Che cosa significa avere il soffio al cuore?

da | Lug 10, 2023 | Salute

Il soffio al cuore è una condizione molto comune, soprattutto nei bambini e negli atleti che si sottopongono a duri allenamenti, e nella maggior parte dei casi ha una natura benigna e funzionale. In alcuni casi, però, potrebbe essere un sintomo di una complicanza cardiaca da approfondire.   

Nonostante il suo nome, non si tratta di un “soffio” in senso stretto, ma di un rumore che accompagna le contrazioni del muscolo cardiaco, che in condizioni normali non dovrebbe esserci. 

Approfondiamo insieme, e cerchiamo di capire cosa significa avere il soffio al cuore, quali sono le cause, i sintomi ed i possibili trattamenti.

Cos’è il soffio al cuore

Come accennato, il soffio al cuore è un suono aggiuntivo udibile durante una normale auscultazione del cuore, eseguita mediante uno stetoscopio. 

Esso si manifesta come un rumore normalmente assente, che si sovrappone ai normali suoni cardiaci, come il battito regolare e ritmico del cuore, udibile sia dal paziente che dal medico durante l’esame fisico.

Il soffio al cuore può variare nella sua intensità, tonalità, durata e posizione, e può essere descritto come un sibilo, un fruscio, un mormorio o un rumore simile a un click

È importante sottolineare che non è una malattia in sé, ma un segnale di un possibile disturbo o anomalia nel flusso sanguigno attraverso il cuore. Questo può essere causato da molte condizioni diverse, tra cui: 

  • difetti cardiaci congeniti; 
  • valvole cardiache deformate o danneggiate;
  • disturbi del ritmo cardiaco;
  • malattie delle arterie coronarie;
  • febbre reumatica.

Non tutti i soffi al cuore sono però preoccupanti o indicativi di una condizione grave. In alcuni casi, specialmente nei bambini, possono essere presenti soffi al cuore benigni, che non richiedono cure o interventi medici. Tuttavia, in altri casi, il soffio al cuore può essere un segno di una patologia cardiaca sottostante che richiede diagnosi, monitoraggio e, talvolta, trattamento.

È fondamentale consultare un medico se si rileva un soffio al cuore o se si sperimentano sintomi associati come affaticamento, mancanza di respiro, dolori toracici o gonfiore alle gambe. 

Le tipologie di soffio al cuore

I soffi al cuore possono essere classificati in base a diversi criteri, tra cui la loro origine, la posizione nel ciclo cardiaco e l’intensità

Vediamo quali sono le tipologie più comuni:

  • soffi innocenti – benigni, non sono associati a malattie cardiache. Si verificano spesso nei bambini e possono essere causati da flussi sanguigni turbolenti attraverso il cuore in fase di crescita e sviluppo. Di solito sono di lieve entità e non richiedono trattamento;
  • soffi funzionali si verificano durante momenti di stress fisico o emozionale, come l’esercizio fisico intenso o l’ansia. Non sono correlati a problemi strutturali del cuore e di solito scompaiono una volta che la causa sottostante è risolta;
  • soffi organici sono causati da anomalie strutturali del cuore o dei suoi componenti, come le valvole cardiache. Possono essere il risultato di difetti cardiaci congeniti, danni o deformazioni delle valvole, malattie delle arterie coronarie o altre condizioni cardiache. La gravità dei soffi organici può variare da lieve a severa, a seconda della causa e dell’entità del problema;
  • soffi diastolici – si verificano durante la fase di rilassamento del cuore, nota come diastole. Sono spesso associati a problemi valvolari, come la stenosi o l’insufficienza valvolare. Possono indicare un flusso sanguigno alterato all’interno del cuore;
  • soffi sistolici – si verificano durante la fase di contrazione del cuore, nota come sistole. Possono essere causati da difetti valvolari, come la valvola aortica bicuspide, o da alterazioni del flusso sanguigno attraverso le valvole cardiache.

È importante sottolineare che la classificazione dei soffi al cuore richiede una valutazione medica completa, compresa l’auscultazione attenta e, a volte, ulteriori test diagnostici, come ecocardiogrammia o test di stress. 

Solo un medico può determinare la natura e la gravità del soffio al cuore e stabilire il piano di trattamento appropriato, se necessario.

Quali sono le cause principali?

Le cause dei soffi al cuore possono essere diverse, e dipendono dalla tipologia specifica del soffio. 

Le più comuni sono le seguenti.

  • Difetti cardiaci congeniti: sono anomalie strutturali presenti sin dalla nascita, come difetti del setto ventricolare o difetti della valvola aortica, che possono causare flussi sanguigni turbolenti attraverso il cuore, generando soffi udibili.
  • Valvole cardiache deformate o danneggiate: le valvole cardiache svolgono un ruolo importante nel regolare il flusso sanguigno all’interno del cuore. Se sono deformate, danneggiate o presentano stenosi o insufficienza, possono causare soffi al cuore.
  • Febbre reumatica: è una complicazione di un’infezione da streptococco non trattata o non adeguatamente curata. La febbre reumatica può danneggiare le valvole cardiache e causare dei soffi.
  • Malattie delle arterie coronarie: malattie come l’aterosclerosi possono ostacolare il flusso sanguigno verso il cuore, causando soffi cardiaci a causa del flusso sanguigno turbolento.
  • Cardiomiopatia: è una malattia che colpisce il muscolo cardiaco, rendendolo debole o rigido. La cardiomiopatia può influire sul flusso sanguigno attraverso il cuore e causare soffi udibili.
  • Disturbi del ritmo cardiaco: alcuni disturbi, come le aritmie, possono causare questi rumori anomali a causa dei flussi sanguigni irregolari o accelerati.

La diagnosi accurata delle cause sottostanti è essenziale per stabilire il piano di trattamento appropriato.

Che sintomi dà il soffio al cuore?

Come ripetuto più volte, nella maggior parte dei casi i soffi al cuore non causano sintomi, e vengono scoperti durante un esame fisico di routine. 

Tuttavia, in alcune situazioni, soprattutto quando il soffio è associato a una condizione sottostante più grave, potrebbero verificarsi sintomi correlati, tra cui i seguenti.

  • Affaticamento: sensazione di stanchezza e debolezza eccessive, anche con un’attività fisica minima.
  • Dispnea: difficoltà respiratoria o mancanza di respiro, che può manifestarsi durante l’attività fisica o anche a riposo.
  • Dolore toracico: dolore o sensazione di oppressione nel petto, che può variare in intensità e durata.
  • Palpitazioni: sensazione di battito cardiaco irregolare, veloce o saltante.
  • Gonfiore degli arti: accumulo di liquidi, di solito nelle gambe o nelle caviglie, a causa di un’insufficienza cardiaca o di un problema delle valvole cardiache.

È importante notare che questi sintomi possono essere indicativi di una condizione sottostante più grave e richiedono una valutazione medica immediata. Tuttavia, è anche possibile che siano causati da altri fattori non correlati al soffio al cuore.

Se si sperimentano sintomi come quelli descritti sopra, è importante consultare un medico per una valutazione accurata

Come si diagnostica un soffio al cuore?

La diagnosi di un soffio al cuore coinvolge una valutazione medica completa, comprese l’anamnesi del paziente, l’esame fisico e, se necessario, ulteriori test diagnostici. 

In genere, si procede in questo modo:

  • anamnesi del paziente – il medico raccoglie informazioni dettagliate sulla storia medica del paziente, compresi sintomi presenti, fattori di rischio, eventuali condizioni preesistenti e storia familiare di malattie cardiache. Questo aiuta a identificare eventuali correlazioni tra i sintomi e il soffio;
  • esame fisico – il medico ausculta il cuore del paziente con uno stetoscopio, prestando particolare ai normali suoni cardiaci, e valutando l’intensità, la durata, la posizione e il carattere del soffio al cuore, al fine di determinarne la natura e la gravità;
  • ecocardiogramma si tratta di un’ecografia del cuore che utilizza ultrasuoni per produrre immagini dettagliate della struttura e della funzione cardiaca, e può rivelare anomalie strutturali, deformazioni delle valvole o problemi di flusso sanguigno;
  • elettrocardiogramma (ECG) – questo test registra l’attività elettrica del cuore e può aiutare a rilevare eventuali anomalie del ritmo cardiaco o segni di ischemia;
  • test da sforzo – in questo test il paziente esegue un esercizio fisico, solitamente su un tapis roulant o una cyclette, mentre viene monitorato l’ECG. Questo esame può rivelare eventuali anomalie del ritmo cardiaco o problemi di flusso sanguigno durante l’attività fisica;
  • radiografia del torace – può fornire informazioni sulle dimensioni e la forma del cuore, nonché sulla presenza di altre condizioni polmonari o toraciche.

La diagnosi accurata del soffio al cuore è fondamentale per determinare la causa sottostante e stabilire il piano di trattamento appropriato. Sarà il medico a stabilire come procedere.

Come si cura?

Il trattamento del soffio al cuore dipende dalla causa sottostante e dalla gravità del soffio stesso. 

Nei casi innocenti e lievi non è necessario alcun trattamento specifico, e di frequente tendono a risolversi spontaneamente con il tempo. 

Tuttavia, se il soffio è associato a una condizione cardiaca sottostante o causa sintomi significativi, potrebbero essere necessari interventi terapeutici

Ecco alcune opzioni di trattamento.

  • Monitoraggio e follow-up: per i soffi al cuore innocenti o lievi, il medico può raccomandare semplicemente un monitoraggio periodico per verificarne la stabilità e per individuare eventuali cambiamenti nel tempo.
  • Farmaci: in alcuni casi, specialmente se il soffio è correlato a una condizione cardiaca sottostante, come l’ipertensione o un disturbo del ritmo cardiaco, possono essere prescritti farmaci per trattare la condizione e ridurre i sintomi.
  • Chirurgia o procedure invasive: se è causato da un difetto cardiaco congenito o da un problema strutturale delle valvole, potrebbe essere necessario un intervento chirurgico o una procedura invasiva per correggere la causa sottostante; questo può coinvolgere la riparazione o la sostituzione di una valvola cardiaca o la correzione di un difetto congenito.
  • Trattamento delle condizioni sottostanti: se il soffio è causato da una malattia delle arterie coronarie, un’insufficienza cardiaca o altre condizioni cardiache, il trattamento mira a gestire e trattare queste condizioni specifiche per ridurre i sintomi e migliorare la funzionalità cardiaca complessiva.

Non esiste, quindi, un trattamento univoco, ma va personalizzato sulle condizioni del paziente. Sarà il medico a valutare come procedere

Soffio al cuore nei bambini

Il soffio al cuore è una condizione abbastanza comune nei bambini, e può comprensibilmente essere fonte di preoccupazione per i genitori. Tuttavia, è importante sapere che nella maggior parte dei casi si tratta di disturbi innocenti, spesso presenti sin dalla nascita (soffio al cuore congenito) o sviluppatisi durante l’infanzia, che non indicano un problema cardiaco grave.

I soffi al cuore innocenti nei bambini sono solitamente causati da flussi sanguigni turbolenti attraverso il cuore, che sono spesso associati alla crescita e allo sviluppo normale del sistema cardiovascolare. In molti casi, questi soffi innocenti scompaiono spontaneamente con la crescita.

Di solito questi soffi non causano sintomi e non richiedono alcun trattamento. Tuttavia, il medico potrebbe consigliare un monitoraggio periodico per accertarsi che rimanga stabile e che non siano presenti segni di un problema cardiaco più grave.

Chi ha un soffio al cuore può fare sport?

Abbiamo spiegato che questo rumore cardiaco anomalo è molto frequente nei bambini e negli atleti, ma chi ha un soffio al cuore può fare sport?

La possibilità di praticare sport con un soffio al cuore dipende dalla causa e dalla gravità, nonché dalle raccomandazioni del medico. 

In molti casi, con un soffio al cuore innocente o lieve è possibile partecipare a varie attività sportive senza alcuna limitazione significativa, ma solo a patto che venga effettuata una valutazione medica completa per determinare se l’individuo è in grado di praticare sport in modo sicuro.

Per i soffi al cuore di natura più grave o associati a condizioni cardiache sottostanti, potrebbe essere necessario adottare precauzioni o limitazioni specifiche nell’attività fisica. In alcuni casi, potrebbe addirittura essere consigliabile evitare sport ad alto impatto o estremamente intensi che potrebbero mettere a rischio la salute cardiovascolare.

È fondamentale consultare un cardiologo o un medico specializzato per ottenere una valutazione individuale; il medico terrà conto di diversi fattori, tra cui l’età, la storia clinica, i sintomi, i risultati di test diagnostici e il livello di attività sportiva desiderato, per formulare una raccomandazione personalizzata.

ATTENZIONE:
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