Uno degli elementi alla base della biologia umana e che ricopre un ruolo essenziale nella nostra vita è il gruppo sanguigno, ovvero il tipo di sangue presente nel nostro corpo.
Questa componente non varia mai nel corso della vita, ed è molto importante conoscere il proprio gruppo sanguigno, in particolare quando si deve ricevere una trasfusione di sangue, un trapianto d’organo, ci si deve sottoporre a un intervento chirurgico oppure durante la gravidanza (in particolare il fattore Rh).
Ma cos’è un gruppo sanguigno, quali sono, e in che modo è possibile combinarli per donare o ricevere una trasfusione?
Approfondiamo insieme.
Di cosa parliamo in questo articolo
Cosa sono i gruppi sanguigni?
I gruppi sanguigni sono una classificazione dei tipi di sangue basata sulle specifiche molecole presenti sulla superficie dei globuli rossi, note come antigeni eritrocitari.
Semplificando al massimo, sui nostri globuli rossi è presente una proteina, un antigene appunto, che determina il gruppo sanguigno al quale si appartiene.
Come accennato, conoscere i gruppi sanguigni è fondamentale in medicina, specialmente nelle trasfusioni di sangue e nei trapianti d’organo, poiché una corretta compatibilità tra donatore e ricevente è essenziale per prevenire reazioni avverse e potenzialmente pericolose.
La scoperta dei gruppi sanguigni è da attribuirsi all’austriaco Karl Landsteiner, insignito per questo del Premio Nobel, il quale identificò 4 gruppi sanguigni diversi, che definì A, B, AB e O.
Piccola curiosità: quello che noi chiamiamo “Gruppo Zero” è un adattamento italiano, perché originariamente quello che per noi è il numero 0 è in realtà la lettera O della parola tedesca “Ohne”, che vuol dire “senza”. Infatti, il gruppo sanguigno Zero indica l’assenza degli antigeni A e B.
Quali sono i gruppi sanguigni?
I due principali sistemi di classificazione dei gruppi sanguigni sono il sistema ABO, così come illustrato da Landsteiner, e il sistema Rh, sul quale ci soffermeremo più nel dettaglio nel prosieguo dell’articolo.
Ma quali sono i gruppi sanguigni?
Il sistema ABO divide i gruppi sanguigni in quattro categorie principali:
- Gruppo A: caratterizzato dalla presenza di antigeni di tipo A sulla superficie dei globuli rossi e di anticorpi anti-B nel plasma;
- Gruppo B: caratterizzato dalla presenza di antigeni di tipo B sulla superficie dei globuli rossi e di anticorpi anti-A nel plasma;
- Gruppo AB: caratterizzato dalla presenza sia di antigeni di tipo A che di tipo B sulla superficie dei globuli rossi. Per questo motivo non produce anticorpi anti-A né anti-B;
- Gruppo O: caratterizzato dall’assenza di antigeni A o B sulla superficie dei globuli rossi. Produce anticorpi sia anti-A che anti-B nel plasma.
Esistono anche altri sistemi di gruppi sanguigni meno noti, come il sistema Kell, Duffy e molti altri, ma il sistema ABO e il sistema Rh sono i più significativi e ampiamente utilizzati in medicina.
Cos’è il fattore Rh?
Il fattore Rh (Rh è l’abbreviazione di “Rhesus”), è un antigene presente sulla superficie dei globuli rossi umani, scoperto per la prima volta durante gli studi condotti nel 1941 da Landsteiner e Wiener sugli scimpanzé della specie Rhesus, da cui deriva il nome “Rhesus”.
Come accennato, l’antigene Rh può essere presente o assente sulla superficie dei globuli rossi, dando origine a due gruppi principali:
- Rh positivo (+): se gli antigeni Rh sono presenti sulla superficie dei globuli rossi, il sangue è classificato come Rh positivo. Ad esempio, un individuo con gruppo sanguigno A+ ha antigeni A e Rh sulla superficie dei suoi globuli rossi. Circa l’85% dei soggetti ha un Rh+;
- Rh negativo (-): se gli antigeni Rh sono assenti, il sangue è classificato come Rh negativo. Ad esempio, un individuo con gruppo sanguigno B- ha antigeni B, ma non ha l’antigene Rh sulla superficie dei suoi globuli rossi.
La presenza o l’assenza dell’antigene Rh è ereditata geneticamente e segue un modello autosomico dominante.
Cosa vuol dire? In pratica un individuo può ereditare l’antigene Rh da uno o entrambi i genitori. Se una persona eredita l’antigene Rh da uno o da entrambi i genitori, sarà Rh positiva. Tuttavia, se entrambi i genitori sono Rh negativi, il loro figlio sarà Rh negativo.
L’importanza del fattore Rh nella medicina è dovuta alla sua rilevanza nelle trasfusioni di sangue e nelle gravidanze. Ad esempio, se una madre è Rh negativa e il padre è Rh positivo, c’è il rischio di sensibilizzazione Rh durante la gravidanza, il che potrebbe influire sulla salute del feto.
Pertanto, è importante monitorare attentamente il fattore Rh durante la gravidanza e prendere le precauzioni necessarie, come somministrare immunoglobulina anti-D, per prevenire la sensibilizzazione Rh in caso di mescolanza di sangue materno e fetale durante la gravidanza o il parto.
Per approfondire, invitiamo a leggere il nostro articolo Fattore Rh negativo in gravidanza: cosa vuol dire?.
Gruppo sanguigno: donazione e trasfusione di sangue
Abbiamo visto che il gruppo sanguigno viene classificato attraverso due sistemi principali, il sistema ABO e il sistema Rh, determinando un totale di 8 combinazioni differenti:
Gruppo Sanguigno | Antigeni sulla Superficie |
A positivo (A+) | Antigene A e Rh positivo |
A negativo (A-) | Antigene A e Rh negativo |
B positivo (B+) | Antigene B e Rh positivo |
B negativo (B-) | Antigene B e Rh negativo |
AB positivo (AB+) | Antigeni A, B e Rh positivo |
AB negativo (AB-) | Antigeni A, B e Rh negativo |
O positivo (O+) | Nessun antigene A o B e Rh positivo |
O negativo (O-) | Nessun antigene A o B e Rh negativo |
Una persona con un determinato gruppo sanguigno potrà ricevere una trasfusione di sangue solo da un donatore compatibile. Se, infatti, si ricevesse del sangue, così come un organo, da un donatore con un gruppo sanguigno non compatibile, l’organismo lo individuerebbe come una minaccia, contrastandolo attraverso l’azione degli anticorpi.
Vediamo, quindi, quali sono le combinazioni possibili quando si deve donare o ricevere il sangue.
Gruppo Sanguigno | Può ricevere da | Può donare a |
A positivo (A+) | A+, A-, O+, O- | A+, AB+ |
A negativo (A-) | A-, O- | A+, A-, AB+, AB- |
B positivo (B+) | B+, B-, O+, O- | B+, AB+ |
B negativo (B-) | B-, O- | B+, B-, AB+, AB- |
AB positivo (AB+) | A+, A-, B+, B-, AB+, AB-, O+, O- (Ricevente Universale) | AB+ |
AB negativo (AB-) | AB-, A-, B-, O- | AB+, AB- |
O positivo (O+) | O+, O- | A+, B+, AB+, O+ |
O negativo (O-) | O- | A+, A-, B+, B-, AB+, AB-, O+, O- (dontatore universale) |
Donatore universale e ricevente universale
Leggendo la tabella con attenzione possiamo notare due aspetti. In effetti, il gruppo sanguigno O- è considerato il “donatore universale”, poiché può essere trasfuso a pazienti di qualsiasi gruppo sanguigno senza causare reazioni avverse.
Questo accade per due motivi:
- assenza degli antigeni A e B: il sangue O negativo non presenta gli antigeni A o B sulla superficie dei globuli rossi. Questa assenza di antigeni significa che il sangue O- non contiene i marcatori che il sistema immunitario di una persona potrebbe riconoscere come estranei o stranieri. Di conseguenza, può essere trasfuso a pazienti con qualsiasi tipo di gruppo sanguigno senza provocare una reazione avversa dovuta all’incompatibilità antigene-anticorpo;
- assenza dell’antigene Rh: oltre all’assenza degli antigeni A e B, il sangue O negativo è anche Rh negativo. Ciò significa che non contiene l’antigene Rh (fattore Rh) sulla superficie dei globuli rossi. Questa caratteristica fa sì che il sangue O- sia compatibile con persone Rh positive (O+), ma anche con persone Rh negative (O-). Quindi, il sangue O- può essere trasfuso in modo sicuro sia a individui Rh positivi che Rh negativi.
Purtroppo, chi ha il gruppo sanguigno O- può donare a tutti, ma può riceverlo solo da un donatore O-, il che rende più complessa la compatibilità, essendo questo gruppo molto più raro rispetto agli altri.
D’altra parte, il gruppo sanguigno AB+ è considerato il “ricevente universale”, perché può ricevere sangue da donatori di qualsiasi gruppo sanguigno, ma può donarlo solo a un soggetto con lo stesso gruppo.