Quali sono i sintomi di una carenza di vitamina B12?

da | Nov 20, 2023 | Salute

Una carenza di vitamina B12 può provocare numerosi sintomi, più o meno gravi, che vanno dalla stanchezza a problemi neurologici e cognitivi

Com’è noto, il nostro organismo necessita di tantissimi micro e macro nutrienti, dalla vitamina D al ferro, passando per il fosforo, il potassio e il magnesio, e una loro deficienza rappresenta una minaccia per la nostra salute, con la vitamina B12 che non fa eccezione. 

Anzi, come vedremo più nel dettaglio, essa svolge un ruolo essenziale per il corretto funzionamento del nostro corpo, per questo è importantissimo assumerne la giusta quantità. 

Approfondiamo insieme, e cerchiamo di capire cos’è la vitamina B12, quali sono le cause e i sintomi principali di una sua carenza, e quali sono le principali fonti alimentari di questo nutriente

Cos’è la vitamina B12

La vitamina B12, nota anche come cobalamina, è una vitamina idrosolubile essenziale per diverse funzioni nel corpo umano. Fa parte del complesso B delle vitamine, insieme all’acido folico, e svolge un ruolo cruciale nel mantenimento della salute del sistema nervoso, nella formazione dei globuli rossi e nella sintesi del DNA.

La vitamina B12 è unica tra le vitamine del gruppo B, perché contiene cobalto, un minerale che contribuisce alla sua struttura chimica. 

Le fonti alimentari di vitamina B12 includono principalmente prodotti di origine animale, come carne, pesce, uova e latticini, ecco perché i vegetariani e i vegani potrebbero essere a rischio di una sua carenza e necessitare, dietro indicazione del proprio medico, di integratori specifici.

La carenza di vitamina B12 può portare a gravi problemi di salute, come anemia perniciosa e danni al sistema nervoso. Pertanto, è importante garantirne un adeguato apporto con la dieta o, in alcuni casi, attraverso integratori vitaminici.

Quali sono le cause della carenza di vitamina B12

La carenza di vitamina B12 può verificarsi per diverse ragioni. Alcune delle cause più comuni sono le seguenti.

  • Dieta carente: come accennato, questa vitamina è prevalentemente presente in alimenti di origine animale come carne, pesce, uova e latticini. Le persone che seguono diete vegetariane o vegane potrebbero non assumere quantità sufficienti di questa vitamina, rendendoli più suscettibili alla carenza. 
  • Malfunzionamento dello stomaco: la vitamina B12 richiede acido gastrico per essere adeguatamente assorbita dal cibo; condizioni come l’atrofia gastrica (in cui la mucosa dello stomaco si assottiglia) o l’ipocloridria (bassa produzione di acido gastrico) possono ridurne l’assorbimento. 
  • Malassorbimento intestinale: alcune malattie intestinali, come la malattia di Crohn, la celiachia o l’enterite tropicale, possono interferire con l’assorbimento di B12 nell’intestino tenue.
  • Chirurgia gastrica: persone che hanno subito interventi chirurgici per ridurre lo stomaco, come la chirurgia bariatrica, possono avere difficoltà nell’assorbire adeguatamente la vitamina B12.
  • Anemia perniciosa: è una condizione autoimmune, in cui il sistema immunitario attacca le cellule che producono il fattore intrinseco, una sostanza necessaria per l’assorbimento della vitamina B12; senza di esso, quindi, l’organismo non può assorbire la B12 anche se è presente nella dieta. 
  • Invecchiamento: con l’avanzare dell’età, la capacità del corpo di assorbire la B12 può diminuire.

Se si sospetta una carenza di vitamina B12, è consigliabile consultare un professionista sanitario per una valutazione appropriata e, se necessario, intraprendere le misure correttive.

Quali sono i sintomi della carenza di B12?

Come si fa a capire se si soffre di una carenza di vitamina B12? Come si manifesta questa condizione? 

Alcuni dei sintomi più comuni, che possono essere lievi o gravi e svilupparsi gradualmente nel corso del tempo, sono i seguenti:

  • anemia – i sintomi includono stanchezza, debolezza, pallore, e sensazione di freddo;
  • problemi neurologici – la vitamina B12 è essenziale per il corretto funzionamento del sistema nervoso. Una carenza può causare sintomi neurologici come formicolio o intorpidimento nelle mani e nei piedi, difficoltà di equilibrio, debolezza muscolare e problemi di coordinazione;
  • disturbi cognitivi – la carenza di B12 può influenzare la memoria, la concentrazione e la capacità di pensiero. Alcune persone possono sperimentare confusione mentale e difficoltà a prendere decisioni;
  • problemi gastrointestinali – alcune persone possono sviluppare disturbi gastrointestinali, come diarrea o costipazione;
  • glossite e stomatite chi è affetto da questo tipo di carenza vitaminica può sperimentare infiammazione della lingua (glossite) e delle mucose della bocca (stomatite);
  • problemi visivi – una carenza grave di B12 può influire sulla visione e causare problemi come visione offuscata o visione doppia;
  • affaticamento – la mancanza di cobalamina può causare stanchezza e affaticamento generale;
  • irritabilità – alcune persone possono sperimentare cambiamenti nell’umore, come irritabilità e depressione.

È importante notare che questi sintomi possono essere causati da diverse condizioni, e non sono specifici della carenza di vitamina B12

Per questo motivo, invitiamo a rivolgersi al proprio medico che saprà indicare quali esami eseguire per confermare o meno questo tipo di carenza nutrizionale. 

Fonti alimentari di vitamina B12

La B12 è l’unica vitamina a essere presente esclusivamente in alimenti di origine animale, rappresentando un elemento critico nell’alimentazione di persone vegetariane e, soprattutto, vegane.  

Secondo il programma SmartFood dell’Istituto Europeo di Oncologia, i cibi più ricchi di vitamina B12 sono i seguenti: 

  • vongola;
  • aringa;
  • trota;
  • sgombro;
  • salmone;
  • mozzarella di bufala;
  • uova;
  • pollo;
  • latte;
  • yogurt.
Fonti alimentari di vitamina B12

L’assenza della vitamina B12 in alimenti di origine vegetale – se si escludono tracce molto limitate in funghi e alghe, insufficienti a coprire il fabbisogno del nostro organismo – non deve spingere vegetariani e vegani a integrarla immediatamente con l’assunzione di prodotti specifici, perché possono passare anche degli anni prima che si manifestino i primi sintomi.  

Detto questo, resta comunque elevato il rischio di soffrire di una carenza potenzialmente dannosa per l’organismo

Per questo motivo, chi decide di intraprendere questo percorso nutrizionale ed etico dovrebbe rivolgersi a un nutrizionista per valutare l’assunzione o meno di un integratore, e le dosi adeguate alle proprie esigenze fisiche.

Chi deve assumere la vitamina B12?

Abbiamo visto che la vitamina B12 è essenziale per la salute e il benessere di tutti, ma alcune persone potrebbero avere un maggior rischio di carenza o potrebbero avere bisogno di un supplemento

Oltre ai già menzionati vegetariani e vegani, che seguono una dieta priva o carente di alimenti di origine animale – intesi, in questo caso, come derivati, quindi latte, formaggi, yogurt, consumati dai vegetariani – esistono altri soggetti che potrebbero necessitare di un maggior apporto di vitamina B12

Ci riferiamo ai seguenti: 

  • anziani: come accennato, con l’avanzare dell’età la capacità del corpo di assorbire la vitamina B12 può diminuire. Gli anziani potrebbero quindi beneficiare di integratori o di un aumento dell’assunzione di alimenti ricchi di B12;
  • persone con disturbi gastrointestinali: malattie come la malattia di Crohn, la celiachia o altre condizioni che influenzano l’assorbimento intestinale possono ridurre la capacità del corpo di assorbire la vitamina B12. In questi casi, l’assunzione di supplementi può essere consigliata;
  • persone con anemia perniciosa o problemi di assorbimento: i soggetti con condizioni che influenzano negativamente la produzione del fattore intrinseco o l’assorbimento della vitamina, possono richiedere supplementi;
  • persone che hanno subito chirurgia bariatrica: i pazienti che si sono sottoposti ad interventi chirurgici per la perdita di peso, potrebbero essere a rischio di carenza di vitamina B12 a causa della ridotta capacità di assorbimento;
  • donne in gravidanza e in allattamento: le donne incinte e in allattamento possono avere un aumento del fabbisogno di vitamina B12 per il corretto sviluppo del feto e per garantire un adeguato apporto al bambino durante l’allattamento.

Prima di assumere integratori o apportare modifiche significative alla dieta, è sempre consigliabile consultare un professionista della salute per determinare la necessità e la quantità appropriata di vitamina B12 in base alle specifiche esigenze individuali.

ATTENZIONE:
Le informazioni qui riportate hanno carattere divulgativo e orientativo, non sostituiscono la consulenza medica. Eventuali decisioni che dovessero essere prese dai lettori, sulla base dei dati e delle informazioni qui riportati sono assunte in piena autonomia decisionale e a loro rischio.