Cos’è il test dell’emoglobina glicata per il diabete?

da | Dic 17, 2024 | Salute

Uno dei metodi impiegati per controllare i livelli della glicemia è il test dell’emoglobina glicata (HbA1c), un esame del sangue che fornisce una panoramica della glicemia media negli ultimi 2-3 mesi

A differenza della glicemia a digiuno, quindi, questo test offre una visione più completa dell’andamento del glucosio nel sangue nel medio periodo, aiutando pazienti e medici a prendere decisioni sul trattamento del diabete. 

Approfondiamo insieme, e cerchiamo di capire cos’è il test dell’emoglobina glicata, perché è importante, come viene eseguito e quali sono i suoi vantaggi e svantaggi.

Cos’è l’emoglobina glicata?

Per meglio comprendere il ruolo di questo esame, è necessario prima sapere cos’è l’emoglobina glicata

Come suggerisce il nome stesso, si tratta di una forma di emoglobina, la proteina presente nei globuli rossi che trasporta l’ossigeno, che si lega al glucosio nel sangue. Questa glicazione, ovvero il legame tra emoglobina e glucosio, è un processo naturale e irreversibile che porta alla formazione di una nuova molecola, l’HbA1c, o emoglobina glicata.

Come spiegato dalle dottoresse Roberta Assaloni e Maria Chantal Ponziani in un documento pubblicato sul sito della AMD – Associazione Medici Diabetologi, la sua scoperta è alquanto recente, e risale al 1955, quando fu individuata la presenza di emoglobine minori all’interno dei globuli rossi. Successivamente, nel 1965, un medico iraniano dimostrò che la frazione HbA1c aumenta nei soggetti diabetici

A partire dal 1980, l’emoglobina glicata è usata come misura clinica

della stima della glicemia media nelle settimane precedenti la raccolta del campione.

Entrando più nel dettaglio, la percentuale di HbA1c (% A1C) indica il controllo glicemico dei mesi precedenti il prelievo, secondo il seguente schema:

  • il 50% del valore riflette la glicemia del mese precedente;
  • il 25% riflette la glicemia dei 2 mesi precedenti;
  • il 25% riflette la glicemia dei 3-4 mesi precedenti.

Gli studi condotti in questi anni suggeriscono che il controllo glicemico dell’ultimo mese sia quello che influenza maggiormente il risultato del test.

Perché è importante il test dell’emoglobina glicata?

Il test dell’emoglobina glicata è importante per diversi motivi, tra cui i seguenti.

1. Valutazione del controllo glicemico a lungo termine 

Come detto, il test fornisce una panoramica del controllo glicemico degli ultimi 2-3 mesi, a differenza della glicemia a digiuno che offre solo un’istantanea. 

La sua concentrazione riflette la quantità media di glucosio nel sangue durante la vita dei globuli rossi, che è di circa 120 giorni.

2. Correlazione con il rischio di complicanze 

Importanti studi, come il DCCT (Diabetes Control and Complications Trial) e l’UKPDS (UK Prospective Diabetes Study), hanno dimostrato una forte correlazione tra i livelli di HbA1c e il rischio di sviluppare complicanze del diabete

In particolare, il DCCT ha dimostrato che una riduzione dell’1% di HbA1c si traduce in una diminuzione del 35% del rischio di complicanze microvascolari, come retinopatia, nefropatia e neuropatia, in pazienti con diabete di tipo 1.

L’UKPDS ha dimostrato che una riduzione del 10% di HbA1c si traduce in una riduzione del 25% del rischio di complicanze microvascolari in pazienti con diabete di tipo 2.

3. Aiuto nella gestione del diabete 

Il test HbA1c aiuta i pazienti e i medici a prendere decisioni informate sul trattamento del diabete.

Monitorando regolarmente i livelli di HbA1c, è infatti possibile valutare l’efficacia della terapia e apportare modifiche, se necessario.

4. Diagnosi del diabete 

Dal 2009, in seguito al parere di un comitato di esperti nominati dall’American Diabetes Association (ADA), dalla European Association for the Study of Diabetes (EASD) e dall’International Diabetes Federation (IDF), l’HbA1c è stata introdotta come criterio diagnostico per il diabete, con un valore soglia di 6,5% o 48 mmol/mol.

L’emoglobina glicata, infatti, si è dimostrata un parametro più affidabile della glicemia a digiuno per la diagnosi di diabete, a patto che quest’ultima venga confermata con una seconda misurazione.

Come viene eseguito il test?

Abbiamo spiegato che il test dell’emoglobina glicata (HbA1c) è un esame del sangue che misura la quantità di glucosio legata all’emoglobina nei globuli rossi, fornendo un’indicazione della glicemia media degli ultimi 2-3 mesi. 

Si tratta di un esame molto semplice, non invasivo, che, a differenza di altri test per la misurazione della glicemia, può essere eseguito in qualsiasi momento della giornata, anche non a digiuno, senza particolari preparazioni o restrizioni dietetiche.

Si esegue attraverso un prelievo di sangue venoso, dal braccio. In alcuni casi, può essere eseguito un prelievo capillare tramite una puntura sul dito, utile per dispositivi portatili.

Il campione viene poi analizzato in laboratorio per determinare la quantità di emoglobina glicata rispetto all’emoglobina totale.

Quali sono i valori di riferimento?

Come vanno letti i risultati? I valori riportati nei referti utilizzano uno standard riconosciuto a livello internazionale. 

In passato, si utilizzavano le percentuali di emoglobina glicata presenti nel sangue del paziente. Successivamente, la standardizzazione IFCC ha introdotto una nuova unità di misura, i mmol/mol, che sostituiscono la precedente unità in percentuale (%). Spesso, però, nei referti dei laboratori di analisi è possibile trovare entrambe le indicazioni. 

I valori di riferimento sono i seguenti: 

  • un valore compreso tra 20 – 42 mmol/mol (4,0 – 6,0%) indica un soggetto non diabetico;
  • un valore compreso tra 42-47 mmol/mol (6,0 e 6,49%) indica un elevato rischio di sviluppare il diabete (prediabete);
  • un valore superiore o uguale a 48 mmol/mol (6,5%) è considerato il cut-point diagnostico per il diabete mellito. Da confermare con un secondo test per una diagnosi certa.

Si consiglia di far analizzare il referto al proprio medico, per evitare errori di valutazione. 

Vantaggi e svantaggi del test

Il test dell’emoglobina glicata presenta numerosi vantaggi, che lo rendono uno strumento prezioso per la diagnosi e la gestione del diabete. Tuttavia, come ogni test medico, presenta anche alcune limitazioni.

Approfondiamo insieme, partendo dai vantaggi:

  • non richiede il digiuno: a differenza della glicemia a digiuno, il test dell’HbA1c può essere eseguito in qualsiasi momento della giornata, indipendentemente dall’ultimo pasto. Questo lo rende più comodo per i pazienti e riduce la probabilità di errori pre-analitici dovuti al mancato rispetto delle istruzioni sul digiuno;
  • maggiore standardizzazione: i metodi di misurazione dell’HbA1c sono stati standardizzati a livello internazionale, grazie agli sforzi dell’IFCC (International Federation of Clinical Chemistry and Laboratory Medicine) e del NGSP (National Glycohemoglobin Standardization Program). Ciò garantisce che i risultati ottenuti da diversi laboratori siano confrontabili e affidabili;
  • minore variabilità biologica: l’HbA1c ha una variabilità biologica inferiore rispetto alla glicemia, il che significa che i risultati sono meno influenzati da fattori individuali come lo stress, l’esercizio fisico o le infezioni;
  • minore instabilità pre-analitica: l’emoglobina glicata è più stabile nel campione di sangue rispetto alla glicemia, riducendo il rischio di errori dovuti a ritardi nel trasporto o nella lavorazione del campione;
  • riflette il controllo glicemico a lungo termine: come spiegato, il test fornisce una misura del controllo glicemico medio negli ultimi 2-3 mesi, offrendo una visione più completa dell’andamento della glicemia rispetto a un singolo valore di glicemia;
  • correlazione con il rischio di complicanze: abbiamo già detto che numerosi studi hanno dimostrato una forte correlazione tra i livelli di HbA1c e il rischio di sviluppare complicanze del diabete, sia microvascolari (retinopatia, nefropatia, neuropatia, piede diabetico) che macrovascolari (malattie cardiovascolari);
  • utile per la diagnosi di diabete: è stata introdotta come criterio diagnostico per il diabete, con un valore soglia del 6,5%.

Vediamo, ora, gli svantaggi di questo esame:

  • influenza di condizioni mediche specifiche: alcune condizioni, come le emoglobinopatie, l’anemia, le trasfusioni recenti, la gravidanza e il diabete di tipo 1 in rapida evoluzione, possono interferire con la misurazione dell’HbA1c, rendendo i risultati meno affidabili;
  • costo più elevato: l’esame è generalmente più costoso rispetto alla glicemia a digiuno;
  • non sempre disponibile: la misurazione dell’HbA1c potrebbe non essere disponibile in tutti i laboratori, soprattutto nei paesi in via di sviluppo.

Il test dell’HbA1c è ormai uno strumento essenziale per la diagnosi e la gestione del diabete, e i suoi vantaggi superano generalmente gli svantaggi, rendendolo di grande utilità nella pratica clinica. 

ATTENZIONE:
Le informazioni qui riportate hanno carattere divulgativo e orientativo, non sostituiscono la consulenza medica. Eventuali decisioni che dovessero essere prese dai lettori, sulla base dei dati e delle informazioni qui riportati sono assunte in piena autonomia decisionale e a loro rischio.