Come riconoscere l’asma allergica e l’asma bronchiale

da | Nov 17, 2022 | Salute

L’asma è una patologia molto diffusa e in costante aumento nel mondo Occidentale, colpisce circa 300 milioni di persone nel mondo, e rientra nelle cosiddette malattie respiratorie croniche elencate dal Ministero della Salute.  

Si tratta, nello specifico, di una malattia infiammatoria cronica delle vie aeree, caratterizzata dall’ostruzione, generalmente reversibile, dei bronchi (asma bronchiale), che può essere indotta dall’esercizio fisico, dall’esposizione lavorativa a sostanze irritanti, dal fumo di sigaretta, dalla scarsa qualità dell’aria, da stress, da alcuni farmaci, da reflusso gastroesofageo e da allergeni. In questo ultimo caso si parla di asma allergica

Ma cos’è l’asma, qual è la differenza tra asma allergica e asma bronchiale, e come si riconoscono e distinguono? Scopriamolo insieme. 

Cos’è l’asma

L’asma è una malattia infiammatoria cronica che colpisce le vie aeree bronchiali, ovvero i tubi che si diramano dalla trachea nei bronchioli, ovvero le piccole diramazioni terminali dei bronchi all’interno dei polmoni, più piccoli dei precedenti. 

In genere, si sviluppa durante l’infanzia, ma può colpire a qualsiasi età.

Ma cosa succede nei soggetti affetti da asma? Semplificando, l’ossigeno raggiunge le vie respiratorie attraverso questi piccoli tubicini, che in presenza di una infiammazione tendono a restringersi o ostruirsi, limitando il passaggio di aria nei polmoni, con le ovvie conseguenze che ne derivano, come: 

  • difficoltà respiratorie;
  • riduzione dell’apporto di ossigeno al cervello;
  • tosse; 
  • dispnea;
  • affanno;
  • respiro sibilante;
  • attacchi d’asma. 

In presenza di uno o più di questi sintomi e manifestazioni, è possibile riconoscere un problema di asma e rivolgersi ad un medico specialista per una diagnosi.

Purtroppo, ad oggi non esiste una cura, ma la maggior parte delle persone può controllare i propri sintomi in maniera efficace

Classificazione dell’asma

In base alla sua gravità e intensità, l’asma viene classificata in quattro categorie: 

  1. asma intermittente lieve, caratterizzata da sintomi lievi meno di due volte a settimana, sintomi notturni meno di due volte al mese e pochi attacchi d’asma;
  2. asma lieve e persistente, con sintomi da tre a sei volte a settimana e sintomi notturni tre o quattro volte al mese. Gli attacchi di asma potrebbero influenzare le attività quotidiane;
  3. asma persistente moderata, con sintomi quotidiani dell’asma e attacchi notturni cinque o più volte al mese, influenzando le normali attività quotidiane;
  4. asma persistente grave, con sintomi in corso sia di giorno che di notte e la conseguente limitazione necessaria delle proprie attività.

Inoltre, si è soliti suddividere questa patologia in 3 tipologie:

  1. asma indotta dall’esercizio fisico, che può peggiorare quando l’aria è fredda e secca, e può colpire anche soggetti non affetti da asma;
  2. asma professionale, che colpisce soggetti che lavorano esponendosi a fumi chimici, polvere o altre sostanze irritanti nell’aria;
  3. asma indotta da allergie, provocata da sostanze presenti nell’aria, come pollini, spore di muffe, rifiuti di insetti, peli, particelle di pelle e saliva secca rilasciata dagli animali domestici.

Per diagnosticare l’asma nei pazienti è necessario eseguire una serie di test, come la spirometria e le prove allergiche

Cosa sono gli attacchi d’asma

In genere si tende ad associare questa patologia agli attacchi d’asma, ma cosa sono? Un attacco d’asma è un episodio acuto e improvviso, in cui le fasce muscolari attorno alle vie aeree si restringono in risposta a uno stimolo, Questo restringimento è chiamato broncospasmo.

Cosa succede, quindi, durante l’attacco? Il rivestimento delle vie aeree si gonfia o si infiamma e le cellule che le rivestono iniziano a produrre un muco più denso del normale, che ne peggiora l’ostruzione.

Il mix di broncospasmo, infiammazione e produzione eccessiva di muco causano difficoltà respiratorie, respiro sibilante, tosse, mancanza di respiro e problemi con le normali attività quotidiane, con una intensità più o meno grave. 

I sintomi di un attacco d’asma in corso sono i seguenti: 

  • forte respiro sibilante durante l’inspirazione e l’espirazione;
  • tosse che non si arresta;
  • respiro molto rapido;
  • dolore o pressione al petto
  • muscoli del collo e del torace tesi;
  • difficoltà a parlare;
  • sentimenti di ansia o panico;
  • viso pallido e sudato;
  • labbra o unghie blu.

In presenza di un attacco d’asma è fondamentale intervenire con un trattamento immediato, ad esempio utilizzando un inalatore per l’asma o il broncodilatatore, senza il quale diventerà più difficile respirare, provocando la cianosi, ovvero la presenza sempre più ridotta di ossigeno nel sangue, che può causare perdita di coscienza e morte.

Differenza tra asma allergica e asma bronchiale

Come si fa a capire se si è affetti da asma allergica o asma bronchiale? Qual è la differenza? In realtà la risposta a queste domande è alquanto banale: dipende dalla causa scatenante

Infatti, queste due condizioni non sono altro che una variante della medesima patologia, l’asma, ma la differenza è da individuare semplicemente nel cosiddetto “trigger”, ovvero in ciò che provoca l’infiammazione delle vie respiratorie. 

Nel caso dell’asma bronchiale, infatti, le cause potrebbero essere molteplici, come quelle citate nell’introduzione, ovvero: 

  • esposizione a sostanze irritanti;
  • fumo di sigaretta;
  • febbre;
  • raffreddore;
  • esercizio fisico;
  • inquinamento atmosferico;
  • alcuni farmaci, come l’aspirina ad esempio;
  • alcuni conservanti e additivi alimentari;
  • determinati profumi e fragranze;
  • reflusso gastroesofageo;
  • stress e ansia. 

L’asma allergica, invece, come suggerisce il nome, è una forma di asma (la più comune, tra l’altro) causata da una reazione allergica a polline, muffa, acari della polvere, peli di animali, alimenti, deiezioni di alcuni insetti, e così via. 

Anche la terapia per le due forme di asma è molto simile, quasi sovrapponibile, con l’aggiunta, nel caso di asma allergica, di una cura specifica, e quindi con l’assunzione di antistaminici, e l’evitamento di determinati allergeni.

Ricordiamo che il Fondo Enfea Salute ha introdotto un pacchetto dedicato alla prevenzione delle malattie dell’apparato respiratorio, quindi anche dell’asma, del quale potranno usufruire tutte le lavoratrici e tutti i lavoratori iscritti. Per maggiori delucidazioni invitiamo a cliccare qui.

ATTENZIONE:
Le informazioni qui riportate hanno carattere divulgativo e orientativo, non sostituiscono la consulenza medica. Eventuali decisioni che dovessero essere prese dai lettori, sulla base dei dati e delle informazioni qui riportati sono assunte in piena autonomia decisionale e a loro rischio.