Carenza di zinco: cause, sintomi, complicanze

da | Lug 1, 2024 | Salute

Quando si parla di deficit nutrizionali, siamo soliti pensare a nutrienti come la vitamina D, il calcio, il sodio, la vitamina B12, l’acido folico in gravidanza, il ferro, il fosforo, ma difficilmente li colleghiamo alla carenza di zinco

In effetti, è una condizione meno frequente rispetto alle altre, ma non per questo di minore importanza per la salute del nostro organismo. 

Lo zinco, infatti, è un minerale essenziale che svolge un ruolo cruciale in numerosi processi fisiologici nel corpo umano. Anche se è richiesto in quantità relativamente piccole, la sua presenza è fondamentale per il mantenimento della salute generale.

Approfondiamo insieme, e cerchiamo di capire cause, sintomi e complicanze di una carenza di zinco.

Cos’è lo zinco e quali funzioni svolge?

Lo zinco è un oligoelemento, presente nel corpo in quantità molto piccole, ma indispensabile per la salute umana. È il secondo metallo più abbondante nel corpo umano dopo il ferro, contenuto soprattutto nelle ossa, nei denti, nei capelli, nella pelle, nel fegato, nei muscoli, nei leucociti e nei testicoli, e partecipa a una vasta gamma di processi biologici.

Vediamo quali: 

  • enzimi e reazioni metaboliche: lo zinco è un cofattore essenziale per oltre 300 enzimi che catalizzano reazioni biochimiche fondamentali. Questi enzimi sono coinvolti in processi come la sintesi e la degradazione di carboidrati, lipidi, proteine, e acidi nucleici;
  • sistema immunitario: lo zinco è vitale per il corretto funzionamento del sistema immunitario. È necessario per la proliferazione e la maturazione delle cellule T e B, cruciali per la risposta immunitaria adattativa. Ha proprietà antinfiammatorie e antiossidanti, che aiutano a modulare la risposta immunitaria e a prevenire le infezioni;
  • sintesi del DNA e divisione cellulare: lo zinco è essenziale per la sintesi e la stabilità del DNA. È coinvolto nella replicazione del DNA, nella trascrizione genica e nella riparazione del DNA. Supporta la divisione e la crescita cellulare, rendendolo particolarmente importante durante la gravidanza, l’infanzia e l’adolescenza, quando la crescita e lo sviluppo sono più rapidi;
  • guarigione delle ferite: lo zinco svolge un ruolo cruciale nella guarigione delle ferite, grazie alla sua capacità di promuovere la sintesi proteica, la divisione cellulare e la funzione immunitaria. È spesso utilizzato in creme e unguenti per il trattamento delle ferite cutanee;
  • sensibilità gustativa e olfattiva: lo zinco è importante per mantenere il senso del gusto e dell’olfatto. Una carenza di zinco, infatti, può portare a una diminuzione della capacità di percepire sapori e odori;
  • sintesi proteica e funzione muscolare: lo zinco è necessario per la sintesi proteica e per la funzione e la contrazione muscolare. Supporta anche il metabolismo e il mantenimento della massa muscolare;
  • salute della pelle e dei capelli: lo zinco promuove la rigenerazione cellulare e aiuta a prevenire condizioni come l’acne e la dermatite;
  • funzione cognitiva: contribuisce al funzionamento del sistema nervoso centrale e al mantenimento delle funzioni cognitive. La carenza di zinco, infatti, può essere associata a problemi di memoria e apprendimento.

Insomma, appare evidente come lo zinco sia un elemento fondamentale per il mantenimento della salute e per il corretto funzionamento di molti sistemi del corpo. Assicurarsi di avere un’adeguata assunzione di zinco attraverso una dieta equilibrata è essenziale per prevenire carenze e mantenere una buona salute generale.

Quali sono le cause di una carenza di zinco?

La carenza di zinco è improbabile nelle persone sane, e può derivare da diversi fattori, che possono essere suddivisi in tre categorie principali: apporto dietetico insufficiente, assorbimento compromesso e aumento della perdita o del fabbisogno

Approfondiamo insieme. 

  • Apporto dietetico insufficiente:
    • vegetariani e vegani: le fonti animali di zinco (come carne e frutti di mare) sono più biodisponibili rispetto a quelle vegetali. Chi segue diete vegetariane o vegane potrebbe non assumere abbastanza zinco, specialmente se non consuma una varietà sufficiente di alimenti ricchi di zinco come legumi, noci e semi;
    • diete povere di nutrienti: le diete che mancano di varietà, o basate su alimenti processati e poveri di nutrienti, possono portare a un’insufficienza di zinco;
    • alimenti ricchi di fattori anti-nutrienti: presenti in cereali integrali, legumi e semi, i fitati possono legare lo zinco e ridurne l’assorbimento. Questo può essere problematico per le persone che consumano grandi quantità di questi alimenti senza bilanciare con fonti di zinco più biodisponibili.
  • Assorbimento compromesso:
    • malattia di Crohn e colite ulcerosa: queste condizioni infiammatorie croniche dell’intestino possono ridurre l’assorbimento di zinco;
    • sindrome dell’intestino corto: dopo interventi chirurgici che riducono la lunghezza dell’intestino, l’assorbimento dei nutrienti, incluso lo zinco, può essere compromesso;
    • celiachia: l’infiammazione intestinale causata dalla celiachia può interferire con l’assorbimento dei nutrienti;
    • elevato consumo di calcio e ferro: alte dosi di calcio e ferro possono competere con lo zinco per l’assorbimento intestinale, riducendo così l’efficacia dell’assunzione.
  • Aumento della perdita o del fabbisogno:
    • malattie renali croniche: possono causare una perdita aumentata di zinco attraverso le urine;
    • diabete mellito: l’aumento della diuresi, tipica del diabete, può portare a una maggiore perdita di zinco;
    • malattie epatiche: possono alterare il metabolismo e la distribuzione dello zinco nel corpo;
    • gravidanza e allattamento: il fabbisogno di zinco aumenta durante queste fasi a causa della crescita fetale e della produzione di latte;
    • infanzia e adolescenza: la rapida crescita e lo sviluppo in queste fasi della vita richiedono maggiori quantità di zinco;
    • sudorazione eccessiva: gli atleti o le persone che vivono in climi caldi e sudano molto possono perdere più zinco attraverso il sudore;
    • ustioni gravi: le ustioni estese possono causare perdite significative di zinco attraverso la pelle danneggiata.

A queste cause, che sono tra le più frequenti associate alla carenza di zinco, possiamo aggiungere le seguenti:

  • alcolismo: l’abuso di alcol può interferire con l’assorbimento e il metabolismo dello zinco e può anche aumentarne l’escrezione renale;
  • interazione con farmaci: alcuni farmaci, come diuretici, antibiotici e antiacidi, possono interferire con l’assorbimento o aumentare l’escrezione di zinco;
  • invecchiamento: con l’età, l’assorbimento di zinco può diminuire e la dieta degli anziani spesso non è ottimale, il che può contribuire alla carenza.

Individuare la causa sottostante della carenza di zinco è fondamentale per poterla trattare con efficacia. 

Cosa succede se manca lo zinco nel corpo? Sintomi e complicanze

La carenza di zinco può manifestarsi con una varietà di sintomi, alcuni lievi, mentre altri possono avere un impatto significativo sulla salute, provocando complicanze da non sottovalutare

Cosa succede, quindi, se manca lo zinco nel corpo? Ecco i principali sintomi e le complicanze potenziali per chi è affetto da una carenza di questo nutriente.

  • Sistema immunitario indebolito: maggior suscettibilità alle infezioni, soprattutto quelle respiratorie e gastrointestinali.
  • Problemi di pelle: acne, dermatite, eczemi, ritardo nella guarigione delle ferite, a causa dell’importanza dello zinco nella sintesi del collagene e nella riparazione dei tessuti.
  • Alterazioni nei capelli: possono verificarsi caduta dei capelli (alopecia) e capelli fragili, in quanto lo zinco è fondamentale per la loro crescita e riparazione.
  • Unghie fragili: le unghie possono diventare fragili, con striature bianche o macchie.
  • Problemi di crescita e sviluppo: ritardo della crescita nei bambini e nella maturazione sessuale, poiché lo zinco è essenziale per la sintesi proteica e la divisione cellulare.
  • Disturbi sensoriali: alterazioni del gusto e dell’olfatto.
  • Problemi cognitivi: difficoltà di apprendimento, di memoria e di concentrazione.
  • Alterazioni della funzione riproduttiva: negli uomini, si può manifestare con una ridotta produzione di sperma e una diminuzione della fertilità, mentre nelle donne si riscontrano irregolarità mestruali e problemi di ovulazione, che potrebbero rendere necessario il ricorso alla procreazione medicalmente assistita.
  • Diarrea cronica o frequente: questo sintomo a sua volta può peggiorare la carenza di zinco, a causa della perdita di minerali.
  • Alterazioni del comportamento e dell’umore: ansia, irritabilità e depressione sono possibili sintomi.
  • Problemi alla vista: la carenza di zinco può contribuire alla riduzione della visione notturna e a problemi oculari, poiché lo zinco è presente in alte concentrazioni nella retina e supporta la funzione degli enzimi visivi.
  • Gravidanza a rischio: la carenza di zinco può aumentare il rischio di complicazioni durante la gravidanza, come il parto prematuro e basso peso alla nascita.

La diagnosi della carenza di zinco si basa proprio sulla valutazione di questi sintomi, sulla misurazione dei livelli di zinco nel sangue e, in alcuni casi, sull’analisi dei capelli o delle unghie per determinare la concentrazione di zinco. 

Tuttavia, poiché i livelli di zinco nel sangue possono essere influenzati da vari fattori, la diagnosi definitiva spesso richiede una valutazione clinica completa.

Cosa fare in caso di carenza di zinco?

Se si sospetta una carenza di zinco, è importante adottare un approccio mirato che includa la consultazione di un professionista sanitario, la valutazione della dieta e, se necessario, l’uso di integratori

Ecco come procedere.

Il primo step consiste nel consultare un medico o un nutrizionista per una valutazione completa, che comprende esami del sangue per misurare i livelli di zinco e, in alcuni casi, altri test, come la Proteina C-Reattiva, il test della funzione immunitaria, esami per la celiachia, e molti altri.

Una volta diagnosticata la carenza di zinco, è essenziale procedere ad una modifica della dieta, aumentando l’assunzione di alimenti ricchi di questo nutriente che, secondo le tabelle redatte da CREA – Centro di ricerca Alimenti e la Nutrizione, sono il Grana Padano, il fegato di suino e di bovino, gli anacardi, l’agnello, il tacchino, le sardine, e così via. 

fonti alimentari di zinco

Per l’elenco completo, invitiamo a consultare il sito del CREA, qui

È altrettanto importante, però, limitare l’assunzione di alimenti ricchi di fitati (come cereali integrali e legumi), o trattarli con tecniche che ne riducono il contenuto, come l’ammollo, la germinazione o la fermentazione, e limitare il consumo di bevande alcoliche.

Se il medico lo prescrive – e solo in questo caso – è possibile assumere degli integratori di zinco, sotto forma di compresse, capsule, o sciroppi.

Il dosaggio varia in base all’età, al sesso e alla gravità della carenza, ragione per cui è importante seguire le indicazioni del medico onde evitare il rischio di sovradosaggio.

Se la carenza di zinco è causata da condizioni sottostanti, come malattie gastrointestinali, è essenziale trattarle per migliorare l’assorbimento del minerale.

Come illustrato, quindi, gestire una carenza di zinco richiede un approccio multifattoriale, ma è importante che ogni step sia seguito da un professionista qualificato, evitando soluzioni fai da te.

ATTENZIONE:
Le informazioni qui riportate hanno carattere divulgativo e orientativo, non sostituiscono la consulenza medica. Eventuali decisioni che dovessero essere prese dai lettori, sulla base dei dati e delle informazioni qui riportati sono assunte in piena autonomia decisionale e a loro rischio.