Cos’è e cosa comporta il diabete gestazionale

da | Ott 18, 2021 | Salute

In due precedenti articoli pubblicati sul nostro blog abbiamo spiegato la differenza tra diabete 1 e diabete 2 e cos’è la glicemia, essendo questa patologia una delle principali malattie croniche al mondo, particolarmente pericolosa soprattutto durante la gravidanza

Si parla, in questi casi, di diabete gestazionale, una condizione che colpisce circa il 6-7% di tutte le gravidanze, secondo quanto riportato dal Ministero della Salute.

Oltre a rappresentare una minaccia concreta per il feto, la donna affetta da diabete gestazionale presenta un rischio di sviluppare il diabete mellito di tipo 2 dopo 5-10 anni dal parto molto più alto rispetto ad una donna che non ha avuto una gravidanza condizionata dal diabete.

Approfondiamo insieme, e cerchiamo di capire cos’è il diabete gestazionale, quali sono i rischi per la futura mamma e per il bambino, e come agire in modo adeguato

Cos’è il diabete gestazionale

Con l’espressione diabete gestazionale si intende un diabete che insorge durante la gravidanza, solitamente diagnosticato nel secondo o terzo trimestre (ma può verificarsi in qualsiasi momento), che tende a risolversi spontaneamente dopo il parto

Come accennato prima, però, c’è il rischio, per la donna, di sviluppare il diabete di tipo 2 anche dopo 5-10 dalla gravidanza

Questa condizione può causare problemi sia alla mamma sia al bambino, durante la gravidanza e dopo il parto. 

Per fortuna, se diagnosticata in modo precoce e ben gestita, i rischi possono essere controllati e calmierati

Perché si sviluppa il diabete gestazionale? 

Accade quando il corpo non è in grado di produrre abbastanza insulina, l’ormone che aiuta a controllare i livelli di zucchero nel sangue, per soddisfare i bisogni extra della donna in gravidanza.

In poche parole, l’organismo della gestante non riesce ad assorbire e regolare in modo adeguato i livelli di glicemia, causando un innalzamento dei suo valori. 

È noto, in effetti, che durante la gravidanza l’attività ormonale subisce uno “scossone”, destabilizzandosi e causando vari disagi, alcuni che influiscono sull’umore, altri sul funzionamento dei vari meccanismi del nostro corpo. 

L’interferenza con la produzione di insulina è uno di questi possibili effetti collaterali della gravidanza

Fattori di rischio del diabete gestazionale

Ogni donna incinta può, potenzialmente, sviluppare il diabete gestazionale, ma esistono alcuni fattori che aumentano in modo considerevole il rischio che questo possa accadere.

Vediamo quali sono questi fattori di rischio

  • indice di massa corporea (BMI) superiore a 30;
  • precedente gravidanza con la nascita di un bambino di peso uguale o superiore ai 4,5 kg;
  • diagnosi di diabete gestazionale in una precedente gravidanza;
  • presenza di genitori o fratelli affetti da diabete;
  • appartenenza ad alcune etnie più a rischio, in particolare i soggetti di origine sud-asiatica, cinese, afro-caraibica o mediorientale.

In presenza anche solo di uno di questi fattori di rischio, è importantissimo sottoporsi a test e screening per il diabete in gravidanza. 

Sintomi del diabete gestazionale

Il diabete, purtroppo, si presenta molto spesso in modo asintomatico, manifestandosi solo quando la situazione è alquanto compromessa. 

Non è un caso che la maggior parte delle persone si accorge di soffrirne solo eseguendo esami di routine o analisi specifiche. 

Detto ciò, esistono alcuni segnali che potrebbero rappresentare un campanello d’allarme, rendendo necessario un approfondimento. 

Ad esempio, alcune donne potrebbero manifestare un aumento della sete, un bisogno di urinare molto frequente, bocca secca e stanchezza.

Purtroppo, questi sintomi non sono esclusivi di una condizione di diabete gestazionale, quindi vengono molto di frequente sottovalutati

La cosa più saggia da fare, durante la gravidanza, è sottoporsi a test dedicati proprio all’individuazione di questa condizione, come gli esami del sangue e la curva da carico glicemico (o test di tolleranza al glucosio orale). 

Conseguenze del diabete gestazionale

Sia chiaro, la maggior parte delle donne affette da diabete in gravidanza portano a termine la gestazione e partoriscono senza particolari problemi, dando alla vita bambini sani. 

Detto questo, esistono dei possibili rischi associati al diabete gestazionale, sia per la donna incinta sia per il feto e per il futuro bambino. 

  • il bambino potrebbe crescere più del solito, causando difficoltà durante il parto e aumentando la probabilità di aver bisogno di un travaglio indotto o di un taglio cesareo; 
  • potrebbe verificarsi un eccesso di liquido amniotico, il liquido che circonda il bambino nell’utero, che può causare un travaglio prematuro o problemi durante il parto prematuro, ovvero prima della 37a settimana di gravidanza;
  • pre-eclampsia, una condizione che causa ipertensione durante la gravidanza e può portare a complicazioni se non trattata;
  • il bambino potrebbe sviluppare un basso livello di zucchero nel sangue o ingiallimento della pelle e degli occhi (ittero) dopo la nascita, che può richiedere un trattamento in ospedale;
  • perdita del tuo bambino (nato morto), eventualità molto rara ma purtroppo presente.

Per fortuna, è possibile prevenire il diabete gestazionale e, se diagnosticato in tempo utile, può essere trattato, evitando le complicanze appena elencate. 

Vediamo cosa fare. 

Come prevenire e curare il diabete gestazionale

Come accennato, è possibile prevenire l’insorgenza di questa condizione e, in ogni caso, si può giungere ad una diagnosi precoce e dare vita ad un percorso terapeutico dedicato e molto efficace.

Durante la gravidanza, è fondamentale sottoporsi a controlli periodici e a tutti gli esami richiesti e prescritti dal proprio medico, comprese analisi del sangue e test dedicati, come la curva da carico glicemico menzionata prima

A tal proposito, ricordiamo che il Piano Sanitario del Fondo Enfea Salute, nell’ambito della Gravidanza sicura, liquida le spese in caso di gravidanza del lavoratore o del coniuge relative a

  • visite specialistiche aggiuntive;
  • amniocentesi e villocentesi;
  • test predittivi strumentali e/o genetici;
  • ecografie morfologiche.

Ancora prima di provare ad avere un bambino, però, sarebbe opportuno seguire una dieta sana ed equilibrata e fare esercizio fisico con regolarità, in modo da giungere al momento del concepimento in condizioni di salute migliori, soprattutto se si rientra in quei fattori di rischio sopraelencati. 

Ovviamente, queste buone abitudini devono essere conservate anche durante la gravidanza, con i dovuti correttivi dettati dal cambiamento di stato. 

Come segnala l’Istituto Superiore di Sanità, si raccomanda alle donne in gravidanza, sempre dietro indicazione del proprio medico curante, di praticare un’attività fisica di moderata intensità come, ad esempio, una camminata veloce o il nuoto.

In alcuni casi, il medico potrebbe prescrivere un trattamento farmacologico, compresa l’eventuale somministrazione di insulina tramite iniezione.

ATTENZIONE:
Le informazioni qui riportate hanno carattere divulgativo e orientativo, non sostituiscono la consulenza medica. Eventuali decisioni che dovessero essere prese dai lettori, sulla base dei dati e delle informazioni qui riportati sono assunte in piena autonomia decisionale e a loro rischio.