate dalla comunità medica? 

Una donna in età fertile, che preveda o non escluda una gravidanza dovrebbe assumere una quantità aggiuntiva di acido folico pari a 0,4 mg/die, a partire almeno da 1 mese prima del concepimento fino al terzo mese di gravidanza.

Sebbene sia in teoria possibile raggiungere queste dosi attraverso l’alimentazione, seguendo una dieta mediterranea, quindi ricca di cereali integrali, di legumi, frutta e verdura, in genere i ginecologi tendono a prescrivere l’assunzione di un integratore di acido folico

Per approfondire il tema, invitiamo a consultare questa interessante guida elaborata dalla AOGOI, qui.

ATTENZIONE:
Le informazioni qui riportate hanno carattere divulgativo e orientativo, non sostituiscono la consulenza medica. Eventuali decisioni che dovessero essere prese dai lettori, sulla base dei dati e delle informazioni qui riportati sono assunte in piena autonomia decisionale e a loro rischio.