Pericardite: cause, sintomi, cure

da | Lug 31, 2023 | Salute

La pericardite è una condizione medica che coinvolge il pericardio, ovvero la sacca composta da due strati sottili che circondano il cuore e svolgono un ruolo protettivo. 

Sebbene sia spesso sottovalutata o misconosciuta, la pericardite è molto diffusa e può avere effetti significativi sulla salute cardiaca e il benessere generale di un individuo. Secondo gli ultimi dati disponibili, poco aggiornati e sicuramente sottostimati, questa condizione è responsabile dello 0,1% del totale dei ricoveri in ospedale

Come vedremo più nel dettaglio nel corso dell’articolo, la pericardite può manifestarsi in due diverse forme, acuta e cronica, e può derivare da una vasta gamma di cause, rendendola un problema complesso e sfidante per medici e pazienti.

Approfondiamo insieme, e cerchiamo di capire cause, sintomi e possibili trattamenti della pericardite

Cos’è la pericardite?

La pericardite è un’infiammazione del pericardio, il sottile sacco a doppio strato che avvolge e protegge il cuore a cui abbiamo fatto riferimento nell’introduzione. 

Il pericardio è composto da due strati: 

  • uno strato esterno, chiamato pericardio parietale
  • uno strato interno, che aderisce direttamente al cuore, noto come pericardio viscerale o epicardio

Tra questi due strati è presente una piccola quantità di liquido pericardico che consente alle due membrane di scivolare agevolmente l’una sull’altra durante i movimenti del cuore.

La pericardite si verifica quando il pericardio diventa infiammato e irritato. Questa infiammazione può causare un aumento del liquido pericardico, rendendo difficile al cuore muoversi liberamente durante i battiti cardiaci. 

Di conseguenza, l’infiammazione può causare dolore toracico, che è spesso un sintomo caratteristico della pericardite.

Pericardite Acuta e Pericardite Cronica

La pericardite può essere classificata in due forme principali, acuta e cronica, in base alla durata e all’evoluzione della condizione.

  • Pericardite Acuta: è caratterizzata da un’infiammazione improvvisa e intensa del pericardio, che si sviluppa rapidamente e può durare da pochi giorni fino a poche settimane; 
  • Pericardite Cronica: si verifica quando l’infiammazione del pericardio persiste per un lungo periodo di tempo, generalmente oltre le 6 settimane. Può essere una conseguenza di una pericardite acuta non trattata o non adeguatamente gestita. A differenza della pericardite acuta, i sintomi della pericardite cronica possono essere meno intensi e svilupparsi gradualmente.

In entrambi i casi, è importante ottenere una diagnosi tempestiva e un trattamento adeguato per prevenire complicazioni e promuovere un recupero efficace. Se si sospetta di avere una pericardite o si manifestano sintomi correlati, è essenziale consultare un medico per una valutazione approfondita.

Quali sono le cause principali?

Le cause della pericardite sono spesse ignote – in questi casi si parla di causa idiopatica – ma in alcuni casi può essere associata alle seguenti condizioni:

  • infezioni – le infezioni virali o batteriche sono una delle cause più comuni di pericardite. Virus come quello dell’influenza, dell’herpes, il citomegalovirus e i batteri come lo Streptococcus pneumoniae o Staphylococcus aureus possono scatenare l’infiammazione del pericardio. Le infezioni possono anche essere associate a malattie come la polmonite o la tubercolosi;
  • malattie autoimmuni – condizioni autoimmuni, come il lupus eritematoso sistemico e l’artrite reumatoide, possono causare pericardite, poiché il sistema immunitario attacca erroneamente il pericardio e provoca l’infiammazione;
  • traumi al petto – lesioni traumatiche al torace, come quelle causate da incidenti automobilistici o cadute, possono portare all’infiammazione del pericardio;
  • malattie metaboliche – condizioni come l’insufficienza renale, l’iperpotassiemia e l’ipotiroidismo possono essere correlate alla pericardite;
  • tumori – talvolta, il cancro ai polmoni, alla mammella o al sistema linfatico può provocare questa condizione, spesso dovuta all’invasione delle cellule tumorali nel pericardio;
  • infarto miocardico – comunemente noto come attacco di cuore, può essere seguito da pericardite nel periodo di recupero;
  • radioterapia al torace – in alcuni casi, la radioterapia utilizzata per trattare il cancro al torace può danneggiare il pericardio e causare la sua infiammazione;
  • altre cause – esistono anche altre cause, meno comuni, come le reazioni allergiche a farmaci o sostanze chimiche, malattie renali croniche e malattie del tessuto connettivo.

È importante sottolineare che la pericardite può colpire persone di tutte le età, ma alcune condizioni mediche sottostanti o stili di vita poco sani possono aumentare il rischio di svilupparla. Mantenere uno stile di vita sano e gestire tempestivamente le malattie croniche può contribuire a ridurre il rischio di sviluppare pericardite o altre complicazioni cardiache.

Quali sono i sintomi?

I sintomi della pericardite possono variare in intensità e manifestarsi in modo diverso da persona a persona. Alcuni individui possono avere sintomi lievi e transitori, mentre altri possono sperimentarne di più gravi. 

In genere, i più comuni tra quelli associati a questa condizione sono i seguenti.

  • Dolore toracico: è il sintomo più comune della pericardite. Il dolore può essere descritto come una sensazione di oppressione, pressione o bruciore retrosternale (dietro lo sterno), ed è spesso sordo o acuto. Può estendersi al collo, alla spalla, al braccio sinistro o alla schiena, e tende ad intensificarsi con la respirazione profonda, la tosse, i movimenti del tronco o sdraiandosi sulla schiena.
  • Febbre: in alcuni casi, può essere accompagnata da una lieve febbre.
  • Difficoltà respiratorie: può causare irritazione del diaframma e del tessuto circostante, provocando una sensazione di mancanza di respiro.
  • Tosse: alcune persone possono manifestare tosse secca o irritativa come sintomo correlato.
  • Palpitazioni: alcuni individui possono avvertire una sensazione di battito cardiaco irregolare o accelerato.
  • Debolezza e affaticamento: può causare una sensazione generale di stanchezza e affaticamento.
  • Gonfiore: in caso di accumulo di liquido nel pericardio, può manifestarsi un leggero gonfiore alle gambe e alle caviglie.
  • Perdita di appetito: alcune persone possono sperimentare una diminuzione dell’appetito.

I sintomi della pericardite possono essere simili a quelli di altre condizioni cardiache e polmonari, quindi la diagnosi accurata richiede una valutazione medica completa.

È importante sottolineare che, in alcuni casi, può essere asintomatica o con sintomi molto lievi, ma ciò non deve essere trascurato, poiché una diagnosi e un trattamento tempestivi sono fondamentali per prevenire complicazioni gravi, come il tamponamento cardiaco, potenzialmente letale. 

Se si sospetta di avere una pericardite o si manifestano sintomi correlati, è fondamentale consultare immediatamente un medico per una valutazione accurata.

Come si diagnostica?

La diagnosi della pericardite coinvolge un approccio clinico completo, che comprende l’anamnesi dei sintomi, l’esame fisico e l’utilizzo di test diagnostici specifici. 

Poiché, come spiegato prima, i sintomi della pericardite possono essere simili a quelli di altre condizioni mediche, una diagnosi accurata è essenziale per garantire un trattamento adeguato e prevenire complicazioni gravi.

Ecco alcuni dei principali strumenti utilizzati per giungere ad una diagnosi.

  • Anamnesi e valutazione dei sintomi: il medico raccoglierà una dettagliata anamnesi riguardo i sintomi, inclusa la descrizione del dolore toracico, la durata e l’intensità dei sintomi, eventuali fattori di rischio e storia medica pregressa.
  • Esame fisico: il medico ascolterà i suoni cardiaci con uno stetoscopio, per rilevare eventuali anomalie o suoni caratteristici di pericardite.
  • Elettrocardiogramma (ECG): l’ECG è un test non invasivo che registra l’attività elettrica del cuore; nella pericardite, l’ECG può mostrare segni caratteristici, come sopraslivellamento diffuso del tratto ST, depressione del tratto PR o inversione delle onde T.
  • Ecocardiogramma: è una tecnica di imaging che utilizza ultrasuoni per visualizzare il cuore e il pericardio; può aiutare a rilevare l’infiammazione del pericardio e la presenza di liquido in eccesso.
  • Radiografia toracica: può essere utile per escludere altre condizioni polmonari e valutare le dimensioni e la forma del cuore.
  • Esami del sangue: possono essere eseguiti per identificare eventuali segni di infezione o infiammazione e per escludere altre condizioni mediche correlate.
  • Pericardiocentesi: in alcuni casi, se il medico sospetta la presenza di liquido in eccesso o vuole analizzare il liquido pericardico per escludere altre cause, può essere eseguita una pericardiocentesi. Questo procedimento prevede l’inserimento di un ago attraverso la parete del torace per prelevare un campione del liquido pericardico per analisi di laboratorio.

La diagnosi di pericardite si basa sull’insieme dei dati ottenuti da questi esami e sulla valutazione complessiva del quadro clinico del paziente

Si può prevenire la pericardite?

Sebbene non sia sempre possibile prevenire completamente la pericardite, adottare uno stile di vita sano e gestire tempestivamente alcune malattie può contribuire a ridurre il rischio

Ecco alcune misure preventive e linee guida da seguire.

  • Vaccinazione: sottoporsi alle vaccinazioni raccomandate può aiutare a prevenire alcune infezioni virali che possono portare alla pericardite. Ad esempio, la vaccinazione contro l’influenza può aiutare a ridurre il rischio di infezioni virali che possono coinvolgere il cuore.
  • Igiene: lavarsi le mani regolarmente e mantenere un’adeguata igiene può ridurre il rischio di infezioni virali e batteriche che potrebbero colpire il cuore.
  • Gestione delle malattie croniche: se si soffre di malattie croniche come il diabete, l’ipertensione, il lupus o altre condizioni autoimmuni, è importante seguire attentamente le indicazioni del medico e gestire queste patologie in modo adeguato; controllare queste condizioni può aiutare a ridurre il rischio di sviluppare complicanze, tra cui la pericardite.
  • Evitare fumo e alcol: il fumo e l’eccessivo consumo di alcol possono danneggiare il cuore e aumentare il rischio di sviluppare malattie cardiache, inclusa la pericardite; evitare il fumo e limitare il consumo di alcol può aiutare a proteggere la salute cardiaca.
  • Attività fisica: mantenersi attivi e fare regolarmente esercizio fisico moderato può favorire la salute cardiovascolare e ridurre il rischio di sviluppare problemi cardiaci.
  • Alimentazione sana: seguire una dieta equilibrata e ricca di frutta, verdura, cereali integrali e proteine magre può contribuire a mantenere la salute del cuore e prevenire malattie cardiovascolari.
  • Gestione dello stress: lo stress prolungato può avere effetti negativi sul cuore e il sistema cardiovascolare. Imparare tecniche di gestione dello stress può aiutare a ridurre il rischio di malattie cardiache.

È fondamentale consultare regolarmente il medico per esami di routine e controlli, soprattutto se si hanno fattori di rischio o si è affetti da condizioni mediche preesistenti. 

Complicanze della pericardite

La pericardite può portare a diverse complicanze, alcune delle quali possono essere potenzialmente gravi e mettere a rischio la vita. È importante riconoscere e gestire tempestivamente queste complicanze per prevenire danni al cuore e altre conseguenze serie. 

Le principali complicanze della pericardite sono le seguenti.

  • Eccesso di liquido nel pericardio: la pericardite può causare un accumulo di liquido tra i due strati del pericardio; questo può portare a un tamponamento cardiaco, una condizione in cui il liquido pericardico compressa il cuore, interferendo con il suo normale battito. Il tamponamento cardiaco può essere potenzialmente letale e richiede un trattamento immediato, spesso tramite drenaggio del liquido pericardico.
  • Pericardite cronica: se non viene trattata adeguatamente o persiste per un lungo periodo, può diventare cronica, che può causare una perdita della flessibilità del pericardio e portare a problemi cardiaci a lungo termine, come aderenze e cicatrici nel pericardio.
  • Pericardite costrittiva: in alcuni casi, la pericardite cronica può evolvere in una condizione nota come pericardite costrittiva; in questa complicanza, il pericardio diventa ispessito e indurito, comprimendo il cuore e limitandone la capacità di riempirsi di sangue. Può causare sintomi di insufficienza cardiaca congestizia e insufficienza mitralica, come affaticamento, gonfiore delle gambe e difficoltà respiratorie. 
  • Tromboembolia: può aumentare il rischio di formazione di coaguli di sangue all’interno del cuore; se un coagulo si stacca e si sposta verso i vasi sanguigni polmonari o cerebrali, può causare una tromboembolia polmonare o un ictus
  • Insufficienza cardiaca: se non trattata, può portare a un’insufficienza cardiaca, una condizione in cui il cuore non è in grado di pompare abbastanza sangue per soddisfare le esigenze del corpo.

È importante sottolineare che non tutte le persone con pericardite sviluppano complicanze, e il rischio di complicazioni può variare a seconda della causa della pericardite, della tempestività della diagnosi e del trattamento, nonché della risposta del paziente alla terapia. Pertanto, è essenziale cercare cure mediche tempestive se si sospetta di avere una pericardite o si manifestano sintomi correlati.

Il medico valuterà attentamente la condizione del paziente e adotterà un piano di trattamento adeguato per ridurre il rischio di complicanze e promuovere un recupero efficace. Durante il percorso di trattamento, è fondamentale comunicare regolarmente con il medico, seguire le istruzioni e sottoporsi ai controlli necessari per monitorare la condizione del cuore.

Quali sono le cure disponibili?

Il trattamento della pericardite dipende dalla causa sottostante, dalla gravità dei sintomi e dalle eventuali complicazioni presenti. 

In generale, l’obiettivo terapeutico è alleviare i sintomi, ridurre l’infiammazione del pericardio e prevenire o gestire le complicanze

Di conseguenza, le cure possibili sono le seguenti.

  • Farmaci anti-infiammatori non steroidei (FANS): questi farmaci, come l’ibuprofene o l’indometacina, vengono utilizzati per ridurre l’infiammazione e alleviare il dolore toracico; sono spesso il trattamento di prima scelta per la pericardite lieve o moderata. 
  • Corticosteroidi: in alcuni casi, quando la pericardite non risponde ai FANS o è di natura autoimmune, il medico può prescrivere corticosteroidi, come la prednisone, per ridurre l’infiammazione.
  • Colchicina: questo farmaco può essere utilizzato come terapia aggiuntiva per ridurre il rischio di recidive in persone con pericardite ricorrente. 
  • Farmaci antibiotici: se è causata da un’infezione batterica, il medico può prescrivere antibiotici specifici per trattare l’infezione.
  • Trattamento della causa sottostante: se è causata da una malattia autoimmune, una malattia metabolica o altre condizioni sottostanti, il trattamento sarà mirato a gestire la causa primaria. 
  • Pericardiocentesi: in presenza di un accumulo eccessivo di liquido nel pericardio, può essere necessario eseguire una pericardiocentesi per drenare il liquido e alleviare la pressione sul cuore. 
  • Chirurgia: in casi gravi o resistenti al trattamento, può essere necessario un intervento chirurgico per rimuovere parte del pericardio (pericardiectomia) o per trattare cause sottostanti come tumori o cisti.

Sarà il medico a stabilire come procedere. La durata del trattamento può variare a seconda della causa e della gravità della pericardite. Alcune persone possono recuperare completamente con il trattamento adeguato, mentre altre possono richiedere cure a lungo termine o un follow-up regolare per prevenire recidive.

Che differenza c’è tra la pericardite e la miocardite?

Spesso si confonde la pericardite con la miocardite, un’altra forma di infiammazione cardiaca. Si tratta, però, di due condizioni differenti, che coinvolgono parti diverse del cuore, anche se possono talvolta manifestarsi con sintomi simili

Per approfondire, invitiamo a leggere l’articolo Cos’è la miocardite e come si cura?.

Vediamo, ora, le principali differenze tra le due condizioni.

  • Pericardite:
    • sede dell’infiammazione è un’infiammazione del pericardio, il sottile sacco a doppio strato che circonda e protegge il cuore. Durante la pericardite, il pericardio diventa infiammato, causando un accumulo di liquido pericardico tra i due strati;
    • sintomi i sintomi tipici includono dolore toracico, febbre, difficoltà respiratorie e palpitazioni. Il dolore toracico è un sintomo caratteristico, spesso descritto come sordo o acuto, e può peggiorare con il respiro profondo o i movimenti del torace;
    • cause – può essere causata da infezioni virali o batteriche, malattie autoimmuni, traumi al petto, malattie metaboliche, infarto miocardico, radioterapia al torace e altre cause.
  • Miocardite:
    • sede dell’infiammazione – è un’infiammazione del miocardio, il tessuto muscolare cardiaco responsabile della contrazione del cuore;
    • sintomi i sintomi possono variare, ma spesso includono sintomi simili a quelli dell’influenza, come febbre, affaticamento, dolori muscolari, tosse e respiro corto. In alcuni casi, può causare sintomi cardiaci come palpitazioni, dolore toracico o segni di insufficienza cardiaca;
    • cause – può essere causata da infezioni virali, come i virus Coxsackie o l’influenza, oppure da infezioni batteriche, parassitarie o fungine; può anche essere causata da reazioni autoimmuni o da effetti collaterali di farmaci o tossine.

Anche se sono due condizioni differenti, è possibile che si verifichino contemporaneamente, poiché l’infiammazione sottostante può coinvolgere sia il pericardio che il miocardio. In alcuni casi, una miocardite può causare una pericardite o viceversa. Questa condizione è nota come “miopericardite”

La distinzione tra pericardite e miocardite è importante poiché le due condizioni possono richiedere trattamenti diversi.

In ogni caso, se si sospetta di avere una pericardite, miocardite o qualsiasi altra affezione cardiaca, è fondamentale rivolgersi a un medico per una valutazione accurata e un trattamento adeguato.

ATTENZIONE:
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