Come funziona la laserterapia a scopo fisioterapico

da | Lug 29, 2021 | Salute

Il Fondo Enfea Salute, nell’ambito delle prestazioni di Alta Specializzazione previste dal Piano Sanitario, provvede al pagamento delle spese per numerose prestazioni extraospedaliere, tra cui la laserterapia a scopo fisioterapico

Si tratta di un trattamento molto diffuso in fisioterapia, dai riconosciuti effetti terapeutici, utilizzato in genere a scopo antinfiammatorio e antidolorifico

Ma in cosa consiste la laserterapia a scopo fisioterapico, quando viene prescritta e come funziona? 

Scopriamolo insieme. 

Cos’è la laserterapia a scopo fisioterapico

La laserterapia a scopo fisioterapico è un trattamento con sorgente luminosa, non invasivo, molto utilizzato in fisioterapia per trattare varie condizioni muscoloscheletriche

Per comprendere cosa sia la laserterapia, è necessario partire dal concetto stesso di Laser

Infatti, non molti sanno che la parola Laser è in realtà una sigla, un acronimo di Light Amplification by Stimulated Emission of Radiation (in italiano, “Amplificazione di luce mediante emissione stimolata di radiazione”).

Si tratta di una tecnologia basata sull’emissione di luce, e il Laser non è altro che il dispositivo che produce questa particolare luce.

La laserterapia a scopo fisioterapico ha lo scopo di alleviare il dolore, accelerare la rigenerazione dei tessuti e ridurre l’infiammazione.

Il Laser non emette calore, suoni o vibrazioni, ma agisce su quella che viene chiamata “biostimolazione”. Si ritiene, infatti, che la laserterapia influisca sulla funzione delle cellule del tessuto connettivo, acceleri la riparazione del tessuto connettivo e agisca come agente antinfiammatorio.

A cosa serve la laserterapia in fisioterapia

Riepilogando, la laserterapia a scopo fisioterapico svolge principalmente una triplice funzione: 

  1. riduzione dell’infiammazione, che può verificarsi in poche ore o giorni;
  2. sollievo dal dolore;
  3. accelerazione della rigenerazione tissutale.

Il medico può prescrivere questo specifico trattamento in presenza di numerose condizioni, tra cui: 

  • artrosi del ginocchio, dell’anca e della caviglia;
  • artrite reumatoide;
  • disturbo temporo mandibolare;
  • sindrome da conflitto subacromiale;
  • borsite dell’anca o della spalla;
  • degenerazione del disco lombare;
  • ernia del disco;
  • sciatica;
  • dolore neuropatico;
  • tendinite;
  • gomito del tennista;
  • fascite plantare;
  • riduzione del volume e del dolore nel linfedema.

Inoltre, la laserterapia è indicata anche all’interno di una terapia riabilitativa, ad esempio dopo la rimozione di apparecchi gessati o in seguito ad interventi chirurgici ortopedici. 

Controindicazioni della laserterapia

La laserterapia è un trattamento non invasivo, indolore e sicuro, ma esistono delle categorie di persone per le quali non può essere eseguito e alcune controindicazioni delle quali tenere conto. 

Per quanto riguarda i soggetti a rischio che non possono sottoporsi alla laserterapia si fa riferimento a:

  • donne in gravidanza
  • soggetti affetti da epilessia, in quanto la luce pulsata potrebbe innescare una crisi epilettica;
  • pazienti oncologici: non si deve trattare la sede di alcun carcinoma primario noto o metastasi secondaria a meno che il paziente non sia sottoposto a chemioterapia. Tuttavia, la laserterapia può essere presa in considerazione nei malati terminali di cancro per un sollievo palliativo;
  • portatori di pacemaker.

È inoltre fondamentale non puntare i raggi laser negli occhi – è obbligatorio indossare occhiali di sicurezza adeguati durante le sedute – ed evitare, se possibile, l’assunzione di farmaci fotosensibilizzanti nei giorni precedenti.

Come si svolge la seduta di laserterapia

Sottoporsi a una seduta di laserterapia non comporta una preparazione nelle ore o giorni che la precedono, e non prevede limitazioni al termine della stessa. 

È sufficiente recarsi presso l’ambulatorio o lo studio del fisioterapista specializzato in laserterapia, stendersi o sedersi sul lettino, scoprire il punto interessato dal trattamento, e attendere circa 10-20 minuti, durante i quali il professionista applicherà il laser con un apposito strumento

Il laser non provoca dolore, potresti avvertire solo una sensazione di calore o un lieve formicolio

Al termine del trattamento puoi tornare tranquillamente a casa e riprendere le normali attività, facendo solo cura a non esporre il punto coinvolto al sole.

ATTENZIONE:
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