L’OMS ha stimato che le malattie croniche – altrimenti dette malattie non trasmissibili (Noncommunicable disease – NCD) – uccidono 41 milioni di persone ogni anno, pari al 71% di tutti i decessi a livello globale.
Quando non conducono al decesso del soggetto malato, provocano molto di frequente un netto peggioramento delle condizioni di vita, risultando particolarmente invalidanti.
In Italia, la classifica delle 10 principali cause di morte nel 2019 è composta da 9 malattie croniche su 10.
Si tratta, insomma, di un’emergenza sanitaria, sociale ed economica, che pesa non poco sui sistemi di assistenza sanitaria dei vari Paesi, colpendo in particolare soggetti a medio e basso reddito.
Sempre secondo i dati dell’Organizzazione Mondiale della sanità, infatti, il 77% di tutti i decessi per malattie croniche avviene in paesi a basso e medio reddito.
Ma cosa sono le malattie croniche, e quali sono le più diffuse? Approfondiamo insieme.
Di cosa parliamo in questo articolo
Cosa sono le malattie croniche
Come suggerisce il termine stesso, con malattie croniche si fa riferimento a condizioni patologiche che colpiscono l’individuo, caratterizzate da un lungo decorso, e che richiedono un’assistenza a lungo termine.
Semplificando, sono problemi di salute che richiedono un trattamento continuo durante un periodo di tempo che varia da pochi anni a decenni.
Sul sito Epicentro dell’Istituto Superiore di Sanità si legge quanto segue:
“Alla base delle principali malattie croniche ci sono fattori di rischio comuni e modificabili, come alimentazione poco sana, consumo di tabacco, abuso di alcol, mancanza di attività fisica. Queste cause possono generare quelli che vengono definiti fattori di rischio intermedi, ovvero l’ipertensione, la glicemia elevata, l’eccesso di colesterolo e l’obesità. Ci sono poi fattori di rischio che non si possono modificare, come l’età o la predisposizione genetica. Nel loro insieme questi fattori di rischio sono responsabili della maggior parte dei decessi per malattie croniche in tutto il mondo e in entrambi i sessi.”
Quindi, le malattie croniche presentano fattori di rischio in comune, alcuni modificabili attraverso un corretto stile di vita e una terapia adeguata, e altri non modificabili, come l’età o la predisposizione genetica.
Questa tabella riassume in modo molto chiaro e semplice quali sono le possibili cause che portano all’insorgere di malattie non trasmissibili.
Quali sono le principali malattie croniche
All’interno dell’insieme delle malattie croniche troviamo alcune delle condizioni patologiche più diffuse, e che, come accennato all’inizio, rappresentano la prima causa di morte in quasi tutti i Paesi del mondo.
Ma quali sono le principali malattie croniche?
Le indichiamo di seguito, invitando poi a consultare l’elenco completo definito (contenente malattie croniche e malattie rare) con il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri sui nuovi Lea del 12 gennaio 2017 e contenuto, precisamente, nell’Allegato 8:
- Artrite Reumatoide;
- Asma;
- Diabete Mellito;
- Epilessia;
- Fibrosi Cistica;
- Glaucoma;
- Insufficienza Cardiaca;
- Insufficienza Renale Cronica;
- Insufficienza Respiratoria Cronica;
- Malattia Di Alzheimer;
- Ipertensione Arteriosa;
- Morbo Di Parkinson;
- Sclerosi Multipla;
- Malattia Celiaca;
- Sindrome Di Down.
Trattandosi di malattie croniche, che richiedono quindi assistenza medica continua per un lungo periodo di tempo, il SSN prevede un regime di esenzione. Puoi approfondire qui.
Ricordiamo che il Fondo Enfea Salute provvede al pagamento delle spese per visite specialistiche e per accertamenti diagnostici strettamente connessi alle patologie croniche da cui sono affetti gli iscritti, oltre ad offrire una serie di prestazioni nell’ambito dei programmi di prevenzione.
Puoi consultare il Piano Sanitario completo cliccando qui.
Oltre alle cure di tipo medico, ricoprono un ruolo essenziale la conoscenza del problema e la consapevolezza rispetto al tipo di malattia, non solo per il paziente stesso ma anche per il contesto familiare, per i caregiver che dovranno prendersi cura di lui.
Fondamentali sono anche le cure domiciliari per la gestione della malattia, evitando così, laddove possibile, di gravare sui sistemi ospedalieri.
A tal proposito, ricordiamo che il piano sanitario di Enfea Salute offre il cosiddetto Servizio Monitor Salute, un servizio di monitoraggio a distanza dei valori clinici in caso di malattie croniche.
Tutti i dettagli sono disponibili sul nostro sito web.
Perché le malattie croniche sono chiamate anche non trasmissibili?
Abbiamo detto che le malattie croniche sono anche note come malattie non trasmissibili, abbreviate con l’acronimo inglese NCD.
Ma perché si usa questa espressione per riferirsi alle malattie croniche?
È molto semplice, in realtà, oltre a risultare alquanto intuitivo. Esse sono malattie non trasmissibili in quanto non è possibile “infettare” un altro soggetto, come può capitare, ad esempio, con patologie di natura virale o batterica, come l’influenza, il raffreddore, la COVID-19, le malattie sessualmente trasmissibili (es. AIDS), e così via.
Insomma, se soffri di diabete, non potrai contagiare nessuno, lo stesso dicasi per le malattie cardiache, l’ipertensione, o il cancro.