Quando preoccuparsi in caso di creatinina alta

da | Dic 7, 2021 | Salute

In un precedente articolo abbiamo parlato della azotemia, spiegando cos’è e quali sono i valori considerati alti, facendo però anche riferimento a due altri fattori, l’urea e la creatinina

Quest’ultima, infatti, è un valore da analizzare quando si indagano possibili insufficienze o malfunzionamenti renali, perché quando i reni non svolgono le loro funzioni in modo corretto la creatinina tende ad accumularsi nel sangue invece di essere espulsa con le urine

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Vediamo, ora, cos’è la creatinina, quali test eseguire e quali sono i valori di riferimento

Cos’è la creatinina

La creatinina è una sostanza chimica prodotta da fegato, reni e pancreas, e generata attraverso i processi di produzione di energia nei muscoli. Si tratta, semplificando, di una proteina che contribuisce alla funzione muscolare.  

Come accennato prima, quando i reni funzionano in modo corretto filtrano questa sostanza dal sangue e ne consentono l’espulsione attraverso le urine.

La creatinina viene considerata un biomarcatore importante per la funzione renale. In effetti, come accennato prima, se i reni non funzionano adeguatamente, i livelli di creatinina sierica possono aumentare. Pertanto, una creatininemia alta può indicare un possibile problema renale o una diminuzione della funzione dei reni.

Detto questo, è importante ricordare che i livelli di creatinina possono essere influenzati da vari fattori, come l’età, il sesso, la massa muscolare e l’assunzione di proteine. Pertanto, è fondamentale sottoporre i risultati degli esami svolti al medico che li ha prescritti, per avere una lettura più chiara e puntuale.

Perché controllare i livelli di creatinina?

In presenza di una possibile disfunzione renale, o per controllare l’andamento dei valori durante una terapia in atto, il medico può prescrivere esami del sangue e delle urine con controllo della creatinina, generalmente insieme ad azotemia e urea, già menzionate prima. 

Più nel dettaglio, le possibili motivazioni che suggeriscono un simile esame sono le seguenti: 

  • per fare una diagnosi se si hanno segni o sintomi di malattia renale;
  • per lo screening di malattie renali se si soffre di diabete, ipertensione o altre condizioni che aumentano il rischio di malattie renali;
  • per monitorare il trattamento o la progressione della malattia renale;
  • per monitorare gli effetti collaterali dei farmaci che possono includere danni ai reni o funzionalità renale alterata;
  • per monitorare la funzione di un rene trapiantato.

Queste motivazioni sono legate a una già nota condizione di insufficienza renale, e sarà il medico a stabilire quando e quanto spesso controllare i livelli di creatininemia. 

Quali sono i sintomi della creatinina alta?

Abbiamo visto perché sottoporsi a questo esame in presenza di condizioni patologiche già note che riguardano il funzionamento dei reni, ma controllare la creatinina può essere un’importante azione preventiva in presenza di determinati sintomi.

I più comuni sono i seguenti: 

  • affaticamento; 
  • problemi di concentrazione;
  • scarso appetito;
  • disturbi del sonno;
  • gonfiore, soprattutto intorno a occhi, viso, polsi, addome, cosce o caviglie;
  • urina scura, con tracce di sangue o color caffè;
  • diminuzione della quantità di urina;
  • difficoltà a urinare; 
  • bruciore quando si urina; 
  • perdite anomale; 
  • cambiamento della frequenza nell’urinare, soprattutto di notte;
  • dolore al fianco sotto le costole, nella zona dei reni;
  • pressione alta.

Sarà il medico a valutare l’opportunità o meno di eseguire questo esame, che ricordiamo essere semplice e non invasivo. 

Come si esegue il test

Il test per l’analisi della creatinina consiste in un semplice prelievo di sangue dal braccio, come accade per tantissimi altri esami. 

Non ci sono particolari indicazioni che precedono l’esame, se si esclude il dover essere a digiuno e l’evitare sforzi. 

Di solito, l’esame del sangue va affiancato anche da un esame delle urine, questo vuol dire che si deve raccogliere l’urina nell’arco delle 24 ore che precedono il test e la prima del mattino stesso, conservandola in un apposito contenitore in frigo o, comunque, ad una temperatura bassa, intorno ai 4°- 8°, per evitare la proliferazione di germi e batteri.

Dopo il prelievo, si può tornare alle proprie attività senza disagi. 

Da qualche anno, nelle persone che hanno più di 18 anni, si aggiunge un ulteriore esame (con lo stesso campione di sangue, senza prelievi aggiuntivi), chiamato GFR, acronimo dell’inglese “glomerular filtration rate”, in italiano velocità di filtrazione glomerulare, con il quale si misura la velocità con cui i reni filtrano il sangue.

Cos’è la clearance della creatinina

Un altro valore da controllare, attraverso un campione di urine, è la cosiddetta clearance della creatinina, che misura quanto bene i reni filtrano la creatinina dal flusso sanguigno per l’escrezione nelle urine.

Si tratta di un test utilizzato per valutare la funzione renale, con il quale si misura la quantità di creatinina che viene eliminata dai reni in una data unità di tempo, e fornisce una stima della velocità di filtrazione glomerulare (VFG), cioè della capacità dei reni di filtrare il sangue.

Il test prevede di raccogliere un campione di urina delle 24 ore, e un campione di sangue. La quantità di creatinina presente nel campione di urina viene confrontata con la quantità di creatinina presente nel sangue per determinare la clearance della creatinina.

La formula per calcolare la clearance della creatinina è la seguente:

Clearance della creatinina = (Quantità di creatinina nelle urine durante le 24 ore) / (Concentrazione di creatinina nel sangue) x (Volume di urina prodotta nelle 24 ore)

Valori più bassi di clearance della creatinina indicano una ridotta funzione renale, mentre valori più alti indicano una migliore funzione renale.

Valori creatinina: quando è alta?

Livelli elevati di creatinina nel sangue indicano, come spiegato, un malfunzionamento renale, che può essere causato da diversi fattori da indagare approfonditamente. 

Ma quanto si può considerare alta la creatinina? 

Innanzitutto, dobbiamo ricordare che i valori di creatinina presenti nel sangue e nelle urine variano in base all’età, al sesso, al peso e all’altezza della persona che si sottopone all’analisi, così come alla sua massa muscolare.

Detto questo, vediamo un po’ quali sono i valori di riferimento da considerare, come specificato sul sito issalute.it

  • creatinina: il valore normale per la creatinina nel sangue può essere compreso tra 0,84 a 1,21 milligrammi per decilitro (mg/dl), e di solito risulta più alto negli uomini rispetto alle donne. Nei bambini i valori sono ancora inferiori;
  • GFR: è considerato normale un valore compreso tra i 90 e i 120 ml/min e comunque non inferiore a 60 ml/min/BSA;
  • clearance della creatinina: il valore normale è compreso tra 95 e 140 millilitri al minuto (ml/minuto) nell’uomo e tra 85 e 130 ml/minuto nella donna. In caso di valori più bassi, è probabile che ci sia una insufficienza renale in atto, mentre un valore più elevato potrebbe semplicemente indicare una persona che presenta una scarsa massa muscolare (ricordiamo che la creatinina è una proteina utilizzata dai muscoli). 

Come spiegato, i fattori che influenzano questi valori sono molteplici, e comunque va fatta una distinzione tra un soggetto sano e uno a cui è stata già diagnosticata un’insufficienza renale

Sarà il medico ad analizzare i dati ottenuti attraverso gli esami e fornire un’interpretazione adeguata.

Quali sono i fattori che influenzano la creatinina?

Abbiamo più volte sottolineato come i livelli di creatinina nel sangue possono essere influenzati da diversi fattori, ma quali sono? 

Ecco i principali:

  • funzione renale: come spiegato, la creatinina è eliminata principalmente attraverso i reni. Quindi, la funzione renale è uno dei principali fattori che influenzano i livelli di creatinina. Se i reni non funzionano correttamente, possono accumularsi livelli elevati di creatinina nel sangue;
  • malattie renali e altre condizioni: le malattie renali che influiscono sulla funzione dei reni possono causare alterazioni significative nei livelli di creatinina. Nello specifico, ci riferiamo principalmente a condizioni come insufficienza renale cronica e/o acuta e infezioni renali, ma anche a qualsiasi condizione che influisce sulla filtrazione glomerulare o sul flusso di sangue ai reni;
  • massa muscolare: essendo un prodotto di scarto del metabolismo della creatina nei muscoli, le persone con una maggiore massa muscolare tendono ad avere livelli più elevati, poiché ne producono di più;
  • età e sesso: in generale, i livelli di creatinina tendono ad aumentare leggermente con l’avanzare dell’età. Gli uomini tendono ad avere livelli leggermente più alti rispetto alle donne, principalmente a causa di una maggiore massa muscolare;
  • dieta e assunzione di proteine: l’assunzione di grandi quantità di proteine nella dieta può influenzare i livelli di questa sostanza. Le proteine, infatti, vengono metabolizzate in creatinina, quindi un’elevata assunzione proteica può determinare un aumento temporaneo dei suoi livelli nel sangue. Tuttavia, questo effetto è solitamente transitorio e ritorna ai livelli normali dopo qualche tempo.

È importante ricordare che i livelli di creatinina vanno interpretati in relazione ad altri fattori clinici e valutati dal medico per ottenere una valutazione accurata della funzione renale e della salute generale del paziente.

Come abbassare i livelli di creatinina alta?

La creatinina è un indicatore della funzione renale che non può essere abbassata direttamente. Tuttavia, ci sono alcune misure che possono aiutare a mantenere i reni in salute e a prevenire ulteriori danni renali

Vediamo quali:

  • mantenere una buona idratazione: bere una quantità sufficiente di acqua può aiutare a mantenere una buona idratazione e a favorire il normale funzionamento renale;
  • seguire una dieta equilibrata: adottare una dieta sana ed equilibrata può aiutare a prevenire o controllare le malattie renali. Limitare l’assunzione di sodio e ridurre il consumo di cibi ad alto contenuto di proteine può essere consigliato in alcune condizioni renali. È importante consultare un dietologo o un nefrologo per ottenere indicazioni specifiche sulla dieta da seguire;
  • mantenere la pressione sanguigna sotto controllo: l’ipertensione arteriosa può danneggiare i reni. È importante misurare regolarmente la pressione arteriosa e, se necessario, adottare misure per controllarla, come cambiamenti nella dieta, l’esercizio fisico regolare o l’assunzione di farmaci prescritti dal medico.
  • controllo del diabete: se si è affetti da diabete, è importante mantenerlo sotto controllo per prevenire danni renali. Mantenere i livelli di zucchero nel sangue entro i valori target consigliati dal medico, seguire una dieta adeguata e assumere i farmaci prescritti possono essere azioni fondamentali;
  • evitare sostanze tossiche: ridurre o evitare il consumo di alcol e smettere di fumare può essere vantaggioso per la salute renale.
  • seguire il trattamento medico: se si hanno malattie renali o condizioni che influenzano i livelli di creatinina, è fondamentale seguire le indicazioni e il trattamento prescritto dal medico. Ciò può includere l’assunzione di farmaci specifici, la terapia di supporto o altre misure necessarie per gestire la condizione.

È importante consultare sempre il medico per una valutazione e delle indicazioni personalizzate, poiché la gestione della creatinina e della salute renale può variare in base alla causa sottostante e alle condizioni individuali.

ATTENZIONE:
Le informazioni qui riportate hanno carattere divulgativo e orientativo, non sostituiscono la consulenza medica. Eventuali decisioni che dovessero essere prese dai lettori, sulla base dei dati e delle informazioni qui riportati sono assunte in piena autonomia decisionale e a loro rischio.