Secondo i dati forniti dalla American Cancer Society, ogni anno, nel mondo, muoiono di cancro circa 10 milioni di persone, rendendolo la seconda causa di morte.
Per quanto concerne, invece, la situazione del nostro Paese, la AIOM – Associazione Italiana di Oncologia Medica ha pubblicato lo scorso dicembre 2022 un comunicato stampa nel quale si legge che nel 2022, in Italia, sono stimate 390.700 nuove diagnosi di cancro (nel 2020 erano 376.600), 205.000 negli uomini e 185.700 nelle donne, con un incremento di 14.100 casi in due anni.
Purtroppo, il cancro è un fenomeno diffusissimo, con il quale quasi ogni famiglia deve confrontarsi prima o poi nel corso della propria vita, ma rispetto al passato le cure sono diventate sempre più evolute ed efficaci, migliorando la prognosi e il tasso di sopravvivenza a 5 e 10 anni dalla diagnosi.
Ricordiamo che il fondo di assistenza sanitaria integrativa Enfea Salute prevede, all’interno del proprio piano sanitario, una sezione dedicata alle Cure oncologiche, liquidando le spese relative a chemioterapia e terapie radianti. Sono incluse nella copertura anche le visite, gli accertamenti diagnostici e le terapie farmacologiche. Per approfondire, invitiamo a cliccare qui.
Ma quali sono le cure per il cancro disponibili oggi? Scopriamole insieme, e cerchiamo di capirne di più.
Di cosa parliamo in questo articolo
I diversi tipi di cancro
Prima di dedicarci all’elenco e all’analisi delle cure per il cancro che la medicina moderna mettono a disposizione, è importante fare una precisazione.
In effetti, ad oggi sono circa 200 i tipi di cancro che la comunità medica e scientifica è in grado di classificare a seconda del punto in cui si sviluppano nel nostro corpo, come ad esempio il cancro al seno o il cancro ai polmoni, ma esiste anche un’ulteriore suddivisione, basata invece sul tipo di cellula in cui il tumore ha inizio.
Ci riferiamo a:
- carcinoma: questo tumore inizia nella pelle o nei tessuti che rivestono o ricoprono gli organi interni. Esistono diversi sottotipi, tra cui adenocarcinoma, carcinoma basocellulare, carcinoma a cellule squamose e carcinoma a cellule transizionali;
- sarcoma: questo tumore inizia nei tessuti connettivi o di supporto come ossa, cartilagine, grasso, muscoli o vasi sanguigni;
- leucemia: il cancro dei globuli bianchi, che inizia nei tessuti deputati alla produzione delle cellule del sangue, come il midollo osseo;
- linfoma e mieloma: questi tumori iniziano nelle cellule del sistema immunitario;
- tumori del cervello e del midollo spinale, noti come tumori del sistema nervoso centrale.
I tumori, poi, possono essere suddivisi in tre gruppi.
- Benigni: non sono cancerosi e raramente rappresentano una minaccia alla vita. Tendono a crescere abbastanza lentamente, non si diffondono in altre parti del corpo e sono generalmente costituiti da cellule abbastanza simili alle cellule normali o sane. Causano un problema solo se diventano molto grandi o premono su altri organi.
- Maligni: crescono più rapidamente dei tumori benigni e hanno la capacità di diffondersi e distruggere i tessuti vicini. Le cellule dei tumori maligni possono staccarsi dal tumore principale, altrimenti detto primario, e diffondersi in altre parti del corpo attraverso un processo noto come metastasi.
- Precancerosi: con questo termine si descrive la condizione che coinvolge cellule anormali che potrebbero trasformarsi in cancro.
Questa grande varietà di tumori noti e classificati, e la differente severità della malattia, possono rendere necessari diversi approcci terapeutici.
Come ricorda la Fondazione AIRC, infatti,
“ogni tumore richiede un approccio diverso e, spesso, anche tempi di cura diversi.”
Ma quali sono le cure per il cancro oggi disponibili per i pazienti? Scopriamole insieme.
Cure per il cancro
Come accennato, il trattamento al quale sottoporsi dipende dal tipo di cancro, da dove si trova, da quanto è grande, se si è diffuso e dallo stato di salute generale del paziente.
Stando a quanto riportato sul sito dell’iniziativa World Cancer Day (la Giornata mondiale contro il cancro, in italiano) le cure per il cancro disponibili oggi sono essenzialmente le seguenti:
- chirurgia;
- chemioterapia;
- radioterapia;
- terapia ormonale;
- immunoterapia;
- terapia genica.
Approfondiamole insieme.
1. Chirurgia
Se il cancro non si è diffuso dal suo sito originario, e quindi non ha prodotto metastasi, in genere la chirurgia può consentire la rimozione dell’intera massa tumorale e curare completamente la malattia.
Si tratta di un’opzione efficace, a determinate condizioni, in particolare per tumori come quello alla prostata, al seno o ai testicoli.
In molti casi, invece, la chirurgia rappresenta uno step di un processo più lungo e complesso, che può prevedere cicli di chemioterapia o radioterapia preventivi e successivi.
2. Chemioterapia
La chemioterapia è la cura per il cancro forse più nota e temuta dai pazienti, anche e soprattutto per i suoi effetti collaterali.
Come funziona? La chemioterapia prevede l’impiego di sostanze chimiche, dei farmaci, che hanno lo scopo di interferire con il modo in cui le cellule si dividono, danneggiando il DNA, provocando l’autodistruzione delle cellule tumorali.
Purtroppo, questo tipo di cura per il cancro prende di mira qualsiasi cellula in rapida divisione, quindi non solo le cellule tumorali, ma le cellule sane di solito sono in grado di riprendersi da qualsiasi danno indotto da sostanze chimiche, mentre le cellule tumorali non ci riescono.
La chemioterapia è in genere utilizzata per trattare il cancro che si è diffuso o metastatizzato, perché i farmaci viaggiano in tutto il corpo.
3. Radioterapia
Il trattamento con radiazioni, anche noto come radioterapia, si basa sull’utilizzo di raggi X per ridurre un tumore o distruggere le cellule tumorali.
A differenza della chemioterapia, la radioterapia viene concentrata il più possibile nell’area colpita dalla malattia per evitare di danneggiare le cellule sane.
Questa soluzione può essere impiegata sia come trattamento autonomo o, in alcuni casi, in combinazione con altre terapie contro il cancro, ad esempio la chirurgia.
In tempi più recenti sono stati introdotti altri due metodi di utilizzo dei raggi X:
- radioterapia intraoperatoria, impiegata durante un intervento chirurgico al fine di concentrare una maggior dose di radiazioni proprio nella zona in cui il tumore si era sviluppato, riducendo il rischio di recidive;
- brachiterapia o radioterapia interna, che prevede l’inserimento di una sorgente permanente di radiazioni all’interno o vicino alla zona da trattare.
4. Terapia ormonale
Diversi tumori sono stati collegati ad alcuni tipi di ormoni, tra cui il cancro al seno e alla prostata.
Tramite la terapia ormonale, quindi, si lavora per modificare la produzione di specifici ormoni nel corpo, in modo da distruggere completamente le cellule tumorali o impedire loro di continuare a crescere e diffondersi.
5. Immunoterapia
L’immunoterapia è una tecnica alquanto recente, che ha lo scopo di stimolare il sistema immunitario dell’organismo per combattere il tumore.
Semplificando, attraverso questa procedura si “insegna” al nostro sistema immunitario a riconoscere e individuare le cellule tumorali e ad attaccarle in maniera mirata, evitando di colpire anche le cellule sane, come avviene invece nella chemioterapia.
L’immunoterapia prevede la somministrazione di farmaci specifici, in alcuni casi per endovena presso un ospedale o una clinica specializzata, in altri invece possono essere assunti per via orale in autonomia, a casa, seguendo dei cicli di trattamento intervallati da periodo di riposo, per consentire al corpo di recuperare dagli effetti collaterali (sfoghi cutanei, diarrea, febbre, sintomi influenzali, ecc…).
L’immunoterapia non rappresenta una cura alternativa alle altre disponibili, e non è detto che possa essere presa in considerazione in qualsiasi circostanza, perché come abbiamo ricordato ogni tumore è differente e ognuno di noi può reagire in modo diverso ai farmaci somministrati durante questo trattamento.
6. Terapia genica
La terapia genica è una delle più recenti novità nell’ambito delle cure per il cancro, questo vuol dire che gli studi eseguiti sono ancora pochi, così come i dati a supporto della sua efficacia.
L’obiettivo della terapia genica è sostituire i geni danneggiati con altri che lavorano per affrontare una causa alla radice del cancro, ovvero il danno al DNA.
Cosa vuol dire? Si tratta, in effetti, di una terapia molto complessa da spiegare, quindi proviamo a semplificarla al massimo, ben consci del fatto che si tratta di una sintesi estrema.
In pratica, un tumore si forma quando le cellule tumorali si diffondono, attaccando quelle sane e replicandosi. Quindi cosa si fa? Si preleva un campione di cellula tumorale, si individua il tratto di DNA corrotto, l’informazione errata che comporta la diffusione di cellule malate, e lo si “sostituisce” con una nuova istruzione, che insegna alle cellule sane e al sistema immunitario a riconoscere il tumore e ad aggredirlo, un po’ come se fosse una evoluzione dell’immunoterapia.
Per approfondire, e capire più nel dettaglio come funziona la terapia genica, invitiamo a consultare questo articolo pubblicato dalla Fondazione Veronesi (qui).
Cure palliative
Infine, è opportuno menzionare anche le cosiddette cure palliative, ovvero quell’insieme di terapie e trattamenti destinati a pazienti in fase terminale che, purtroppo, non rispondono a nessuna delle cure oncologiche oggi disponibili.
Queste cure hanno come obiettivo primario quello di alleviare i sintomi e offrire, nei limiti del possibile, una qualità della vita migliore.