Quali sono i rischi del colesterolo basso (ipocolesterolemia)

da | Mar 27, 2023 | Salute

Nell’immaginario collettivo si tende ad associare solo i valori di colesterolo alti a condizioni patologiche più o meno gravi, eppure anche il colesterolo basso può rappresentare un rischio per la nostra salute. 

In effetti, il colesterolo non è un elemento nocivo per l’organismo, anzi, ricopre una funzione essenziale, a patto che i suoi valori siano in un range di normalità, quindi né troppo alti né troppo bassi. 

L’ipocolesterolemia può favorire lo sviluppo di alcune complicazioni, come ad esempio una maggiore suscettibilità alle infezioni, la compromissione della funzione cerebrale e un aumento del rischio di emorragie

Tuttavia, è importante ricordare che si tratta di una condizione relativamente rara, che spesso non causa sintomi evidenti, a differenza di quello che accade con il colesterolo alto. 

Approfondiamo insieme, e cerchiamo di capire quali sono i rischi del colesterolo basso per il nostro organismo

Cosa s’intende per ipocolesterolemia?

L’ipocolesterolemia è un disturbo metabolico caratterizzato dalla presenza di bassi livelli di colesterolo nel sangue

A differenza dell’ipercolesterolemia, molto diffusa nei Paesi industrializzati a causa di una dieta eccessiva, l’ipocolesterolemia è spesso riscontrata in regioni colpite dalla malnutrizione

Per questo motivo, il significato clinico della condizione non è ancora completamente chiaro, e di solito non presenta sintomi evidenti, ma viene spesso diagnosticata casualmente tramite esami di routine.

In generale, si parla di ipocolesterolemia quando i livelli di colesterolo nel sangue scendono al di sotto dei 130 mg/dl.

Quali sono le cause del colesterolo basso?

Le cause del colesterolo basso possono variare molto, ma nella maggior parte dei casi sembra essere una conseguenza di una malattia sottostante.

In base alle cause scatenanti, si distinguono due tipologie di ipocolesterolemia:

  1. ipocolesterolemia primaria;
  2. ipocolesterolemia secondaria.

1. Ipocolesterolemia primaria

L’ipocolesterolemia primaria è una condizione medica in cui i livelli di colesterolo nel sangue sono bassi in maniera anomala, ma non sono causati da altre malattie o fattori di rischio

In altre parole, è una condizione genetica ereditaria in cui il corpo non produce o metabolizza correttamente il colesterolo. 

A tal proposito, è bene ricordare che il colesterolo presente nel nostro sangue può avere due fonti, una endogena, ovvero viene prodotto dall’organismo, e una esogena, proveniente quindi dall’esterno, principalmente dall’alimentazione. 

In presenza di un’anomalia genetica, il paziente potrebbe non essere in grado di produrre sufficiente colesterolo o di sintetizzare quello assunto tramite la dieta, provocando livelli bassi nel sangue. 

Le principali malattie genetiche rare associate a livelli di colesterolo basso sono: 

  • l’ipobetalipoproteinemia; 
  • l’abetalipoproteinemia;
  • la Malattia di Tangier;
  • la sindrome di Smith-Lemli-Opitz;
  • la Sindrome di Anderson.

2. Ipocolesterolemia secondaria

A differenza di quella primaria, l’ipocolesterolemia secondaria è causata da altre malattie o da determinati fattori di rischio che influenzano i livelli di colesterolo nel sangue. 

Ad esempio, alcune malattie del fegato, del sistema endocrino o dell’apparato digerente possono influire sulla produzione o sul metabolismo del colesterolo, portando a livelli bassi nel sangue.

Le cause comuni di ipocolesterolemia secondaria sono le seguenti:  

La diagnosi differenziale tra ipocolesterolemia primaria e secondaria è importante per determinare il trattamento appropriato, che può includere modifiche dell’alimentazione, farmaci o terapie specifiche per la malattia sottostante.

Quali sono i sintomi principali?

Come accennato, il colesterolo basso si differenzia da quello alto proprio per la tendenza del primo di presentarsi in modo quasi sempre asintomatico, mentre il secondo si palesa attraverso sintomi molto evidenti, alcuni anche molto gravi (es. infarto e ictus).

Non è un caso, infatti, che nella maggior parte dei casi si giunge ad una diagnosi di ipocolesterolemia sottoponendosi a controlli ed esami clinici per altre ragioni

Detto questo, essendo una conseguenza di anomalie genetiche o di condizioni patologiche sottostanti, il colesterolo basso può manifestarsi attraverso alcuni sintomi indiretti: 

  • problemi di crescita e sviluppo;
  • problemi neurologici, come convulsioni, debolezza muscolare e difficoltà di coordinazione;
  • anemia, che può causare affaticamento, debolezza e pallore;
  • problemi gastrointestinali, come diarrea e vomito;
  • alterazioni della vista, come cataratta e retinite pigmentosa;
  • disturbi dell’umore, come depressione, istinti suicidi, aggressività.  

Non è facile associare questi sintomi ad una condizione di ipocolesterolemia, per questo motivo il medico potrebbe prescrivere un controllo dei valori del colesterolo HDL, LDL, totale e dei trigliceridi

Complicanze del colesterolo basso

Quando parliamo di complicanze del colesterolo basso è necessario fare una distinzione tra gli effetti deleteri sulla nostra salute derivanti in modo diretto dalla ipocolesterolemia e quelli invece associati alle condizioni patologiche sottostanti che abbiamo elencato in precedenza

Per quanto riguarda queste ultime, i rischi principali sono i seguenti: 

  • malnutrizione, in questo caso denutrizione;
  • malassorbimento dei nutrienti;
  • malattie del fegato, come la cirrosi epatica, l’epatite C, il tumore epatico;
  • ipertiroidismo;
  • disfunzione surrenale. 

In relazione, invece, alle complicanze dirette associabili al colesterolo basso possiamo menzionare le seguenti: 

  • aumento del rischio di emorragie: il colesterolo è importante per la coagulazione del sangue, ecco che livelli troppo bassi possono aumentare il rischio di emorragie, specialmente nei pazienti che assumono farmaci anticoagulanti;
  • aumento del rischio di infezioni: il colesterolo è importante per il sistema immunitario e la sua capacità di combattere le infezioni. Valori inferiori al normale possono aumentare il rischio di contrarre infezioni, in particolare in persone anziane o immunocompromesse;
  • problemi di fertilità: il colesterolo è un precursore degli ormoni sessuali, come il testosterone e l’estrogeno, di conseguenza l’ipocolesterolemia può provocare disturbi della fertilità in entrambi i sessi;
  • aumento del rischio di cancro: alcune ricerche hanno suggerito che livelli troppo bassi di colesterolo possono aumentare il rischio di alcuni tipi di cancro, sebbene la relazione non sia ancora completamente compresa;
  • problemi di memoria e di umore: il colesterolo è importante per la salute del cervello. Come abbiamo già visto, un colesterolo troppo basso può sfociare in disturbi della memoria e dell’umore, come depressione e ansia.

Ribadiamo che si tratta di una condizione molto rara, perché in genere è preferibile mantenere i livelli di colesterolo bassi invece di farli aumentare e rischiare problemi cardiaci potenzialmente fatali

Ad ogni modo, si raccomanda di rivolgersi ad un medico e sottoporsi ai controlli necessari per diagnosticare una ipocolesterolemia,  individuarne le cause scatenanti e predisporre un percorso terapeutico ad hoc

ATTENZIONE:
Le informazioni qui riportate hanno carattere divulgativo e orientativo, non sostituiscono la consulenza medica. Eventuali decisioni che dovessero essere prese dai lettori, sulla base dei dati e delle informazioni qui riportati sono assunte in piena autonomia decisionale e a loro rischio.