Quali sono i primi sintomi del morbo di Parkinson?

da | Gen 30, 2023 | Salute

Nell’immaginario collettivo siamo soliti associare il morbo di Parkinson ai tremori, in particolare degli arti superiori, una condizione che caratterizza senz’altro la patologia, ma non è l’unico sintomo a cui prestare attenzione

In effetti, per giungere a una diagnosi precoce è importante notare alcuni campanelli d’allarme che potrebbero indicare l’insorgenza di questa malattia neurodegenerativa per la quale purtroppo, lo ricordiamo, non esiste alcuna cura. 

Come riportato dal servizio Epicentro dell’Istituto Superiore di Sanità, il morbo di Parkinson è la malattia neurodegenerativa più diffusa dopo l’Alzheimer. Si tratta, com’è noto, di una malattia progressiva che colpisce il sistema nervoso e le parti del corpo controllate dai nervi, i cui sintomi iniziano lentamente, rendendo spesso difficile diagnosticarla nelle fasi iniziali.

Approfondiamo insieme l’argomento, e cerchiamo di capire quali sono i primi sintomi del morbo di Parkinson da notare per una diagnosi precoce. 

I 10 sintomi iniziali del Parkinson

Tremori, rigidità muscolare e lentezza dei movimenti sono tutti sintomi precoci comuni del morbo di Parkinson, ma ci sono anche altre manifestazioni da non sottovalutare e che spesso, invece, vengono ignorate o associate ad altre condizioni, soprattutto all’invecchiamento. 

Secondo la Parkinson’s Disease Society of the United Kingdom e la Fondazione San Raffaele, sono 10 i sintomi iniziali del Parkinson a cui prestare attenzione

Scopriamoli insieme. 

1. Disturbi del sonno

I disturbi del sonno sono molto comuni nei pazienti affetti dalla malattia di Parkinson, per i quali il rischio di soffrire di insonnia, parasonnia e altre irregolarità nel ciclo veglia-sonno – come tremore, rigidità, dolore e sindrome delle gambe senza riposo – è più elevato.

Com’è facile intuire, dormendo meno e peggio le persone tendono a essere più stanche e assonnate durante il giorno, oltre a sperimentare degli stravolgimenti dell’umore. 

2. Perdita dell’olfatto

Molto poco nota, un’altra manifestazione precoce del Parkinson consiste nella perdita o nella riduzione del senso dell’olfatto

La perdita dell’olfatto a volte può iniziare anni prima che si sviluppino altri sintomi, e viene spesso indagata senza esiti clinici evidenti, perché non associata direttamente a questa terribile malattia neurodegenerativa. 

3. Scrittura più piccola

A causa dei cambiamenti nel cervello, le persone affette dal Parkinson possono accorgersi che i loro movimenti diventano più piccoli e meno energici di prima, una condizione altrimenti detta bradicinesia

Spesso la prima manifestazione di questo disturbo viene notata nella scrittura, con la calligrafia che diventa più piccola di quanto non fosse in precedenza o che gradualmente si rimpicciolisce mentre si scrive, apparendo molto filiforme e difficile da decifrare.

4. Problemi con la vescica o l’intestino

I malati di Parkinson hanno maggiori probabilità di sperimentare problemi alla vescica o all’intestino.

I segni di una vescica iperattiva, come la necessità di usare immediatamente il bagno senza preavviso, o quella di urinare frequentemente durante la notte, sono alcuni dei sintomi più comuni

Per quanto riguarda, invece, l’intestino, molto spesso i pazienti soffrono di stipsi e aumento di gas intestinale, con conseguente sensazione di pesantezza e di sazietà che conduce anche a potenziali disturbi nutrizionali. 

5. Disturbi depressivi

Uno dei primi sintomi del morbo di Parkinson consiste nella depressione, nella tendenza nel paziente a provare sentimenti intensi di tristezza o di anedonia per un lungo periodo di tempo. 

Spesso i sintomi depressivi si presentano mesi prima rispetto agli altri; purtroppo, colpendo in larga parte persone anziane, si tende ad associare erroneamente i disturbi dell’umore a una tristezza e malinconia “fisiologica”, una normale evoluzione dell’invecchiamento, ritardando non solo la diagnosi di depressione ma anche quella di malattia di Parkinson. 

Il primo segno di declino cognitivo è la perdita della capacità di multitasking, ovvero di svolgere più attività contemporaneamente. 

6. Disturbi d’ansia

Oltre alla depressione, le persone con il Parkinson possono soffrire anche di ansia, inclusi sentimenti di disagio, come preoccupazione o paura, in particolare nelle prime fasi della condizione. 

I sintomi comuni dell’ansia includono: 

  • una sensazione di terrore e preoccupazione costante;
  • difficoltà di concentrazione; 
  • sudorazione; 
  • battito cardiaco accelerato (palpitazioni); 
  • sensazione di mancanza di respiro; 
  • vertigini; 
  • tremori.

Come per la depressione, si tende spesso a sottovalutare i disturbi d’ansia negli anziani, perché convinti che sia normale per una persona di una certa età avere costantemente paura che qualcosa possa capitare. Non è così, chi soffre d’ansia ha bisogno di supporto medico specializzato, a qualunque età

7. Sensazione di stanchezza

Circa la metà delle persone con Parkinson sperimentano una sensazione di fatica e stanchezza tale da rendere difficile anche lo svolgimento delle azioni più banali e quotidiane.  

Questa sensazione, però, non è costante, ecco che il paziente potrebbe avvertirla per un’intera giornata e sentirsi pienamente in forma quella dopo. 

Si pensa che l’affaticamento nel Parkinson sia causato da cambiamenti chimici nel cervello, ma può anche essere correlato ad altri sintomi o caratteristiche della condizione, come tremore, rigidità o sentimenti di stress. 

L’affaticamento mentale può essere un altro sintomo del morbo di Parkinson. Alcune persone potrebbero avere difficoltà a concentrarsi a lungo senza fare una pausa.

8. Tremori e movimenti incontrollabili

Il tremore è un movimento incontrollabile che colpisce una parte del corpo, che nei pazienti affetti dal Parkinson inizia tipicamente nella mano prima di diffondersi e interessare il resto del braccio o giù fino al piede sullo stesso lato del corpo. 

Purtroppo, non esiste una cura per il tremore, ma ci sono modi per gestire il sintomo con il supporto di uno specialista o di un infermiere.

9. Lentezza nei movimenti

La lentezza dei movimenti, ovvero la bradicinesia summenzionata, comporta che il soggetto affetto dal Parkinson impiega più tempo a fare le cose

Ad esempio, potrebbe avere difficoltà con la coordinazione e con la deambulazione. I pazienti, infatti, potrebbero iniziare a camminare in modo più simile a un trascinamento e, in genere, più lentamente. 

Di conseguenza, le attività quotidiane, come pagare gli articoli alla cassa o raggiungere a piedi una fermata dell’autobus, potrebbero richiedere più tempo.

10. Rigidità, inflessibilità e crampi

Il morbo di Parkinson provoca rigidità e inflessibilità a livello muscolare, ma anche crampi frequenti. 

Questa condizione può rendere più difficili alcuni compiti, come scrivere, allacciare i bottoni o i lacci delle scarpe, ma può anche impedire ai muscoli di allungarsi e rilassarsi

Lo si può notare, ad esempio, quando il paziente fa fatica a girarsi o ad entrare e uscire dal letto.

Conclusioni

Insomma, questa malattia non consiste solo nel tremore della mano o degli arti, ma può essere individuata in una fase iniziale, giungendo così ad una diagnosi precoce, fondamentale per la qualità della vita che aspetta chi ne è affetto.

Per farlo, è essenziale prestare attenzione ai primi 10 sintomi del morbo di Parkinson appena elencati, rivolgendosi subito a un medico per una visita di controllo, una valutazione clinica e ulteriori accertamenti. 

Ricordiamo agli iscritti che il Fondo Enfea Salute, per il tramite di Unisalute, provvede al pagamento delle spese per i trattamenti fisioterapici, esclusivamente a fini riabilitativi, nei casi di forme neurologiche degenerative o neuromiopatiche quali, ad esempio, il morbo di Parkinson o la Sclerosi multipla

Inoltre, in caso di diagnosi di Parkinson, il fondo offre la possibilità all’iscritto di avere un secondo e qualificato parere sulla precedente diagnosi fatta dal proprio medico, nell’ambito della Diagnosi Comparativa

Invitiamo a consultare la Guida al Piano Sanitario, disponibile qui

ATTENZIONE:
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