Cos’è il glaucoma e quali sono i sintomi principali

da | Nov 24, 2021 | Salute

In un precedente articolo dedicato alle principali cause di perdita della vista abbiamo menzionato una patologia denominata glaucoma che, secondo i dati forniti dalla IAPB, colpisce nel mondo circa 55 milioni di soggetti, di cui mezzo milione solo nel nostro Paese. 

Il glaucoma è, in effetti, una delle più frequenti cause di cecità e ipovisione, in particolare nei Paesi sviluppati, ma anche in quelli in via di sviluppo, rappresentando una vera emergenza sanitaria e sociale. 

Con una diagnosi precoce è possibile tenere la malattia sotto controllo e scongiurare una sua evoluzione acuta e grave ma, come vedremo, non è così facile individuarla, soprattutto nelle sue fasi iniziali, spesso asintomatiche

Ma cos’è il glaucoma, da cosa è causato, quali sono i sintomi e come si può curare? Scopriamolo insieme. 

Cos’è il glaucoma

Il glaucoma è una malattia degli occhi che danneggia il nervo ottico, la parte del nervo che trasmette le immagini dalla retina al cervello. Questo danneggiamento del nervo ottico, spesso causato da un aumento della pressione all’interno dell’occhio, può portare a perdita progressiva della vista e, se non trattato, alla cecità.

Comprendere la natura di questa patologia non è semplice, perché complesso è il funzionamento dei nostri occhi

Proviamo a spiegarlo in modo semplice. 

Il nostro occhio produce costantemente un liquido chiamato umore acqueo, che aiuta a mantenere la forma dell’occhio e a nutrire i tessuti oculari

La quantità di questo liquido all’interno dell’occhio, unita alla quantità di aria che fuoriesce, definisce la cosiddetta pressione intraoculare.

Normalmente, questo liquido esce dall’occhio attraverso un sistema di drenaggio. Nel glaucoma, però, questo drenaggio non funziona correttamente, causando un aumento della pressione all’interno dell’occhio.

Con le dovute differenze, è quello che accade con il sangue e la pressione sanguigna, che deve mantenersi entro livelli normali per non pregiudicare il corretto funzionamento dell’organismo. 

Quindi, se nel nostro occhio il sistema di drenaggio non funziona bene e l’umore acqueo si accumula in modo eccessivo rispetto al necessario, si provoca un aumento della pressione oculare, andando così a danneggiare le fibre nervose che compongono il nervo ottico.

Il risultato è la deformazione del disco ottico, che inizia a svuotarsi e a sviluppare una forma a coppa

Se la pressione intraoculare rimane alta per troppo a lungo, si rischia la perdita della vista.

Tipi di glaucoma

Ad oggi sono stati individuati diversi tipi di glaucoma, ma i due principali e più diffusi sono il glaucoma ad angolo aperto e il glaucoma ad angolo chiuso

Approfondiamo. 

1. Glaucoma ad angolo aperto (o glaucoma cronico semplice)

Il glaucoma primario ad angolo aperto è la forma più comune di glaucoma, e rappresenta almeno il 90% di tutti i casi di diagnosi di questa malattia

Si chiama “ad angolo aperto” perché, nei pazienti affetti da questa forma di glaucoma, l’angolo dell’occhio in cui l’iride incontra la cornea è aperto come dovrebbe essere, ma i canali che favoriscono il drenaggio dell’occhio si ostruiscono nel corso del tempo

Ciò può provocare l’accumulo di liquido intraoculare e un aumento della pressione oculare che, come spiegato prima, può danneggiare il nervo ottico

Purtroppo, non ci sono segni premonitori di glaucoma ad angolo aperto, si sviluppa lentamente e talvolta senza una notevole perdita della vista per molti anni. 

Ciò nonostante, se non viene diagnosticato e trattato in tempo, può causare una graduale perdita della vista

Con esami oculistici regolari, può essere diagnosticato precocemente e di solito risponde bene ai trattamenti

2. Glaucoma primario ad angolo chiuso (o glaucoma acuto)

Il secondo tipo principale di glaucoma è quello ad angolo chiuso, in cui l’angolo in molte o nella maggior parte delle aree tra l’iride e la cornea è, appunto, completamente chiuso, riducendo il drenaggio dei liquidi e causando un aumento della pressione oculare

Questa maggiore pressione porta a danni al nervo ottico e possibile perdita della vista. 

L’aumento della pressione oculare nel glaucoma primario ad angolo chiuso di solito si verifica gradualmente e non ha sintomi

Raramente l’aumento della pressione si verifica rapidamente, con un attacco acuto di chiusura dell’angolo

In questi casi la pressione intraoculare aumenta molto rapidamente, causando sintomi evidenti come dolore agli occhi, visione offuscata, arrossamento, anelli color arcobaleno intorno alle luci e nausea e/o vomito

Il glaucoma acuto ad angolo chiuso è un’emergenza medica. Può causare danni permanenti alla vista e richiede cure mediche immediate.

3. Altri tipi di glaucoma

A queste due forme di glaucoma, che sono le più diffuse, si aggiungono altre tipologie, più rare, che elenchiamo di seguito per completezza d’informazione:

  • glaucoma a tensione normale: una forma di glaucoma in cui si verifica un danno al nervo ottico anche se la pressione oculare non è elevata;
  • glaucoma secondario: una qualsiasi forma di glaucoma che ha una causa identificabile di aumento della pressione oculare che provoca danni al nervo ottico e perdita della vista;
  • glaucoma pigmentario: una forma di glaucoma ad angolo aperto che si verifica quando minuscoli granuli di pigmento sul retro dell’iride si rompono nell’umore acqueo e rimangono intrappolati nel sistema di drenaggio dell’occhio. Il pigmento può bloccare i canali di drenaggio dell’occhio e portare ad un aumento della pressione oculare e danni al nervo ottico;
  • glaucoma congenito: si verifica nei bambini quando c’è uno sviluppo errato o incompleto dei canali di drenaggio dell’occhio prima della nascita;
  • glaucoma esfoliativo: si verifica quando una sostanza simile alla forfora si stacca dallo strato esterno della lente all’interno dell’occhio e si raccoglie nell’angolo tra la cornea e l’iride, ostruendo il sistema di drenaggio dell’occhio e causando un aumento della pressione oculare;
  • glaucoma neovascolare: è causato dalla formazione anormale di nuovi vasi sanguigni sull’iride e sui canali di drenaggio dell’occhio, che bloccano l’uscita del fluido oculare, causando un aumento della pressione oculare. Il glaucoma neovascolare è sempre associato ad altre anomalie, il più delle volte il diabete;
  • glaucoma uveitico: è il risultato dell’uveite, un’infiammazione dell’iride e di altre strutture vicine (chiamate insieme “uvea”) nell’occhio. Queste strutture si infiammano e interrompono il drenaggio dei liquidi dall’occhio, oppure i farmaci steroidei usati per trattare le strutture infiammate possono danneggiare i canali di drenaggio e provocare un aumento della pressione del fluido;
  • glaucoma traumatico: causata da lesioni agli occhi, anche dopo molti anni.

Quali sono i sintomi del glaucoma

Come accennato, purtroppo nelle fasi iniziali della malattia il glaucoma non produce sintomi, o ne produce di lievi e facilmente ascrivibili ad altre condizioni. 

Di solito, la perdita iniziale della vista riguarda la visione laterale o periferica, mentre la visione centrale viene mantenuta fino alla fase avanzata della malattia

Poiché utilizziamo la nostra visione centrale per guidare, leggere e per la maggior parte delle attività, la graduale perdita della visione periferica nel glaucoma non viene generalmente notata fino a quando una quantità significativa di visione non è stata definitivamente persa. 

Nei tipi meno comuni di glaucoma, i sintomi possono essere evidenti. 

I sintomi ai quali prestare attenzione, per poi rivolgersi ad un medico, sono:

  • visione offuscata: la perdita del campo visivo periferico è uno dei primi segni del glaucoma. Le persone possono notare che non riescono a vedere oggetti o luci che si trovano ai lati o in alto/basso del loro campo visivo;
  • visione a “tunnel”: in uno stadio più avanzato, il campo visivo si può restringere fino a una cosiddetta visione a “tunnel”, dove la vista centrale è mantenuta ma il perimetro della visione è molto limitato;
  • diplopia: alcune persone possono sperimentare visione doppia o vedere cerchi colorati intorno alle luci, specialmente di notte;
  • mal di testa e dolore oculare: in alcuni casi di glaucoma acuto ad angolo chiuso, l’aumento rapido della pressione intraoculare può causare mal di testa intenso, dolore oculare, nausea e vomito;
  • difficoltà nell’adattarsi alle luci notturne: le persone con glaucoma possono avere difficoltà a vedere in condizioni di scarsa illuminazione, come di notte o in ambienti poco illuminati.

Poiché, come spiegato, il glaucoma nelle fasi iniziali è spesso asintomatico, è fondamentale sottoporsi a regolari esami oftalmologici, specialmente in presenza di determinati fattori di rischio, che andremo ad elencare tra un attimo. 

La diagnosi precoce può aiutare a prevenire danni permanenti alla vista e preservare la qualità della vita.

Fattori di rischio e diagnosi

Visto che nelle fasi iniziali le persone affette da glaucoma non notano sintomi evidenti, giungere ad una diagnosi precoce è davvero difficile, per questo motivo è opportuno sottoporsi regolarmente a visite oculistiche di controllo, anche in assenza di problemi specifici. 

Il glaucoma può colpire tutti, giovani e adulti, uomini e donne, ma dovrebbero prestarvi maggiore attenzione i soggetti che presentano i seguenti fattori di rischio

  • età avanzata: il rischio di sviluppare il glaucoma aumenta con l’età. Infatti, è più comune negli anziani;
  • storia familiare: se si hanno parenti di primo grado (genitori, fratelli o sorelle) con il glaucoma, il rischio di sviluppare la malattia è maggiore;
  • pressione intraoculare elevata: l’aumento della pressione all’interno dell’occhio è un fattore di rischio significativo. Tuttavia, non tutte le persone presentano questo sintomo, e alcune possono sviluppare la malattia nonostante una pressione oculare nella norma;
  • origine: il glaucoma è più comune in alcune popolazioni, come gli afroamericani, gli ispanici/latini e le persone di origine asiatica. In queste popolazioni, la malattia tende a svilupparsi a un’età più giovane e ad essere più grave;
  • miopia: essere fortemente miopi aumenta il rischio;
  • malattie sistemiche: malattie come il diabete e l’ipertensione possono aumentare il rischio;
  • traumi oculari: lesioni oculari gravi possono aumentare il rischio di sviluppare il glaucoma;
  • uso prolungato di corticosteroidi: l’uso di questi farmaci, sia sotto forma di colliri che di pillole, è riconosciuto essere un fattore di rischio evidente.

Sarebbe opportuno sottoporsi a controlli più frequenti già a partire dai 40 anni, ma anche se si è affetti da diabete o problemi di ipertensione arteriosa.

Durante i controlli per la diagnosi del glaucoma, il medico andrà a eseguire i seguenti esami: 

  • tonometria: misura della pressione all’interno dell’occhio;
  • oftalmoscopia: esame della forma e del colore del nervo ottico, chiamato anche esame dell’occhio dilatato;
  • perimetria: test che misura il campo visivo;
  • gonioscopia: esame dell’angolo dell’occhio, dove l’iride incontra la cornea;
  • pachimetria: misura lo spessore della cornea.

Una volta giunti ad una diagnosi di glaucoma, si può procedere al suo trattamento. 

Come si cura il glaucoma

Il glaucoma è una condizione cronica e irreversibile, questo vuol dire che non può essere risolta, solo tenuta sotto controllo per evitare ulteriori danni e la conseguente perdita parziale o totale della vista, e che va trattata a vita

Il trattamento può variare a seconda del tipo e della gravità del glaucoma, e può includere:

  • colliri: sono il trattamento più comune, in quanto aiutano a ridurre la pressione intraoculare aumentando il flusso di umore acqueo dall’occhio o riducendo la sua produzione;
  • farmaci: in alcuni casi, il medico può prescrivere farmaci in forma di pillole per controllare la pressione intraoculare, specialmente se i colliri non sono sufficientemente efficaci da soli;
  • chirurgia laser: alcuni tipi di glaucoma possono essere trattati con procedure laser, come la trabeculoplastica selettiva laser (SLT) o l’iridotomia laser (YAG). Queste procedure possono aiutare a migliorare il flusso del fluido oculare;
  • interventi chirurgici: in casi più gravi, o quando le altre opzioni di trattamento non sono efficaci, il medico può raccomandare un intervento chirurgico per migliorare il drenaggio del fluido oculare. Ci sono diverse procedure chirurgiche per il glaucoma, tra cui la trabeculectomia e l’impianto di dispositivi di drenaggio;
  • monitoraggio regolare: anche dopo un trattamento riuscito, è importante continuare a monitorare regolarmente la pressione intraoculare e il nervo ottico per assicurarsi che il glaucoma sia sotto controllo.

Sarà il medico a stabilire il percorso più adatto alle esigenze e condizioni di salute del soggetto affetto da glaucoma. 

Ricordiamo agli iscritti che il Piano Sanitario di Enfea Salute prevede, nell’ambito dei grandi interventi chirurgici oculistici, “Interventi chirurgici per glaucoma”

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