Cosa fare in caso di ascesso dentale?

da | Feb 26, 2024 | Salute

L’ascesso dentale è una condizione dolorosa e potenzialmente pericolosa che può colpire chiunque, a prescindere dall’età o dallo stato di salute dentale. 

Come vedremo più nel dettaglio nel corso dell’articolo, si tratta di un’infiammazione acuta causata, il più delle volte, da un’infezione batterica all’interno del dente o della gengiva, che può portare a gravi complicazioni se non trattata tempestivamente. 

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Approfondiamo insieme, e cerchiamo di capire cos’è un ascesso dentale, quali sono le cause, i sintomi e le opzioni terapeutiche disponibili. 

Cos’è un ascesso dentale?

Un ascesso dentale è una condizione infiammatoria che si verifica quando si forma una raccolta di pus all’interno di un dente, nella gengiva o nella mascella

Questo accade generalmente a causa di un’infezione batterica, spesso associata a una carie non trattata, a un trauma dentale o a una malattia gengivale avanzata. 

L’ascesso può causare dolore acuto, gonfiore e sensibilità nella zona interessata, oltre a potenziali complicazioni come diffusione dell’infezione all’interno del corpo, danni ai tessuti circostanti e persino la perdita del dente. 

È importante, quindi, rivolgersi tempestivamente a un dentista per prevenire la diffusione dell’infezione e preservare la salute generale e dentale.

Tipi di ascesso dentale

Gli ascessi dentali si dividono principalmente in quattro tipologie, che elenchiamo e illustriamo di seguito:

  • ascesso parodontale: coinvolge l’area intorno al dente, nello specifico il parodonto, che comprende il tessuto gengivale, il legamento parodontale e l’osso alveolare. Si verifica quando batteri dannosi si accumulano nelle tasche gengivali, spesso a causa di una malattia parodontale avanzata come la parodontite. I sintomi possono includere gonfiore gengivale, sanguinamento durante la spazzolatura e, talvolta, un cattivo sapore o alito cattivo;
  • ascesso periapicale: coinvolge la punta della radice del dente, nota come apice. Si verifica quando un’infezione batterica penetra all’interno del dente attraverso una cavità non trattata, una frattura o un trauma. L’infezione si diffonde quindi attraverso i canali radicolari fino alla punta della radice, causando gonfiore, dolore e sensibilità nella zona interessata;
  • ascesso gengivale: è localizzato esclusivamente nel tessuto gengivale, senza coinvolgere direttamente il dente o le sue radici. È spesso provocato da un accumulo di batteri sotto la gengiva, generalmente a causa di una cattiva igiene orale o di una ferita gengivale. I sintomi includono gonfiore, arrossamento, sensibilità e talvolta un rigonfiamento pieno di pus sulla gengiva;
  • ascesso dentale asintomatico: è caratterizzato dalla presenza di un’infezione batterica all’interno del dente o delle strutture circostanti senza manifestazione di sintomi evidenti come dolore o gonfiore. È possibile che venga rilevato solo durante una visita dentistica di routine o attraverso esami radiografici. Nonostante l’assenza di sintomi, è comunque importante trattare l’ascesso per prevenire complicazioni future.

Sarà il dentista, dopo una visita accurata, a stabilire il tipo di ascesso ai denti in essere e definire il trattamento più adeguato.

Cause di un ascesso ai denti

Come già accennato, le cause principali di un ascesso dentale sono molteplici, ma le più comuni sono le seguenti:

  • carie non trattate: le carie dentali, se non trattate, possono penetrare fino alla polpa dentale, dove si trovano i vasi sanguigni e i nervi. Ciò può consentire ai batteri di infiltrarsi nel dente e causare un’infiammazione che porta all’ascesso;
  • traumi dentali: i traumi, come una frattura del dente o un colpo alla bocca, possono danneggiare il tessuto dentale, permettendo ai batteri di penetrare e causare un’infiammazione;
  • malattie gengivali: la malattia gengivale avanzata, come la parodontite, può provocare la formazione di tasche gengivali profonde dove i batteri possono accumularsi e causare un ascesso gengivale o parodontale;
  • chirurgia dentale: procedure dentali come l’estrazione di un dente o la pulizia profonda possono aumentare il rischio di sviluppare un ascesso, specialmente se non viene seguito un adeguato regime di cura post-operatoria;
  • immunosoppressione: un sistema immunitario compromesso può rendere una persona più suscettibile alle infezioni batteriche, comprese quelle che possono portare a un ascesso dentale;
  • cattiva igiene orale: la mancanza di una corretta igiene orale, compresa una spazzolatura e un utilizzo del filo interdentale regolari, può favorire l’accumulo di placca batterica e la formazione di carie e malattie gengivali, aumentando il rischio di ascesso.

È importante sottolineare che l’ascesso dentale è spesso il risultato di una combinazione di questi fattori e che una diagnosi e un trattamento precoci sono essenziali per prevenire complicazioni gravi.

Quali sono i sintomi?

Come si fa a capire se si ha un ascesso dentale? I sintomi dell’ascesso dentale possono variare a seconda del tipo e della gravità dell’ascesso, ma generalmente includono:

  • dolore: uno dei sintomi più comuni è il dolore persistente, che può essere acuto e pulsante o costante e sordo. Il dolore può aumentare con la masticazione o con la pressione sulla zona interessata;
  • gonfiore: la zona intorno al dente o alla gengiva colpita può gonfiarsi a causa dell’infiammazione e dell’accumulo di pus;
  • sensibilità: il dente coinvolto può diventare sensibile al calore, al freddo o alla pressione;
  • gusto sgradevole: alcune persone possono avvertire un gusto sgradevole in bocca a causa del pus che fuoriesce dall’ascesso;
  • cattivo odore: può provocare alito cattivo o un odore sgradevole proveniente dalla bocca;
  • febbre: in alcuni casi, soprattutto se l’ascesso si è diffuso e ha provocato un’infezione sistemica, possono verificarsi febbre e malessere generale;
  • rigonfiamento delle ghiandole linfatiche: se l’infezione si diffonde, può causare il gonfiore delle ghiandole linfatiche nel collo;
  • difficoltà a masticare o deglutire: può causare disagio durante la masticazione e la deglutizione, specialmente se il gonfiore è significativo.

Per stabilire la presenza di un ascesso il dentista potrebbe prescrivere una ortopanoramica.

È importante notare che alcuni tipi di ascesso dentale, come quelli gengivali o periapicali asintomatici, potrebbero non causare sintomi evidenti fino a quando non si verificano complicazioni più gravi. Pertanto, è consigliabile consultare un dentista regolarmente per una valutazione preventiva della salute dentale.

Come prevenire un ascesso ai denti?

La prevenzione degli ascessi dentali si basa principalmente su una buona igiene orale e sull’adozione di abitudini salutari per la cura dei denti e delle gengive

Ecco alcuni consigli utili:

  • spazzolatura regolare: spazzolare i denti almeno due volte al giorno utilizzando un dentifricio fluorato e una tecnica corretta per rimuovere efficacemente la placca batterica;
  • utilizzo del filo interdentale: utilizzare il filo interdentale almeno una volta al giorno per pulire tra i denti e lungo la linea gengivale, rimuovendo i residui di cibo e la placca che possono causare carie e malattie gengivali;
  • alimentazione equilibrata: mantenere una dieta equilibrata, limitando il consumo di cibi zuccherati e carboidrati fermentabili che possono favorire la formazione di carie;
  • visite regolari dal dentista: controllare i denti e le gengive regolarmente dal dentista per una pulizia professionale e una valutazione della salute orale;
  • trattamento tempestivo delle carie: trattare le carie il prima possibile per prevenire che si sviluppino infezioni e ascessi;
  • evitare di fumare: il tabacco può compromettere la salute delle gengive e aumentare il rischio di infezioni;
  • proteggere i denti durante lo sport: indossare un’apposita protezione durante le attività sportive per prevenire traumi ai denti che potrebbero favorire lo sviluppo di ascessi.

Seguendo queste precauzioni e adottando una routine di igiene orale completa, è possibile ridurre il rischio di sviluppare un ascesso dentale e mantenere una bocca sana.

Trattamento dell’ascesso ai denti

Cosa fare in caso di ascesso dentale? Quali sono i rimedi e le cure disponibili? 

Il trattamento di un ascesso dentale dipende dalla gravità e dalla causa sottostante. Tuttavia, gli approcci comuni sono i seguenti:

  • drenaggio dell’ascesso: se c’è un accumulo di pus, il dentista può drenare l’ascesso per alleviare il dolore e ridurre l’infiammazione. Questo di solito viene fatto praticando un piccolo taglio nell’ascesso o aprendo il dente per consentire al pus di fuoriuscire;
  • prescrizione di antibiotici: se l’ascesso è esteso o se c’è rischio di diffusione dell’infezione, il dentista può prescrivere antibiotici per combattere l’infezione batterica. È importante seguire attentamente le istruzioni del medico riguardo al dosaggio e alla durata del trattamento;
  • trattamento canalare: se l’ascesso è causato da un’infezione alla radice del dente (ascesso periapicale), potrebbe essere necessario un trattamento canalare. Questa procedura coinvolge la rimozione del tessuto infetto dalla polpa dentale e la pulizia e la sigillatura dei canali radicolari per prevenire ulteriori infezioni;
  • rimozione del dente: in alcuni casi, in cui il dente è gravemente danneggiato o non può essere salvato con il trattamento canalare, potrebbe essere necessaria la sua estrazione per eliminare completamente l’infezione;
  • terapia antinfiammatoria: il dentista può prescrivere farmaci antinfiammatori per ridurre il gonfiore e il dolore associati all’ascesso;
  • igiene orale migliore: il dentista può fornire istruzioni dettagliate sull’igiene orale, compresa una spazzolatura più frequente, l’uso del filo interdentale e di collutori antibatterici per prevenire recidive;
  • follow-up regolare: dopo il trattamento dell’ascesso, è importante programmare visite di follow-up regolari con il dentista per monitorare il recupero e la salute generale dei denti e delle gengive.

È importante consultare un dentista il prima possibile se si sospetta di avere un ascesso dentale, poiché il trattamento tempestivo può prevenire complicazioni gravi e favorire una guarigione rapida e completa.

ATTENZIONE:
Le informazioni qui riportate hanno carattere divulgativo e orientativo, non sostituiscono la consulenza medica. Eventuali decisioni che dovessero essere prese dai lettori, sulla base dei dati e delle informazioni qui riportati sono assunte in piena autonomia decisionale e a loro rischio.