Una delle cause principali del glaucoma – una malattia che colpisce il nervo ottico provocando la perdita progressiva e irreversibile della vista – è da individuare nella pressione alta dell’occhio, denominata pressione intraoculare o tono oculare.
In genere siamo portati ad associare i problemi ipertensivi all’apparato cardiocircolatorio, in realtà anche i nostri occhi possono essere colpiti da un aumento eccessivo della pressione intraoculare.
Una pressione alta dell’occhio può causare molti danni, ed è per questo che va tenuta sotto controllo periodicamente, in particolare nei soggetti più a rischio.
Procediamo per gradi, e cerchiamo di capire in cosa consiste la pressione alta dell’occhio, quali sono le cause e i sintomi principali e come si può affrontare.
Di cosa parliamo in questo articolo
In cosa consiste la pressione alta dell’occhio
Con l’espressione pressione alta dell’occhio, o ipertensione oculare, si fa riferimento in genere ad una condizione in cui la pressione all’interno dell’occhio, chiamata pressione intraoculare, misurata con un tonometro, è superiore al normale.
I valori normali della pressione intraoculare si attestano in un range che va da 10 a 20 millimetri di mercurio (mm Hg).
Di conseguenza, si può parlare di pressione alta dell’occhio quando i valori sono superiori a 20 mm Hg (mentre è bassa al di sotto dei 12 mm Hg).
Più nel dettaglio, si giunge a una diagnosi di occhio iperteso se:
- la pressione intraoculare risulta superiore a 20 mm Hg, in uno o entrambi gli occhi, durante due o più visite ambulatoriali. Un singolo episodio, infatti, potrebbe essere una reazione fisiologica a cause terze, come un farmaco o un’infezione;
- il nervo ottico appare normale;
- non ci sono segni di glaucoma evidenti nel test del campo visivo;
- non sono presenti segni di alcuna malattia oculare. Alcune malattie degli occhi, infatti, possono causare l’aumento della pressione all’interno dell’occhio.
La pressione alta dell’occhio, di per sé, non è una condizione patologica da affrontare con urgenza, ma lo diventa in quei soggetti a rischio glaucoma.
Cosa provoca la pressione alta nell’occhio?
Quali sono le cause principali che possono provocare una pressione alta dell’occhio?
Dal punto di vista “meccanico”, la pressione intraoculare elevata è causata da uno squilibrio nella produzione e nel drenaggio del liquido nell’occhio, il cosiddetto umore acqueo.
Cosa succede? I nostri occhi producono più fluido del normale, i canali che normalmente lo drenano non funzionano correttamente, di conseguenza una presenza maggiore di umore acqueo nell’occhio si traduce in un aumento della pressione.
Questo squilibrio può avere molteplici cause, tra cui:
- farmaci, in particolare quelli cortisonici;
- infezioni;
- traumi oculari;
- malattie oculari;
- interventi chirurgici;
- fattori genetici;
- età superiore ai 40 anni;
- stress;
- fumo.
- diabete o malattie cardiache.
Come già sottolineato prima, una pressione elevata rappresenta un fattore di rischio del glaucoma, per questo motivo è importante misurarla durante le visite oculistiche periodiche alle quali sarebbe opportuno sottoporsi, in particolare in presenza di difetti visivi come la miopia, la presbiopia e l’astigmatismo.
Quali sono i sintomi della pressione alta negli occhi?
Purtroppo la maggior parte delle persone con ipertensione oculare non manifesta alcun sintomo, ragione in più per recarsi dal proprio oculista di fiducia periodicamente per controllare lo stato di salute oculare ed escludere danni al nervo ottico dovuto all’alta pressione.
Detto questo, è possibile riscontrare alcune manifestazioni che potrebbero dipendere proprio da un aumento della pressione intraoculare, come una vista annebbiata o la riduzione del campo visivo.
Come si diagnostica la pressione alta dell’occhio?
Essendo quasi sempre asintomatica, per diagnosticare la presenza di una pressione dell’occhio elevata è necessario sottoporsi ad una visita oculistica ed eseguire alcuni esami specifici.
Vediamo quali:
- il controllo dell’acuità visiva, il classico esame oculistico basato sulla lettura di una tabella posta ad una certa distanza dal paziente;
- il controllo della cornea, della camera anteriore, dell’iride e del cristallino;
- la tonometria, un metodo utilizzato per misurare la pressione all’interno dell’occhio;
- il controllo del nervo ottico, di solito tramite la dilatazione delle pupille innescata dalla somministrazione di gocce specifiche;
- la gonioscopia, un esame eseguito per controllare l’angolo di drenaggio dell’occhio, tramite l’inserimento sull’occhio di una speciale lente a contatto;
- il test del campo visivo o campimetria, con il quale controllare la visione periferica (o laterale) ed escludere il glaucoma;
- la pachimetria, un esame dello spessore corneale con il quale determinare l’accuratezza delle letture della pressione intraoculare. Infatti, una cornea più sottile può fornire letture di pressione falsamente basse, mentre una cornea spessa può fornire letture di pressione falsamente alte.
Sarà il medico oculista a stabilire come procedere e ad interpretare correttamente gli esiti dei vari esami condotti.
Come si cura l’ipertensione oculare?
Il trattamento dell’ipertensione oculare può variare in base alle condizioni del paziente e alla presenza o meno di patologie come il glaucoma o il retinoblastoma, un tumore che origina direttamente nel bulbo oculare dei bambini.
Le cure possono essere:
- farmacologiche, con la prescrizione di colliri, farmaci e integratori
- parachirurgiche, quando la terapia farmacologica non ha gli effetti desiderati. In questo caso di può ricorrere all’utilizzo del laser;
- chirurgiche, quando nemmeno con il laser si riesce a ridurre la pressione intraoculare.
Sarà il medico a fare le sue valutazione e stabilire come procedere, illustrando pro e contro di ogni soluzione possibile al paziente.