Il calcio è un minerale essenziale per il nostro corpo, fondamentale per la salute delle ossa e dei denti, il funzionamento dei muscoli, la trasmissione nervosa e molte altre funzioni vitali. Ciò nonostante, la carenza di calcio è una condizione sorprendentemente comune, che può portare a una serie di complicanze gravi se non viene affrontata adeguatamente.
La carenza di calcio, nota anche come ipocalcemia, può manifestarsi in vari modi, dai sintomi iniziali come crampi muscolari e formicolio alle dita, fino a problemi più seri come l’osteoporosi, le aritmie cardiache e i disturbi neurologici. Come vedremo più nel dettaglio, sono diversi i fattori che possono contribuire a questa condizione, tra cui una dieta inadeguata, problemi di assorbimento intestinale, carenza di vitamina D e alcune condizioni mediche e farmacologiche.
Approfondiamo insieme e cerchiamo di capire quali sono i sintomi della carenza di calcio, le cause e le fonti alimentari più ricche di questo nutriente.
Di cosa parliamo in questo articolo
Sintomi della carenza di calcio
Come si fa a capire se si soffre di una carenza di calcio? Una condizione di ipocalcemia può manifestarsi con diversi sintomi, che possono variare in gravità a seconda dell’entità della carenza.
Vediamo quali sono i sintomi più comuni, divisi per tipologia.
Sintomi muscolari e neuromuscolari:
- crampi muscolari, specialmente nelle gambe e nei piedi;
- spasmi muscolari, ovvero movimenti involontari dei muscoli;
- parestesie, ovvero formicolio o sensazione di intorpidimento nelle dita, nelle labbra e nella lingua;
- tetania, che consiste in contrazioni muscolari prolungate e dolorose, spesso delle mani e dei piedi (in casi severi).
Sintomi neurologici:
- confusione mentale, difficoltà di concentrazione e memoria;
- depressione, alterazioni dell’umore e sentimenti di tristezza persistente;
- ansia, sensazione di preoccupazione e nervosismo.
Sintomi cardiaci:
- palpitazioni, battiti cardiaci irregolari o accelerati;
- dolore toracico, simile a quello dell’infarto;
- alterazioni dell’elettrocardiogramma (ECG), come il prolungamento del segmento QT.
Sintomi dermatologici:
- pelle secca e squamosa;
- unghie fragili;
- alopecia, ovvero perdita di capelli.
Sintomi ossei e dentali:
- osteopenia e osteoporosi, ovvero diminuzione della densità ossea, con aumento del rischio di fratture;
- dolore alle ossa, soprattutto nelle ossa lunghe delle braccia e delle gambe;
- problemi dentali, come carie, perdita di denti e fragilità dentale.
Sintomi gastrointestinali:
- dolore addominale e crampi;
- stipsi.
Altri sintomi:
- fatica, stanchezza e debolezza generale;
- anomalie nel ciclo mestruale.
È importante consultare un medico se si sospetta una carenza di calcio, poiché una diagnosi accurata e un trattamento adeguato sono fondamentali per prevenire complicazioni gravi.
Quali sono le cause principali?
Cosa può provocare la mancanza di calcio? La carenza di calcio può essere causata da diversi fattori.
Vediamo, insieme, le cause principali, divise, anche qui, per categoria.
Dieta inadeguata:
- assunzione insufficiente di calcio: una dieta povera di alimenti ricchi di calcio come latticini, verdure a foglia verde, pesce con ossa morbide (come le sardine), e prodotti fortificati;
- diete vegetariane e vegane: se non ben bilanciate, possono portare a un’assunzione insufficiente di calcio, così come di vitamina B12 e altri nutrienti essenziali.
Problemi di assorbimento:
- disturbi gastrointestinali: condizioni come la celiachia, la malattia infiammatoria intestinale (IBD) e la sindrome dell’intestino corto possono ridurre l’assorbimento di calcio;
- sindrome da malassorbimento: condizioni che compromettono la capacità dell’intestino di assorbire nutrienti, compreso il calcio.
- la vitamina D è essenziale per l’assorbimento del calcio nell’intestino; una sua carenza, dovuta a una scarsa esposizione al sole, dieta inadeguata o problemi di salute, può portare a una riduzione dell’assorbimento di calcio.
Disturbi endocrini:
- ipoparatiroidismo: una produzione insufficiente di ormone paratiroideo (PTH) che regola i livelli di calcio nel sangue;
- insufficienza renale cronica: i reni danneggiati non riescono a convertire la vitamina D nella sua forma attiva, riducendo l’assorbimento di calcio.
Uso di farmaci:
- alcuni farmaci, come i corticosteroidi, i diuretici e i farmaci antiepilettici, possono interferire con il metabolismo del calcio.
Alcool e fumo:
- il consumo eccessivo di alcol e il fumo di sigaretta possono influenzare negativamente l’assorbimento e il metabolismo del calcio.
Menopausa e invecchiamento:
- menopausa: nelle donne, la diminuzione degli estrogeni durante la menopausa può ridurre l’assorbimento di calcio e aumentare la perdita ossea;
- invecchiamento: con l’età, l’efficienza dell’assorbimento di calcio può diminuire e il fabbisogno di calcio può aumentare.
Gravidanza e allattamento:
- durante la gravidanza e l’allattamento, il fabbisogno di calcio aumenta per sostenere la crescita del feto e la produzione di latte.
Eccessiva assunzione di fosforo:
- una dieta ricca di fosforo (spesso presente in bibite gassate e cibi processati) può interferire con l’assorbimento di calcio.
Affrontare le cause della carenza di calcio richiede un approccio olistico che comprenda modifiche della dieta, gestione delle condizioni mediche sottostanti e, se necessario, integrazione con calcio e vitamina D.
Nell’ambito delle carenze nutrizionali, invitiamo a consultare anche i seguenti articoli:
- Carenza di sodio (Iponatriemia): cause, sintomi, complicanze;
- Quali sono i sintomi della carenza di ferro;
- Come assumere magnesio e potassio;
- Cosa fare in caso di carenza di fosforo nel sangue;
- Che cosa sono gli Omega 3 e a cosa servono?.
Cosa mangiare per aumentare l’assunzione di calcio?
Quali sono le fonti alimentari che contengono più calcio? Quali cibi si consiglia di consumare se si constata una carenza di questo nutriente?
Secondo le tabelle nutrizionali elaborate dal CREA – Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria, ovvero l’ente italiano più autorevole in ambito nutrizionale, gli alimenti che contengono più calcio sono i seguenti.
Alimento | Calcio (mg/100g) |
Latte di vacca, in polvere, scremato | 1323 |
Grana Padano, DOP | 1165 |
Pecorino siciliano | 1162 |
Parmigiano Reggiano DOP | 1159 |
Emmenthal | 1145 |
Latte di vacca, in polvere, parzialmente scremato | 1124 |
Groviera | 1123 |
Barretta al cocco ricoperta di cioccolato | 1101 |
Latteria | 1057 |
Latte di vacca, in polvere, intero | 1050 |
Nella tabella ci siamo limitati a indicare solo gli alimenti che contengono più di 1000 mg ogni 100g, ma per consultare la lista completa è sufficiente cliccare qui e selezionare, nel menù a tendina, il Calcio come nutriente.
Il nostro consiglio è di attenersi ai valori forniti dal CREA, perché spesso, soprattutto online, si trovano informazioni poco attendibili.
Ad esempio, molti siti web suggeriscono di consumare delle pere per assumere calcio, eppure secondo il CREA le pere contengono da 1 a 24 mg ogni 100 grammi, a seconda della tipologia del frutto.
In ogni caso, è essenziale diagnosticare una ipocalcemia e affidarsi alle indicazioni del medico per individuare l’approccio più adatto alle proprie esigenze e condizioni generali di salute.